Ritorno alla rubrica con un articolo di approfondimento su uno dei Team di Konoha, cercando di attualizzare questa analisi a fronte delle ultime vicende trattate nel manga: come da titolo vorrei parlare del Team Gai in cui hanno militato Neji, Lee e Tenten.
La prima cosa che vorrei fare è analizzare il “tema” di questo team, perchè come ogni altro c’è un binario tematico da cui questi gruppetti di Ninja non si discostano, almeno per quanto riguarda aspetto estetico ed abilità. Questo gruppo si ispira chiaramente alle Arti Marziali orientali.
Il design, il nome ed anche lo stile di combattimento di Tenten si rifanno alla cultura marziale chinese in generale. L’abbigliamento è infatti tipico (ricorda molto Xiaoyu di Tekken) ma anche i due Chignon sono decisamente evocativi della cultura cinese. Il nome dal canto suo può evere molti significati, che vanno dal “punto” o “target” come esplicito riferimento alle sue abilità fino alla traduzione inglese, da non sottovalutare: “dieci su dieci” potrebbe infatti riferirsi proprio alle sue capacità nel centrare sempre l’obbiettivo e fare il massimo punteggio possibile ad ogni lancio. Sul suo stile di combattimento c’è forse poco da dire, è abile nell’uso delle armi e dimostra grande intuito nell’uso delle stesse (riesce a sfruttare il Ventaglio di Banano in modo molto istintivo), vorrei però far notare una cosa: essendo le sue armi sigillate all’interno di rotoli e riuscendo lei ad evocarli con velocità incredibile, Tenten potrebbe essere esperta di Tecniche di Sigillo? Questo aspetto potrebbe essere sfruttato da Kishimoto ora che anche Lee, dopo il sacrificio di Neji, è andato all’attacco.
Il secondo personaggio su cui mi soffermo è Rock Lee, una delle due Bestie Verdi (il colore non è casuale) della Foglia. Il design, così come nome e stile di lotta sono ispirati in modo molto evidente da Bruce Lee ed i tipici personaggi dei film di arti marziali orientali. Al celebre attore ed artista mazionale è curiosamente dedicato anche il giorno di nascita di Rock Lee. Anche il sistema di sfruttamento delle porte si rifà moltissimo allo stile ed al “credo” di Bruce Lee: la possibilità di superare i propri limiti controllando i propri muscoli o la focalizzazione del Chi (celeberrimo è il pugno ad un pollice di Bruce Lee) rendono le tecniche del Loto di Konoha un ulteriore omaggio a questo tipo di arte marziale ed allo stile marziale orientale.
Veniamo infine a Neji Hyuga, il vero erede della casata principale per carisma ed abilità. Il nome deriva forse dal “Nejia“, uno stile marziale utilizzato nel “Wing Chun” quando l’artista si trova a strettissimo contatto con l’avversario. In realtà però lo stile di Neji, edin generale tutto il comparto di tecniche del Juuken e degli Otto Trigrammi sono una reinterpretazione dello stile marziale chiamato Baguazhang, che significa appunto “Palmo degli otto Trigrammi” o “Palmo degli otto piatti”. Quest’arte marziale, proprio come il Juuken, si basa sui fori del chakra come punti da colpire per far svenire l’avversario: il simbolo che compare attorno a Neji quando usa la “Tecnica delle sessantaquattro chiusure” è proprio il “Bagua” ovvero il simbolo dei Sessantaquattro Esagrammi raffigurante, interpretandone il modello matematico, il flusso di energia della persona che viene analizzata ed in questo l’interpretazione di Kishimoto è quasi letterale. Un’altra curiosità riguarda il Manji sulla sua fronte, la svastica buddhista che lo ha marchiato come fedele servitore del clan Hyuga: il simbolo, che ovviamente non ha nulla a che fare con quello nazista, nella cultura orientale ha tra le altre cose il significato di “Sigillo tra mente e cuore” e viene trasmesso (in modo figurativo) all’interno di uno stesso clan alla propria prole. Anche da questo punto di vista Kishimoto sceglie di interpretare la sua stessa cultura in modo molto sottile: il sigillo viene passato da padre in figlio all’interno della casata Cadetta e, con il potere della mente di chi lo ha apposto si può distruggere la vita (personificabile col cuore) del ninja.
