Torniamo a parlare, a ritmi sempre ben cadenzati, della casa di produzione giapponese che forse più di tutte, rappresenta un sinonimo di qualità in tutto il mondo.
Lo Studio Ghibli non è solo la casa delle maggiori produzioni cinematografiche anime degli ultimi venticinque anni ma è anche la casa che ha dato i natali a moltissime pellicole tra cui una premio oscar come miglior film d’animazione [La Città Incantata – Spirited Away] nonchè rifugio sicuro dalle opere di nuova generazione fatte interamente al computer, “prive di anima” potrebbe dire qualcuno, semplicemente “poco genuine” potrebbe dire qualcun’altro.
Hayao Miyazaki, Isao Takahata e Goro Miyazaki sono le persone attorno a cui ruota lo studio, i primi due fondatori a metà dell’illustre casa cinematografica, il terzo è figlio del grande Hayao e dopo una carriera come progettatore di giardini e sedi d’istituti pubblici, ha seguito le orme del padre battezzandosi ufficialmente nel mondo con l’opera cinematografica I racconti di Terramare nel 2006.
Dovete sapere che sono sempre stati questi tre maestri i lungometraggi che hanno reso famoso lo studio: da Nausicaä della Valle del vento fino al recente Ponyo sulla scogliera i tre hanno firmato i loro capolavori mantenendo così sempre alti gli standard qualitativi delle opere, vincendo premi su premi a varie manifestazioni e rassegne cinematografiche, condensate e confermate poi nell’Oscar vinto da Miyazaki nel 2003 (Ci sono state due uniche eccezioni: il lungometraggio del 1992, Mimi wo Sumaseba diretto da Yoshifumi KondoThe Cat Return e quello del 2002 diretto da Hiroyuki Morita), nessuno fino ad ora comunque era mai entrato nelle file dei registi dello Studio Ghibli ma pare…che l’aria stia cambiando.
Una notizia recente ad opera del produttore dello studio Toshio Suzuki fa intendere che il prossimo progetto dello studio sarà diretto da un nuovo regista.
Mentre i progetti interni a carico di Isao Takahata e Hayao Miyazaki procedono come da programma un nuovo regista, sicuramente di fiducia si affaccia nel panorama dell’animazione giapponese made in Ghibli e si prepara alla dura prova del pubblico di casa ed internazionale, un confronto che sicuramente non sarà facile dato il peso dell’eredità che questo personaggio si troverà ad affrontare.
Rimane comunque attivo il progetto de “Il racconto del Taglia-Bambù” ad opera di Takahata e del misterioso progetto di Miyazaki che, sempre a detta del portavoce/produttore dello studio, continua ad evolversi e modificarsi durante lo sviluppo ed è quindi impossibile definire ora il contenuto del prodotto, resta comunque forte la data d’uscita del progetto del regista premio Oscar: 4 anni.
Era stata una decisione del presidente dello Studio Ghibli in persona [Koji Hoshino], rivelata durante una conferenza a Febbraio di quest’anno, quella di reclutare tra i giovani animatori dello studio un nuovo regista che proponesse al pubblico un nuovo progetto, oppure un regista esterno alla casa cinematografica, una mossa forse utilizzata per ricercare nuove menti da assimilare nello Studio o forse per premurirsi di nuovi elementi, utili quando Hayao e Isao andranno per la loro strada.
Una dichiarazione già ampiamente presa in considerazione dai due fondatori dello Studio, in particolare da Hayao che ha già confermato di voler passare la regia di due progetti alle giovani menti del suo staff, nel giro di tre anni o poco più.Una parola è stata data, durante l’intervista al produttore Suzuki, anche allo speciale dedicato alla realizzazione di Ponyo chiamato Ponyo wa Koshite Umareta. -Miyazaki Hayao no Shiko Katei- (Ponyo nacque in questo modo. -Hayao Miyazaki attraverso il processo-), contenuto nell’edizione di lusso del Blu-Ray Disc di Ponyo in vendita da questo Dicembre in Giappone. Il documentario in amteprima è stato proiettato agli occhi i 140 studenti provenienti da alcune università giapponesi che intendono affacciarsi nell’affascinante mondo degli anime o in altre forme d’arte.
Lo Studio Ghibli, come detto in apertura, è sempre stato sinonimo di una qualità che sta lentamente scemando dalle altre parti del globo, vuoi per questioni economiche o vuoi per i tempi che cambiano culturalmente e psicologicamente, sicuramente è uno degli unici studi cinematografici d’animazione a poter reggere il confronto con lo strapotere dei colossi Disney/Pixar e Dreamworks.
Nonostante questo, i film dei “mostri” americani sono ben più conosciuti e più visti di quelli made in Ghibli ma questo non è necessariamente un male, un pubblico ristretto è maggiormente empatico nei confronti dei lungometraggi di Hayao e Isao (nonchè del figlio del primo Goro) e non si può mai sapere se il nuovo regista che, si spera, verrà inciso nell’olimpo dell’animazione giapponese possa davvero portare una ventata d’aria nuova nei corridoi dello studio, proponendo una soluzione che possa alla fine, portare alla casa d’animazione una fama uguale o superiore a quella avuta con Spirited Away.
-Hail To The HypnoToad-
[Fonte: AnimeNewsNetwork]
Ale 13 Ottobre 2009 il 00:42
Accidenti… e pensare che me li sono visti quasi tutti U_U Ghibli a tutta forza
YoAfro 13 Ottobre 2009 il 15:10
Comuue un altro anime appena uscito al cinema � ” Il mio vicino Totoro”, anche se la progettazione risale a1988
namidakun90 13 Ottobre 2009 il 15:16
speriamo che sia all’altezza del nome ghibli..
obito salvo russo 13 Ottobre 2009 il 16:24
appena ho letto ho pensato : “chissene”…
Comunquemente come dice namidakun90 spero che sia all’altezza^^
Bastard 13 Ottobre 2009 il 22:43
Macch� chissene, fanno bene.Largo ai giovini, io ci sento (anche se il sempai Myazaki � inarrivabile)