Erano uomini buoni. Erano leali e non voltavano mai le spalle agli amici. Quel triste giorno ce li hanno portati via tutti.
Rimarrete nei nostri cuori, e sui nostri scaffali.
Elogio funebre a parte, sono qui per recarvi la notizia che già ha creato dissensi, commenti e qualche (rara) volta congratulazioni da ogni angolo del globo (che è sferico!).
Commenti rivolti soprattutto all’unico nome che si può definire responsabile/creatore di questa scelta così poco ortodossa: la DC COMICS.
Per chi non lo sapesse vi rispolvero le idee su cosa stiamo parlando, di tempo ne abbiamo quindi, mettetevi comodi.
Dc Comics, nata nel 1934 con il nome di National Allied Publications, è senza ombra di dubbio una delle maggiori case editrici di fumetti del mondo, seconda in America dopo Marvel (diventata un mostro da mitologia greca, dopo l’acquisizione di Disney) e detentrice di più del 40% del mercato fumettistico mondiale con i suoi personaggi intramontabili.
Così come la sua cugina Marvel, anche la casa editrice di Batman e Superman subisce varie fasi nel corso degli anni, agli inizi i progetti editoriali rappresentano ciò che più avanti saranno ricordate come “fanzine” ossia raccolte più o meno corpose di avventure brevi di numerosi personaggi, viene lanciata Adventure Comics, Detective Comics (che introdurrà Batman & Robin) e Action Comics (che introdurrà Superman).
Successivamente DC Comics attraversa le età dei fumetti: la Golden Age (dal 1930 fino ai tardi anni ’50) e la Silver Age (dagli anni ’50 fino agli anni ’70), grazie al contributo del re dei fumetti Jack Kirby, le storie di entrambe le case editrici acquisiscono consapevolezza e per la prima volta, nei lontani anni ’70, il fumetto viene classificato anche tra opere artistiche, non più relegate a bambini pacioccosi con le mani sporche di marmellata.
Superata la Bronze Age (dai ’70 fino ai tardi anni ’80) le età del fumetto così classificate cessano di esistere e vengono a crearsi, a discrezione della casa editrice, periodi più o meno lunghi in cui si sviluppano storie, personaggi e vengono introdotti nuovi elementi o crossover.
Crisi sulle terre infinite
Il crossover/sviluppo forse più importante della storia della DC Comics (almeno fino ai Nuovi 52 di cui parleremo) è senz’altro Crisi Sulle Terre Infinite datato 1985-1986.
Mentre il sottoscritto veniva al mondo, alla DC pensavano bene di condensare i personaggi delle loro testate in un unico, enorme universo narrativo, eliminando di fatto quello che finora era stato creato ossia il concetto del Multiverso (Molti personaggi, molti universi simili tra loro).
Il crossover tra queste testate porta, tramite un’abile sceneggiatura fatta di viaggi temporali e creature extradimensionali, la dissoluzione di tutti gli universi paralleli con il marchio DC e la creazione di un singolo universo popolato da tutti gli eroi conosciuti dai lettori in quelle due decadi.
A livello narrativo questo stimola la creazione di nuovi background narrativi per i personaggi, per esempio le cianfrusaglie finora create per Batman vengono azzerate e resettate da uno STUPENDO Frank Miller in Batman: Anno Uno, Geroge Pérez reinventa Wonder Woman e la sua storia mentre John Byrne cancella il passato dell’uomo d’acciaio Superman per riscriverne le origini.
A livello di personaggi, questa crisi porterà non solo una serie di seguiti più o meno riusciti ma cancellerà dall’esistenza molti supereroi che per un motivo o un altro, erano risultati piatti o troppo complessi da portare avanti, Supergirl e Aquagirl ma anche un’inaspettato Barry Allen nei panni di Flash che morirà per salvare alcuni elementi del suo universo dalla “cancellazione” editoriale.
Adesso recitarvi tutti i crossover sarebbe evidentemente impossibile per due motivi: non ne ho voglia e vi farei sanguinare inutilmente gli occhi (quando la mia intenzione sarebbe piuttosto il contrario per farvi rimanere in questo bellissimo blog!) inoltre sprecherei troppi watt per via dello sfondo bianco di questo articolo, quindi passo a ciò che avete letto nel titolo e ciò che spero, vi abbia condotto fin questo punto della lettura.
I Nuovi 52
Cosa sono? I sette samurai di Kurosawa si sono moltiplicati a livelli incontrollabili? No sono solo l’esatto numero di testate DC Comics che da Fine Agosto 2011 popolano (e popoleranno) gli scaffali di mezzo mondo (quella metà che non ha Planeta DeAgostini come editore di riferimento, forse?).
Il rilancio e l’idea alla base di questo rinnovo TOTALE delle edizione DC era partito già da molti anni nella testa degli editor-in-chief.