Le relazioni tra questi personaggi ed il rapporto di forze/debolezze sono abbastanza netti fin dalla loro prima apparizione: Lee è un devoto lavoratore, l’impegno è la sua unica arma in un mondo in cui possedere un’abilità innata è spesso una benedizione ed una fonte di grande potere; Neji dal canto suo, possessore di una di queste abilità innate, è stato maledetto dalla sua stessa abilità e relegato in una gabbia fatta di oblio ed obbedienza; Tenten ha decisamente un ruolo marginale in questo gruppo confermando la tendenza di Kishimoto a preferire figure maschili nei ruoli di spicco del suo manga.
Ora che Neji è morto anche Lee sembra reclamare la sua parte e colpendo Madara con violenza ha già cominciato ad affermarsi quale custode della memoria del suo defunto amico. Personalmente auspico che Lee abbia un ruolo di spicco nell’intera fase di combattimento contro Obito e Madara, non mi sento di escludere a questo punto che anche lui possa in qualche modo perire nello scontro e questo sarebbe uno spunto davvero interessante per quanto riguarda il maestro Gai, da sempre incarnazione del ricambio generazionale tramite il suo [paradossale] sentimento di govinezza. Tenten temo che continuerà a restare ai margini della questione ma temo anche che sarebbe controproducente inserirla in modo forzato nella disputa.
Voi cosa ne pensate di questi tre personaggi? Credete che Lee e Tenten troveranno spazio nello scontro che stiamo osservando? Fatemi sapere cosa ne pensate..
Alo 25 Gennaio 2013 il 18:50
Bell’articolo, sono spunti interessanti, come sempre! Dunque, per quanto riguarda Lee non so. Del team Gai � gi� morto Neji, spero che Lee non muoia. La sua filosofia ninja � una delle migliori: non ho un’abilit� innata, non sono un genio nel nijutsu, non sono una forza portante, ho soltanto i miei pugni e la mia volont� di ferro (e il mio maestro che crede fortemente in me). E’ un ninja diversamente speciale su cui comunque Kishimoto ha investito, pi� di Neji. Tenten (se non sbaglio) una volta Kishimoto stesso l’ha definita come il prototipo di donna ideale.. Si vede che gli piacciono le ragazze di poche parole. Forse � il personaggio pi� scialbo del manga.. Ad ogni modo spero che Lee e Tenten si rimbocchino le maniche per mettere alle strette Madara e Obito!
Giga 25 Gennaio 2013 il 19:33
Vorrei anche ricordare che la particolarit� di questo team � che nessuno dei due uomini si innamori della ragazza TenTen (in effetti � proprio brutta) e che quest’ultima sia il personaggio meno approfondito di Naruto :whistle: ahahahahah
Lettore 25 Gennaio 2013 il 20:33
Una cosa. Quella non � una svastica ma una croce. La svastica � ispirata a quel genere di croci/simboli orientali.
Secondo. Farai mai un parallelo tra gli stili di Lee e Neji e Hokuto no Ken?
lettore 25 Gennaio 2013 il 21:11
Il termine italiano “svastica” origina direttamente dal sostantivo maschile sanscrito svastika (fonte wikipedia)
bluclaudino 26 Gennaio 2013 il 02:34
Se non sbaglio ho precisato che trattasi di Manji, termine unico Buddhista: l’ho chiamata “svastica buddhista” per una pi� facile comprensione :happy:
Ken purtroppo l’ho seguito davvero poco, soprattutto durante la mia infanzia (mi ricordo quando lo trasmettevano su MTV, ora non so..), se dovessi recuperarlo prender� in considerazione la cosa :happy:
mobster 26 Gennaio 2013 il 10:33
Bell’articolo, per� volevo chiederti una cosa…questi articoli sono carini, per� sono in un certo senso puramente dottrinari…direi completamente oggettivi, mancando una tua rielaborazione di una tematica,anche secondo un tuo parere.
Ecco pensavo che sarebbe interessante, ad esempio, un articolo sul tema dell’identit� in Naruto. Almeno, io preferisco articoli su temi pi� generali e un tantino pi� profondi (come quello sulla morte di neji per dire) , anche se potrebbero generare polemiche!
bluclaudino 26 Gennaio 2013 il 11:06
Dipende dall’argomento ovviamente, ho fatto articoli di entrambe i tipi, pi� che altro ormai gli argomenti scarseggiano visto che di misteri irrisolti ne sono rimasti pochi :happy:
mobster 26 Gennaio 2013 il 12:25
Pi� che ai misteri irrisolti pensavo a un taglio degli articoli pi� “filosofico”, questo nulla togliendo all’ottimo livello del blog!
