Un noto fumettista umoristico italiano, in una delle sue produzioni dove si respirava una nascente necessità di abbracciare una visione più ampia della sua professione, e della sua opera, usò una frase che mi rimase particolarmente impressa: “la comicità è una cosa seria“. Io sono un idiota, pertanto ogni volta che leggo, o sento dire una frase dal significato profondo, acuto, devo fermarmi a riflettere su di essa e appropriarmi del suo significato. Realizzai che far ridere è la cosa più difficile, perchè il senso dell’umorismo sa essere o tremendamente grezzo, o spaventosamente selettivo, ma in entrambi i casi non si lascia ingannare e punta direttamente a quello che vuole. Quindi questa settimana ho deciso di mettere nella rubrica de Gli Inguardabili (che esce sempre, col bello e cattivo tempo) Yondemasu yo, Azazel-san, perchè al sottoscritto sostanzialmente non ha fatto ridere…
Con questa introduzione non intendo giustificare la mia decisione, voglio solo dire che la scelta di mandare al bancone degli imputati questo anime è stata valutata attentamente; dopo aver visto la prima serie, infatti, mi sono posto una domanda fondamentale: riuscirei a consigliarne la visione?
Assolutamente no!
Perchè sebbene questo anime possa essere un buon esempio di humour nero nell’animazione, si tratta comunque di una serie di episodi composto da gag pungenti e alquanto pesanti, come ci si potrebbe aspettare dal fatto che i personaggi principali sono i cattivi per eccellenza. Perchè i protagonisti di questa serie sono l’assistente di un investigatore privato che utilizza metodi poco ortodossi per condurre le sue indagini: sfrutta a suo vantaggio i poteri di alcuni demoni che lui stesso invoca e vincola. Akutabe, questo investigatore, ha una giovane assistente part-time, Sakuma, una studentessa universitaria che viene trascinata nel mondo dell’occulto con l’inganno, per poi diventare l’apprendista del suo datore di lavoro e un’evocatrice di demoni lei stessa. Ma il problema, come Sakuma scoprirà quando le verrà “affidato” il demone Azazel, è che queste creature sono terrificanti… nel senso che sono squallide e ridicole. I demoni che popolano l’inferno e vengono per maledire il genere umano sono sì dotati di poteri terrificanti, per certi versi maligni e crudeli, ma sono anche un branco di idioti. No, idioti è poco, mi sono parsi piuttosto dei mocciosi, e non solo perchè la loro statura è minuta.
Nella serie compaiono svariati demoni, ma i principali sono quattro. Il canide Azazel, in grado di trasformare le persone in mostri orrendi, sempre intento a prendere in giro le persone per i loro difetti e fare battute a sfondo sessuale giustamente di cattivo gusto. Il pinguino coprofago (non sto scherzando) Beelzebub che in qualche modo si atteggia a gentiluomo, ma è quello che spesso si ritrova a cadere sempre più in basso vista la sua perversione alimentare, dotato del potere di stimolare gli intestini umani e causare diarrea. La mostruosa sirena Undine, che rappresenta perfettamente la tipica donna prossima ai trent’anni che non riesce a trovarsi uno straccio d’uomo… e che interpreta ogni atto nei suoi confronti come una dichiarazione d’amore (o di sfida, nel caso sia un’altra donna), il cui potere, spesso incontrollabile, le permette di rendere più brutti di lei tutti coloro verso i quali prova invidia (anche se la causa scatenante è la gelosia). La lucertola Salamander, completamente fuso col ruolo di virile samurai che nasconde una natura masochista, in grado di far “rimangiare le parole alle persone“: quando qualcuno pronuncia una menzogna questi è in grado di trasformarla in verità.
A questo punto avrete tranquillamente intuito il tipo di battute e situazioni che ci sono in questa serie: fortunatamente (o no, dipende dai gusti) gli episodi sono da dodici minuti e tendono a variare molto il loro tema centrale, facendo si che le singole gag non siano presenti in ogni episodio, ma distribuite nell’arco della serie. Questo uno dei motivi per cui sono riuscito a vedere tutta la prima serie (c’è una seconda), ma per il resto il messaggio è più o meno sempre lo stesso: le persone sono malvage, invidiose, brutte e piene di difetti, e quel poco di buono che può apparire al mondo viene spazzato via in un delirio di urla e strepiti tanto comuni nell’iperbolico umorismo di bassa lega. Persino gli angeli, esseri celesti che dovrebbero garantire la giustizia in terra, sono feccia del peggior tipo, vigliacca e irritante preoccupata solo ed esclusivamente a fare carriera uccidendo i demoni (che di media tendono a non preoccuparsi degli angeli, vivendo la loro vita in relativa tranquillità), guidati da una divinità che passa tutto il suo tempo a fare battute su feci e genitali maschili. Perchè non mi sto incavolando come al solito?
