In questi giorni la famosa emittente televisiva Fuji tv è sotto attacco da parte di un gruppo di protestanti, la critica portata avanti da centinaia di manifestanti è quella dell’eccesso di contenuti coreani nel palinsesto televisivo giapponese.
Sembra che la vicenda si sia sviluppata dopo un commento dell’attore Sosuke Takaoka dal suo account twitter nel quale affermava di non voler più vedere Fuji tv perché ormai la riteneva a tutti gli effetti una televisione coreana. Dopodiché le acque si sono mosse e con loro le coscienze di alcuni cittadini giapponesi che si sono attivati, dopo il licenziamento dell’attore dall’agenzia per cui lavorava, per dare voce al loro disappunto riassumendo la loro protesta in sei punti.
Il primo, a mio dire più interessante, è che esiste una legge in Giappone che disciplina il limite massimo di contenuti stranieri per le varie aziende televisive. La percentuale oltre la quale si eccede è il 20% mentre per anni la soglia è stata tacitamente oltrepassata sino ad arrivare oltre il 28%. Mi chiedo se anche il nostro Paese abbia una legge del genere.
Il secondo punto si riferisce allo scherzo di cattivo gusto trasmesso da una redazione regionale della Fuji tv riguardo al riso radioattivo. Il terzo e quarto punto comprendono le vittorie sportive giapponesi passate in secondo piano, ad esempio non trasmettendo la cerimonia per la vittoria della pattinatrice Asada Mao e di Miki Ando e trattando in modo blando e marginale la vittoria della nazionale femminile dei mondiali di calcio, mentre per la vittoria della coreana Kim Yu-na nel 2009 fu trasmessa l’intera cerimonia.
La quinta questione è quella che mi lascia più perplesso, perché se nei primi punti la critica è onesta e lecita questo argomento non mi convince molto. Secondo i protestanti la Corea del Sud avrebbe speso milioni di dollari esportando i propri drama nelle tv di altre nazioni, e fin qui tutto bene. Ma questa “ondata coreana” sarebbe parte di un piano per l’espansione dell’influenza coreana sugli altri Stati.
L’ultimo punto fa riferimento al licenziamento di Takaoka, molti spettatori dopo aver sentito le notizie provarono a chiamare l’emittente televisiva per esprimere le loro opinioni ma lo staff in quell’occasione si dimostrò non disponibile al dibattito ed estremamente sgarbato. L’attore ha recentemente aperto un nuovo blog per attaccare nuovamente la tv affermando che l’ondata coreana nei palinsesti serviva unicamente al Governo giapponese per cercare di mettere in secondo piano la crisi nucleare ed i problemi del Paese.
Video della protesta
[youtube izv8AKw3tKY]
[via|japanprobe]
Lisa-San 11 Agosto 2011 il 23:37
“L�attore ha recentemente aperto un nuovo blog per attaccare nuovamente la tv affermando che l�ondata coreana nei palinsesti serviva unicamente al Governo giapponese per cercare di mettere in secondo piano la crisi nucleare ed i problemi del Paese” …oooooh… che botta!
comunque che il Giappone guardi molto alla Corea � risaputo (e viceversa)… Mi dispiace per Sosuke perch� ha detto quello che pensa -giustamente-, ma d’altra parte ha l’ingaggio d’attore…
akito89 12 Agosto 2011 il 11:43
A mio parere � comunque inammissibile venire licenziati per un’opinione espressa, sa troppo di censura.