Come avevo annunciato pochi giorni fa, causa svariati impegni e le molte anteprime che ci siamo trovati a dover recensire, fino a quando questo periodo dell’anno segnato dal Lucca Comics & Games 2013 non sarà passato ho mandato in pausa l’angolo del mercoledì, Gli Inguardabili. Ma quest’oggi, per farmi perdonare, voglio presentarvi un volume molto particolare, Unmei no Tori (Gli Uccelli del Destino), di Rumiko Takahashi.
Autrice che non necessita di nessuna presentazione, il cui contributo al mondo dei manga è innegabile, è sempre stata molto produttiva nel corso della sua carriera. Nonostante avesse sempre qualche serie da portare avanti la Takahashi era solita iniziare lavori più brevi, spesso orchestrati secondo la struttura autoconclusiva che le è tanto cara, che duravano una ventina o più pagine. È così, mentre l’autrice lavorava ai suoi lavori più noti, come Maison Ikkoku, Lamù, Ranma 1/2, Inuyasha (e Rinne, in corso di pubblicazione), nascevano parallelamente la Trilogia delle Sirene, One Pound Gospel, i Rumic World e tutte quelle storie autoconclusive raccolte nel Rumic Theatre, conosciuta anche come l’Antologia di Rumiko Takahashi.. il terzo volume della raccolta, il Bouquet Rosso, è già stato pubblicato nel 2006, e finalmente arriva in Italia anche il quarto volume. Che potete già trovare nella vostra fumetteria di fiducia, essendo uscito il 17 di Ottobre.
Uno di quei volumi, quindi, che gli appassionati (come il sottoscritto) non possono permettersi di farsi mancare, sia perchè il prezzo di 7 Euro, molto più alto di quelli degli albi standard, è ben compensato da un formato di tutto rispetto e dalla presenza di una sovracoperta e di svariate tavole a colori. Se non basta questa breve introduzione, posso garantirvi avendolo letto e toccato con mano che si tratta di un acquisto di cui difficilmente ci si pente (un po’ come per i Short Program di Mitsuru Adachi, sempre editi Star Comics). Le storie, poi, non credo ci sia bisogno di raccontarvele… anzi! Piccoli spaccati di vita quotidiana, con questi personaggi disegnati e caratterizzati in modo molto semplice e rapido, che si ritrovano a vivere delle situazioni paradossali e inaspettate, ma sempre e comunque tipicamente accompagnate da quel sapore di tutti i giorni… non c’è bisogno di parlarvi accuratamente dei sei racconti brevi di questo volume, anche per non rovinarvi la lettura.
Nei frammenti di quotidiano che vengono presentati viene fornito a noi lettori italiani uno spaccato della società giapponese, una lettura diversa dalle solite a cui siamo abituate, anche per il fatto che la Takahashi mette come protagonisti delle vicende non solo persone comuni, ma anche le loro famiglie, o gruppi che si riuniscono e affrontano i dilemmi della convivenza. Per rendersi conto poi, che le casalinghe, i mariti, gli adolescenti, i vispi vecchietti e qualunque altro personaggio possa comparire sul palco, seppure di un mondo così lontano al nostro, non sono poi tanto diversi da quelli che possiamo trovare girando per le nostre strade, perchè le preoccupazioni delle persone al mondo sono più o meno sempre le stesse. Storielle quindi, che di tanto in tanto possono celare una morale o un aneddoto per il lettore, o più semplicemente, qualcosa di divertente da leggere.
Silvia Letizia 24 Ottobre 2013 il 03:34
Adoro Rumiko Takahashi.
Mi piacerebbe che disegnasse qualche capitolo nuovo della Saga delle Sirene. � uno dei manga pi� belli che abbia mai letto ”=_=
Comunque questo lo comprer� di sicuro.