La volontà di far ripartire l’universo della DC da capo, rinnovando ciò che non andava bene, adattarlo alla nuove generazione di cret…cioè di ragazzini e nella fattispecie, incassare 3 dollari per ognuno dei 52 rilanci previsti.
Previsioni troppo catastrofiche?
Forse sarò estremamente critico in questo articolo, forse dopo un po’ di zucchero la pillola va giù e tutto brillerà di più ma purtroppo per chi mi sta leggendo, certe scelte editoriali contenute in questi 52 volumi, sono uno dei motivi che riporterà i morti sulla Terra e darà il via all’apocalisse zombie tanto attesa.
Il Giorno del Lancio “New 52”
Il giorno (tanto) atteso per il rilancio dell’editoria made in DC è ricco di sorprese per chi ha potuto assistere, innanzitutto si parte dal presupposto che tutti i volumi 1 delle testate siano anticipati da un brevissimo inserto gratuito nel quale viene descritto cosa è accaduto dopo l’evento FlashPoint (del quale non spoilereremo!) e cosa dovremo aspettarci di lì a breve con le nuove avventure.
Il Day-Zero offre una SOLA testata, forse la più importante e quella che sicuramente meriterebbe una lettura per capire in che disastro epico ci stiamo ficcando con la nuova line-up.
Justice League #1 offre questo e molto altro ed illustra i primi cambiamenti tra i supereroi, lasciati relativamente in secondo piano per mostrare la situazione del mondo Post-Flashpoint e l’emblematico male oscuro che minaccia l’universo (se non avete voglia di leggervi tutto, leggetevi più avanti…….parliamo di Darkseid!).
I giorni Successivi
Le letture successive sono apparse solo il 7 settembre e hanno dimostrato in modo più viscerale, i cambiamenti subiti dai supereroi più potenti: comincia il tutto Action Comics #1 che altro non è che la riedizione delle storie di Superman, qui in veste piuttosto strana: t-shirt, jeans e mantello che non sembrano per nulla rispecchiare le ere passata dell’uomo d’acciaio.
La storia si sviluppa 6 anni prima di quella mostrata nella Justice League, quindi bisogna aspettarsi un Superman giovane ed inesperto, almeno per il momento. L’unica nota positiva di tutto l’albo è il nome del suo creatore: GRANT MORRISON.
Prosegue Detective Comics #1 nel quale il buon Bruce Wayne riprende in mano il cappuccio e l’armatura di Batmanper fronteggiare una minaccia che viene dal passato (almeno per noi lettori) e che potrebbe diventare il più colossale cliffhanger della storia dei fumetti. Non c’è modo migliore per lanciare una serie.
Conclusi i [Titolo] Comics tocca ai singoli personaggi apparire nelle loro testate di riferimento: Freccia Verde #1 (ringiovanito e PALESEMENTE IDENTICO alla sua versione di Smallville in televisione) e Batgirl #1.
Quest’ultima mi duole ammetterlo, è il primo elemento che certamente vi farebbe venir voglia di bruciare la sede della DC a New York.
Batgirl è tornata ad essere Barbara Gordon, l’Oracolo.
Per anni Barbara, dopo la lesione drammatica del Joker alla spina dorsale, è diventata un punto di riferimento logistico e tecnologico per Batman e compagni, il suo ruolo come Oracolo è stato mille volte più prezioso ed influente di quanto non fosse mai stato quello nelle vesti di Batgirl.
I ragazzi della DC hanno deciso di dargli una nuova possibilità ed eccola che corre, salta, combatte e di fatto CANCELLANDO la bellissima storia ormai entrata nei classici dei fumetti: The Killing Joke.
Ulteriori commenti sono assolutamente superflui, giudicate da voi quanto questa scelta sia corretta. Soprattutto per chi, con DC Comics e le sue storie, ci è cresciuto molto.
Proseguono in rapida successione questi albi: Animal Man, Justice League International, Swamp Thing (molto bello), Stormwatch, O.M.A.C. , Batwing, Men of War, Static Shock, Hawk & Dove.
Di seguito…
ai primissimi albi, iniziano a comparire comprimari e Big della DC, fortemente rinnovati in alcune parti ma bene o male, riconoscibili: Mr.Terrific, Superboy (uno di quelli che non avrei sicuramente pianto nell’eventuale scomparsa), Batman & Robin, Batwoman (mah!), Green Lantern, Red Lantern e Frankestein Agent of S.H.A.D.E.
Dei molti albi che si intervallano lungo la seconda settimana dei New 52, consiglio su tutti oltre Green Lantern eventualmente soprattutto DeathStrokeche diventa quasi sicuramente un must per la storia che ci si presenta davanti.
Alla terza settimana (penultima di settembre) aprono la strada i “veri” grandi BIG della DC Comics, da Wonder Woman fino a Batman, passando da Nightwing fino Catwoman per poi concludere in bellezza (!!!) con le Birds of Prey e Red Hood in coppia con gli Outlaws.
