Quarto romanzo della scrittrice giapponese. Scritto nel lontano, lontanissimo 1989(io avevo solo un anno) ed edito in Italia da Feltrinelli. Il romanzo racconta le vicende di due cugine: Maria, voce narrante del libro e Tsugumi, la malaticcia cugina di Maria dal carattere ribelle. Come avrete capito il romanzo è incentrato sulla figura di Tsugumi e di tutti i casini che combina durante la vita trascorsa in un piccolo villaggio di mare. Altro personaggio importante è la sorella di Tsugumi, Yoko, che pare possegga un carattere agli antipodi di quello della sorella minore.
La voce narrante presenta Tsugumi come una bambina molto malata, ma dal carattere forte. Forse talmente forte che il più delle volte risulta cattivo e maleducato soprattutto con parenti e amici. Nelle circa 150 pagine di romanzo, la Yoshimoto ci presenta un difficile rapporto di amicizia, sincero, ma duro, segnato dalla malattia di Tsugumi e dai suoi continui capricci(che si potrebbero definire benissimo pazzie o reati il più delle volte). Insomma, una vita difficile per entrambe le cugine.
Nel romanzo c’è spazio per ogni tipo di situazione. Si passa dalla separazione delle due amiche. Infatti Maria è costretta, assieme alla madre, a trasferirsi a Tokyo per poter convivere finalmente con il proprio padre. Con molta naturalezza si arriva al momento in cui ci sarà la riconciliazione tra le due cugine, momento che non sarà così tremendo come si potrebbe immaginare. Oltre a queste forti emozioni, saranno presenti anche amori, bugie e tradimenti. Situazioni assurde o quantomeno lontane dal nostro immaginario comune, verranno descritte in queste poche pagine. Il dramma della malattia, l’amore per gli amici e gli animali(si, ci sono anche due cagnolini che animano alcune pagine del libro) e soprattutto lo splendore dei tramonti in riva al mare, rendono questo libro completo e pieno di tutti quei significati che la vita ci dona durante la nostra crescita. Come aiutare un amico in difficoltà, le brutte notizie legate alla salute dei propri cari e qualche momento di svago con gli amici: un mix di sensazioni in cui, prima o poi, tutti noi dovremo sguazzare.
Banana Yoshimoto scrive queste pagine con la semplicità che l’ha resa famosa in tutto il mondo. Un libro chiaro, preciso, completo, ma che risulta poco avvincente a mio modesto parere. Merita una lettura, come ogni libro della scrittrice giapponese, ma non credo possa entrare nel cuore della gente. Sono quasi sicuro che qualcuno mi contraddirà al più presto.
Kiki 31 Luglio 2011 il 13:22
Complimenti per l’articolo!
Lessi Tsugumi qualche tempo fa. Mi piacciono sia la storia che l’evoluzione delle relazioni tra i personaggi; nonostante questo, per�, sono d’accordo con te nel dire che non � una lettura avvincente. L’ho trovata una lettura semplice e piacevole, ma non � uno dei suoi lavori migliori.
tappoxxl 31 Luglio 2011 il 15:20
grazie mille…hai altri libri della Yoshimoto da consigliarmi??libri che poi recensir� qui sul blog…
il prossimo che recensir� e che arriver� a giorni, � “L’elefante scomparso” di Haruki Murakami…
Kiki 31 Luglio 2011 il 16:34
Della Yoshimoto ho letto una decina di libri. Tra i romanzi ti consiglierei: “L’abito di piume” e “Sly”. Un po’ di anni fa lessi anche “Amrita”, ma lo trovai un po’ noioso.
Come raccolta di racconti, ti consiglio: “Il corpo sa tutto”, “H/H”, e “La piccola ombra”.
Di Haruki Murakami non ho mai letto niente: aspetto la recensione per farmi un’idea 🙂
gabriele 1 Agosto 2011 il 12:31
Tsugumi lo lessi in primo o secondo superiore oramai 9 anni fa, mi � rimasto nel cuore essendo anche il primo libro che ho letto della Yoshimoto (me lo ha fatto leggre la prof di italiano…) Mi � piacito molto anche perch� sono molto amante del Giappone. Altri libri che ho letto della Yoshimoto che mi sono piaciuto sono l’ ultima amante di Hachiko, Honeymoon e molto famoso � Kitchen