E che lo faccio a fare, vi risponderei. O forse non lo faccio perchè ogni tanto il tutto viene spezzato da qualche furore parodistico (come la serie di episodi con cosplay in stile majokko, o quello in cui una scuola diventa il mondo di Hokuto no Ken). Fatto sta che a differenza della pessima comicità che di tanto in tanto mi trovo ad incrociare, la natura camaleontica di Yondemasu yo, Azazel-san, che lo porta a cambiare continuamente i suoi temi pagando con l’acquisizione di un’identità non ben definita come serie, mi fa venire voglia di abbandonare in partenza sia il dibattito animato da dirompenti sentimenti, sia l’idea di provare la seconda serie, poichè non vale il tempo speso; là fuori c’è indubbiamente di peggio, se volete la mia personale opinione. Anche perchè di tanto in tanto una risata me l’ha strappata.
Ho tenuto alla fine le informazioni riguardo a chi si nasconde dietro questa serie che ha reso popolati di incubi il mio sonno per diversi giorni (senza motivo reale, mi andava di metterli alla fine, tutto qua). La serie nasce come un manga disegnato da Yasuhisa Kubo (ah ah), pubblicato da Kodansha, di cui sono stati prodotti addirittura otto volumi: l’autore, che lavora al manga dal 2007 non ha ancora intenzione di concluderlo. La strada che ha portato Yondemasu yo, Azazel-san all’animazione è un po’ più tortuosa: dopo la produzione di alcuni OAV, che devono apparentemente aver riscosso successo, la prima serie è stata trasmessa nella stagione primaverile del 2011, la seconda nel 2013 sempre in primavera, entrambe da tredici episodi. Lo studio di produzione perdonatelo, la I.G. Production ci ha già regalato titoli come Ghost in The Shell: Stand Alone Complex, Psycho Pass e Shingeki no Kyojin.
Emanuele 10 Ottobre 2013 il 15:43
assolutamente in disaccordo sul classificare questa serie fra gli inguardabili… ma davvero eh
Posso capire che per certi palati Yondemasu possa risultare anche insulso, ma per me la roba inguardabile deve avere ben altre caratteristiche, fra cui l’essere una roba senz’anima, buttata l� non si sa come e non si sa perch� … e questo non � certamente il caso
Io invece l’ho trovata a suo tempo molto gustosa come serie… breve, concisa, varia, strappa diverse risate, c’� un minimo di fan service, bei personaggi, gradevoli chara design e animazione, splendida opening …. insomma come cacchio la si pu� definire inguardabile io ancora non lo capisco
Regola 10 Ottobre 2013 il 15:47
Perch� la considero inguardabile io l’ho spiegato.
Questo non mi ha impedito di presentare ed elencare tutte le caratteristiche della serie (non mi pare davvero di averne dimenticata nessuna). A te � piaciuta, a me no, ma questo non vuol dire che non deve piacere a nessuno, anzi… ma cos� come tu non capisci perch� la metto tra gli inguardabili, ti assicuro che io non capisco come � potuta piacerti.
Emanuele 10 Ottobre 2013 il 17:03
non ci capiamo… inguardabile non � un termine che � possibile attribuire a serie che non piacciono… sono due concetti distinti e separati
A me non piacciono le mele -> non significa che sono universalmente immangiabili
Non riesco a mangiare questo blocco di cemento -> � universalmente immangiabile
Se vuoi usare quel metro di giudizio allora cambia il nome alla rubrica in “anime che non mi son piaciuti”
Regola 10 Ottobre 2013 il 17:12
Sono arrivato al trentacinquesimo appuntamento di questa rubrica, e sono leggermente stanco di spiegare il motivo per cui nasce.
http://www.komixjam.it/gli-inguardabili-presentazione/
L’obiettivo � quello di sconsigliare anime, e la motivazione di questo � sempre varia, tant’� che ho sconsigliato titoli che mi sono piaciuti. Posso capire che il titolo dell’angolo possa ingannare, ma non pensavo ci potessero essere cos� tanti problemi perch� tutti letteralizzano quello che leggo. L’avessi saputo l’avrei intitolata “Regola sconsiglia” te lo assicuro.
Gentilmente, non venire a insegnare a me la differenza tra inguardabile e non gradito.
Emanuele 11 Ottobre 2013 il 00:36
purtroppo hai visto tu stesso che era necessario
il titolo che citi sarebbe stato assolutamente azzeccato