La serie di storie che Mark Millar ci sta raccontando nel suo story arc su Wolverine ha riscosso e sta riscuotendo moltissimo successo, sia per come ha disegnato un possibile futuro sia per come sta gestendo uno dei personaggi più amati del Marvel Universe. Ci viene qui raccontata la storia legata alla bruciante sconfitta degli eroi che ha portato ad un vero Dark Reign dove i supereroi sono praticamente estinti e invece che sperare di diventare Vendicatori i giovani sono solo abbagliati dalla ricerca del potere tramite la violenza più sfrenata. La figura di un Logan talmente traumatizzato da “quella notte” da non sfoderare i suoi artigli nemmeno quando viene brutalmente picchiato dai Banner ha sicuramente affascinato molti di noi, vedere James Howlett nella veste di padre premuroso e marito amorevole che decide proprio per la sua famiglia di imabrcarsi in una folle avventura con Occhio di Falco è stato sicuramente un incipit geniale. Ma la principale attrattiva per il lettore Marvel che si è imbarcato in questa lettura era rappresentato dall’avvenimento chiave che ha portato il mondo ad evolversi nella direzione che ci viene presentata. Finalmente questo evento nell’ultimo numero ci è stato rivelato in tutta la sua banalità, molti lettori si sarebbero potuti aspettare un battaglia campale con gli eroi che venivano magari traditi dall’interno da quello che si sarebbe rivelato l’attuale presidente degli USA; invece la storia si è rivelata molto più semplice del previsto è infatti stato lo stesso Logan, ingannato ad Mysterio a uccidere tutti i suoi X-Men. Sul fatto che il lupide potesse uccidere da solo una intera squadra di mutanti ci viene data una spiegazione abbastanza plausibile, visto che sicuramente i suoi compagni non avrebbero mai colpito per uccidere Wolvie, come se fosse possibile, ma non è stata altrettanto efficace la spiegazione di Millar nel come Mysterio sia riuscito ad ingannare i super sensi meglio affinati della Marvel. Infatti la sola critica che al momento mi sento di muovere ad una run di storie che mi sta molto appassionando è legata al fatto che sinceramente mi sembra piuttosto difficile che un mediocre nemico di Spiderman riesca addirittura nella titanica impresa di eludere in maniera così facile il nostro artigliato amico. Sicuramente l’evento chiave si è rivelato stupefacente per molti versi e credo che veramente in pochi si aspettassero questa soluzione per un evento così importante nell’economia della storia. Intanto Steve McNiven ci regala ancora una volta delle tavole di rara bellezzza che ci accompagnano nel viaggio di questo oscuro futuro, mentre rimane ancora un mistero chi si cela sulla poltrona di presidente degli Usa.
See U in CyberSpace
incubus 23 Luglio 2009 il 01:28
Ma a cosa servono i link???? :pouty:
Marietto 23 Luglio 2009 il 12:40
Mi manca solo l’ultimo numero da leggere e devo dire che questa storia mi ha appasiaonato tanto, sono dallo stesso parere per quanto riguarda Mystero ma diciamo che ci sta questa nn � una storie che cambiera l’universo marvel ma una storia per far conoscere un Logan tranquillo e qual � la sua unica debilita…….
dylandrygin 23 Luglio 2009 il 13:45
Non ho ancora letto l’ultimo numero della serie (l’ho acquistato stamattina 😎 ),ma devo dire che dopo poco pi� di quattro albi il lavoro di Millar e McNiven � ottimo.
Le tavole del fumetto di Steve McNiven sono straordinarie e devo dire che Millar nei suoi precedenti lavori con Logan (WOLVERINE:NEMICO PUBBLICO E ULTIMATE X-MEN) ha sempre fatto un ottimo lavoro con l’artigliato canadese;per non parlare poi di quando gli danno da scrivere una serie che pu� rendere “politicizzante”: strepitosa ad esempio l’immagine del Monte Rushmore con il volto del Teschio Rosso in primo piano!
Speriamo che il livello qualitativo della serie rimanga su questi livelli per tutta la durata del ciclo.
XavierTNT 29 Luglio 2009 il 23:22
Mysterio forse � solo sottovalutato: non era il cattivone in Devil: Il diavolo custode di Kevin Smith e Joe Quesada ?