Chiudono i New 52, gli ultimi arrivati ma non per questo meno importanti: Superman, Aquaman, Flash, Hawkman, i BlackHawks, i Teen Titans e la (non) novità, la Dark Justice League.
Cosa rimane di noi?
Al di là della facile retorica spiccia su questo rilancio in pompa magna, mi dispiace solo constatare come questo rilancio in qualche modo, infanga e discredita tutto ciò che alla DC è stato fatto di buono, anche se non è molto e non lo è stato sempre.
I nuovi 52 sono già tutti usciti nelle edicole americane e cominciano solo ora ad apparire i dati di vendita delle testate, gli unici dati concreti che possano stabiliare se questa intensa (e purtroppo per me, insensata) operazione commerciale abbia funzionato o meno.
Nonostante la presenza sempre fresca di casa Marvel nelle classifiche di vendita, i suoi volumi scendono precipitosamente agli ultimi posti di vendita, per far largo alla curiosità di vedere cosa di buono è stato fatto con i vari personaggi indimenticabili della DC.
A ragione di questa tesi, il volume più venduto di settembre è stato Batman #1, uscito solo nella seconda metà di Settembre, seguito da Action Comics #1, Green Lantern, Flash, Superman, Detective Comics e Batman Dark Knight, solo alla ottava e nona posizione troviamo la Marvel con Fear Itself (commercialata ennesima della casa delle idee) e il rilancio di Ultimate Comics Spider-Man con il nuovo #1 e il nuovo Ultimate Spidey (Miles Morales) per poi finire con Batman & Robin.
Tutti gli altri 52 sono rimasti al palo e bisognerà attendere fine anno per capire quali di questi volumi chiuderanno i battenti in anticipo rispetto le realtà editoriali, chi potrà proseguire e chi si evolverà scatenando eventuali spinoff.
E’ da chiarire come i dati appena riportati siano solo quelli dei volumi alla prima stampa e non di eventuali ristampe (nel senso che Batman ha venduto di più ma eventuali ristampe di Action Comics o anche Ultimate Spider-Man, possono averlo battuto a lungo termine).
Per una lista completa dei nuovi 52, a fondo articolo troverete il link alla guida definitiva, con tanto di consigli su lettura o meno del volume.
Non mi rimane altro che salutarvi in attesa di nuovi dati di vendita e di eventuali cancellazioni del panorama editoriale.
Concludo ripetendo come questa operazione commerciale della DC Comics capiti in un momento come tanti altri, necessità o meno di svecchiare le sue creature, DC ha forse peccato di superbia cancellando storie che nei ricordi delle persone, saranno difficili da dimenticare.
E chissà che un giorno, errori che erano stati corretti, siano destinati a ritornare perché qualcuno ha cancellato tracce di ciò che era.
[Fonte & Guida | Screenrant]
[Fonte | IGN]
bila85 11 Ottobre 2011 il 16:09
mah….io non sono mai stato un grosso lettore dc…per� sto nuovo “mondo”….bah….mi sa di operazione commerciale paurosa..ci sta che i personaggi debbano subire un mutamento dovuto alle nuove generazioni, per carit�, ma magari un po’ per volta…
Don Homer 12 Ottobre 2011 il 14:10
A me francamente non � mai piaciuta la politica della Dc risettiamo il tutto dopo un tot di decadi.
Logan_alle_Hawaii 12 Ottobre 2011 il 15:46
io ho iniziato a leggere DC regolarmente con la Sinestro War, un prodotto decisamente ottimo su dei personaggi grandiosi.
Il reboot personalmente l’ho trovata una scelta pessima, certo l’universo DC aveva decisamente troppi personaggi e soprattutto troppe versioni degli stessi, quello che era una differenza con la Marvel (una buona differenza) era andata fuori controllo…ma questo purtroppo � successo perch� il ruolo dell’editor sia in marvel che dc � completamente diventato assente…
Attualmente le due serie che ho gradito leggere sono state Action Comics, Morrison conferma che i personaggi in solo li sa scrivere (odio invece quando scrive i gruppi), Batman, Green Lantern (comprese Corps e Red) e TeenTitans
APPUNTO SULL’ARTICOLO, Batman e GL non hanno subito il reboot, difatti la Batman inc � ancora in piedi e Hal ha perso l’anello…
In Batman purtroppo l’unica differenza � che Dick � tornato ad essere magicamente Nightwing (sigh) e appunto Barbara cammina di nuovo, ma questa seconda cosa viene spiegata, Killing Joke � avvenuta ma dopo anni hanno scoperto come riparare i danni alla spina dorsale Barbara…
GreenHarrow mi rifiuto di leggerlo, un gran personaggio rovinato.
JLA mi servono piu numeri per giudicare…
Una serie che promette (a livello di trama ma non di disegni) � Stormwatch! in pratica la vecchia Authority leggermente rivista e con Martian Manhunter in piu!