Il rischio di dire cose poco condivisibili c’�, tuttavia potrebbe essere molto interessante, alla fine i manga, anche gli shonen, nonostante molti ne dicano peste e corna, sono ricchi di tematiche, di topos etc etc molto interessanti, che spesso vanno al di l� del significato letterale della narrazione
CorNix 26 Gennaio 2013 il 13:14
Anch’io volevo proporre una cosa del genere: affrontare la filosofia di Kishomoto riguardo temi quali la morte, od il credo ninja, attraverso l’analisi di personaggi diversi (ad esempio nel 1� caso Naruto ed Obito, nel 2� Naruto e Sasuke), come avevi fatto in passato col tema della “pace”, visto che si tratta di un’opera che pu� esser letta a pi� livelli.
bluclaudino 26 Gennaio 2013 il 14:38
Se avete qualche argomento che ritenete interessante scrivetemi sul Forum un “Messaggio Privato” o scrivete sul Thread apposito della Rubrica, � certamente utile ricevere qualche consiglio/spunto di partenza :happy:
CorNix 26 Gennaio 2013 il 13:27
Personalmente ho trovato molto interessante quest’approfondimento per i riferimenti alle arti marziali cinesi, che mi affascinano parecchio! Infatti il gruppo di Gai � l’unico che anche graficamente usa particolari stili di arti marziali, pensando ad esempio al Suiken (Pugno dell’Ubriaco) che Lee usa contro Kimimaro, a Gai che usa i nunchaku, a Neji che ha posizioni e movenze tipiche appunto del Bagua (si nota meglio nell’anime che nel manga per ovvi motivi, per esempio quando combatte contro s� stesso all’inizio dello Shippuden) :ninja: Se prendiamo per esempio il Kawazu Kumite che usa Naruto in ME, � pi� l’effetto, che si vede contro uno dei corpi di Pain, che lo stile in s� ad essere particolare… Ora che � morto Neji (che mi sarebbe piaciuto vedere pi� spesso durante la guerra, come anche Rock Lee), penso ci siano buone probabilit� che un altro membro del suo team ci lasci, magari proprio Lee (anche se spero di no!); Tenten proprio no, perch� � stato uno dei personaggi meno sfruttati da Kishimoto ed un suo sacrificio in questo momento penso non la rivaluterebbe nemmeno.
mobster 26 Gennaio 2013 il 13:31
Ci sono tantissimi temi interessanti! Ad esempio tutto il flashback su Kabuto se riletto tutto insieme � un esempio perfetto di un approfondimento psicologico sul personaggio che ho apprezzato moltissimo e che secondo me sarebbe interessante analizzare. Ma in generale ci sono tanti pesonaggi anche non propriamente principali, che portano con se un significato assai profondo ( ad esempio Asuma )
ningen 26 Gennaio 2013 il 18:29
Parlando di Rock Lee e Neji, visto che Ten Ten non so chi sia :tongue: , posso solo dire che sono due personaggi che mi piacciono molto ed � per questo motivo che son sempre stato molto critico con Kishimoto, per averli abbandonati nonostante il loro potenziale enorme.
Rock Lee in particolare, incarna veramente un bel personaggio ed un messaggio molto bello e positivo, cio� che con le proprie forze e con i sacrifici si pu� raggiungere qualunque traguardo, anche superare il livello di personaggi che sembrano pi� tosti e che sembrano inarrivabili, per via di capacit� innate dovute alla fortuna di essere nati in un clan di prestigio. Mi stupisco che non si sia sfruttato di pi� questo stupendo messaggio.
Ma andando anche al di l� della forza di volonta, Lee possiede quella che reputo una delle tecniche pi� potenti dell’intero manga, che non a caso ha dei rischi molto alti nel proprio utilizzo, cosa che non vale per altre tecniche di altri personaggi del manga. Questo � un’altro motivo per cui non mi spiego il poco utilizzo del personaggio fino a questo momento. Sembra che ora si stia dando un minimo da fare per lo meno, speriamo che sia la volta buona questa…
Su Neji purtroppo la continuo a pensare come prima, e il suo recente sacrificio non � bastato a farmi apprezzare il trattamento che ha ricevuto da Kishimoto. Avrei preferito vederlo all’opera seriamente contro almeno un’avversario di livello, cosa che non � avvenuta, ed anzi, la sua prematura scomparsa toglie anche un’eventuale possibilit� di riscatto da questo punto di vista. Peccato 🙁
Il professionista dell'amore 26 Gennaio 2013 il 20:23
Neji e Lee sono stati snobbati perch� di ispirazione cinese, essendo Kakashimoto giappo li ha creati ma messi in secondo piano per problemi di razzismo. I giapponesi sono molto razzisti con gli altri orientali. Almeno questa � l’interpretazione che do io per aver trascurato i personaggi migliori a scapito di altri personaggi che non mi dicono niente.
