Ormai ci ho preso la mano e continuo a sfornare approfondimenti! Quest’oggi riprendo il “mini filone” sulle opere delle CLAMP e vi prsento Tokyo Babylon. E’ un manga abbastanza vecchiotto, pubblicato in patria dal 1990 al 1993 e conta 7 volumi tutti conclusi. Si può definire Tokyo Babylon come il prequel della successiva serie X1999. Dal manga sono stati tratti degli OAV, che però non sono legati alla storia principale; si possono classificare più come filler che reali trasposizioni animate.
Ormai lo stile delle CLAMP si distingue a colpo d’occhio e in Tokyo Babylon ritroviamo tutto ciò che caratterizza le autrici: mistero, fantasy, crossover e una lieve sfumatura shonen-ai che personalmente gradisco. La struttura stessa del manga è particolare, visto che la storia non segue una linearità, bensì è costituita da più storie minori, solitamente 2 o 3 per volume, le quali intrecciandosi formano una trama di senso compiuto. Dentro di esse si può vedere come i personaggi evolvano in base a sconvolgimenti di varia natura, fino ad ottenere una forma più definita.
I protagonisti della storia sono Subaru Sumeragi, sua sorella gemella Hokuto e Seishiro Sakuratsukamori. Subaru e Seishiro sono due onmyouji (traduzione di sciamani o “maestri ying-yang”), i quali appartenengono a due famiglie – i Sumeragi e i Sakuratsukamori – che sono le reggenti delle sorti di Tokyo. Mentre i primi svolgono esorcismi per liberare le anime e per aiutare i loro clienti, i secondi usano metodi meno ortodossi di manipolare la magia. In seguito si scoprirà che in realtà esiste solo un capostipite dei Sakuratsukamori e che il passaggio di potere coincide con l’uccisione da parte del predestinato del vecchio membro. Infatti, Seishiro per ottenere tale carica, uccide senza troppi problemi sua madre. La particolarità di questa famiglia è che è legata al ciliegio e al colore che assumono i suoi fiori in primavera. Difatti, in un particolare momento, Seishiro narra la leggenda secondo cui sotto gli alberi di ciliegio vengono seppelliti i cadaveri, ed ecco perchè il colore rosato dei petali – le radici fondamentalmente traggono nutrimento dal loro sangue -. Un po’ macabro come scenario, ma mi ha affascinato parecchio. Sempre in quest’incontro Subaru scopre la vera natura di killer di Seishiro, ma invece di ucciderlo, gli imprime un marchio sulle mani – il marchio dei Sakuratsuka – e gli fa scordare quel preciso istante, promettendogli che l’avrebbe ucciso solo in futuro. La nonna del ragazzo da allora gli ha sempre detto di usare dei guanti per nasconderlo. Quando Seishiro verrà a reclamare la sua promessa, la sorella di Subaru si presenterà al suo posto e verrà uccisa. Ciò porta Subaru a chiudersi in se stesso e a fare continuamente i conti con la rabbia e l’odio, sebbene prima ha provato un certo affetto nei suoi riguardi. L’epilogo della loro storia verrà narrato in X1999, ma non vi dirò nulla, fino al prossimo approfondimento!
Si vede che dietro tale progetto ci sono le mani delle CLAMP, ma non solo per gli elementi detti prima, ma anche per lo stile grafico. I personaggi maschili come al solito hanno una certa fisicità particolare – spalle larghe e vitino strettissimo -. Il taglio degli occhi è inconfondibile e la cura nei dettagli delle vesti e dei paesaggi. Le inquadrature e la scelta dei retini è come se cercassero di far partecipare il lettore al dramma delle scene. A parer mio è uno dei manga meglio riusciti ed è un vero peccato che sia uscito dal catalogo della Planet Manga, perchè merita sul serio. Sono riuscita a trovarlo nelle fiere a prezzi abbastanza elevati – giustamente – pertanto in commercio non saranno più a 3,56€ a volume, ma ben più sostanziosi.
In un successivo articolo, vi illustrerò il linguaggio e alcune curiosità inerenti sempre a questo manga, quindi stay turned!