Tomb Raider è stato senza ombra di dubbio il manifesto della ‘nuova generazione’ di videogiochi: dal 1996, data di uscita del primo capitolo, ci sono state legioni di ragazzini, tra cui chi vi scrive, che hanno perso un’enorme quantità di tempo davanti al computer o alla console, cercando di far arrivare quella meravigliosa ‘archeologa’ chiamata Lara Croft alla fine del livello.
Ma Tomb Raider, e la sua protagonista, non sono solo videogiochi: al di là dei due film con Angelina Jolie, e della dimenticabilissima canzone di Eugenio Finardi (che portò addirittura a Sanremo), Lara è stata anche protagonista di una serie a fumetti targata Top Cow, dal 1999 al 2005. I nomi coinvolti erano abbastanza importanti (Dan Jurgens, Andy Park e sopratutto Adam Hughes), ma questa avventura di Tomb Raider su carta si rivelò più deludente che altro. Sarà la moda delle ‘bad girl’ anni ’90 (un brutto incubo dal quale abbiamo fatto fatica a riprenderci), sarà la formula ‘Tette+Photoshop’, o chissà cos’altro: ma quelle storie non sono rimaste nei cuori di noi lettori.
Ora, data la recente uscita di un nuovo videogioco che faceva ripartire da zero la saga scritto addirittura dalla figlia del famoso autore Terry Prachett (e di cui uscirà un’edizione estesa quest’anno), la Dark Horse ci riprova, facendo uscire una nuova serie dedicata proprio a Tomb Raider, molto in linea con il nuovo gioco: meno supereroistico, più realistico.
Ai testi, abbiamo Gail Simone; ai disegni, Nicolas Daniel Selma. La serie esce questo mese in America, e data la popolarità di Tomb Raider è molto probabile una sua distribuzione anche nel nostro Paese.
Gail Simone si è dichiarata fan di Tomb Raider, e volenterosa di scrivere una storia ‘rispettosa del brand’. Che questa seconda occasione per Lara sia quella buona?
FONTE–>CBR