bluclaudino 26 Gennaio 2013 il 21:26
Per� ha trascurato anche Kiba e Shino che hanno un’ispirazione pi� legata al mondo animale e sicuramente non alla cultura cinese in senso stretto.. secondo me Kishimoto ha semplicemente ampliato lo sguardo verso altri paesi, verso i Kage ed i loro sottoposti, quindi � naturale che alcuni ninja che avevamo conosciuto sono stati messi da parte. C’� per� da dire che invece il Team Asuma non � stato affatto trascurato, soprattutto Choji ha ricevuto un ottimo upgrade sia in termine di poteri che di motivazioni/carattere :happy:
Regola 27 Gennaio 2013 il 11:37
semplicemente non ha avuto tempo e modo di occuparsene. lo shonen action odierno ha dieci volte pi� personaggi di quanti ne aveva vent’anni fa, � ovvio che per far procedere la storia a un certo punto devi sacrificare alcuni e fargli fare da sfondo.
dipende anche da quelli che sono gli obiettivi e dell’autore e le classifiche di gradimento, da cui, a mio avviso si deve attribuire la maggior presenza data a shikamaru e soci rispetto ad altri team della foglia.
per la questione del razzismo non so: a me kishi, dalla struttura della sua storia e ambientazione ha sempre dato l’impressione di essere un pacifista (c’� un interessante parallelismo della guerra in ame e quella in afghanistan per intenderci).
bluclaudino 27 Gennaio 2013 il 12:03
Secondo me devono essere ancora approfonditi molti aspetti, per� � evidente che Kishi ha inserito nuovi personaggio dopo il Time Skip approfondendoli anche in modo molto ampio: se ci pensiamo Jiraya � stato quasi interamente costruito dopo il TS, idem Itachi ed entrambi hanno avuto solo delle basi nella prima parte, cos� anche Bee che � nato ed � stato approfondito in seguito (lui � tra i miei personaggi preferiti in assoluto), secondo me si tratta di tre personaggi pi� che riusciti in ogni aspetto. Sono poi stati introdotti i Kage e tutto il loro seguito.. penso sia normale che per far loro spazio si siano dovuti lasciar da parte i konohani :happy:
Io ho sempre trovato delle simiglianze tra Kazakistan ed Amegakure, con l’invasione della Russia/Konoha e l’enorme influsso del paese del fuoco, tanto che Nagato e chiss� quanti altri sono originari di Konoha/Paesi alleati. Ma soprattutto, rispetto all’Afghanistan, il Kakazistan arrivo autonomamente all’indipendenza, cos� come Ame (grazie a Pain/Nagato) riesce a spodestare la dittatura in modo autonomo. Comunque si, sono d’accordo, Kishi non mi sembra certo un filo-nazionalista n� un razzista (un po’ misogino forse si) :unsure:
Regola 27 Gennaio 2013 il 12:31
anche l’esempio kazako rende (io mi riferivo alla guerra afgana del 79). sulla misoginia niente da dire, � di per se una caratteristica socialmente ereditata in giappone, dettata non tanto da un’effettiva struttura sociale quando da un’incapacit� degli individui di relazionarsi effettivamente, d’altronde il matrimonio per loro � poco pi� che un contratto.
ichigo2 26 Gennaio 2013 il 18:48
ten ten deve morire da 200 capitoli
kant 27 Gennaio 2013 il 08:05
ten ten � stata davvero trascurata troppo, sar� per i troppi personaggi, sar� perch� la sua specializzazione non richiedeva troppi approfondimenti, o chiss� se ci saranno sorprese, ricordo una pagina intera o quasi di madara a cavallo della volpe contro hashirama, in cui il primo aveva il rotolo delle armi a terra.
su lee credo che stia per arrivare il suo momento, lo si � capito quando si � detto che contro madara bisognava usare il taijutsu
su neji si � scritto abbastanza, dell’articolo mi � piaciuta la parte dedicata alle tecniche