Il fumetto di Assassin’s Creed potrebbe essere paragonato a quello di Resident Evil o quelli ancor meno apprezzabili di Prototype e Gears Of War (entrambi esempi di come seguire un prodotto di successo a volte non porta a risultati buoni, tutt’altro: penosi!) ma nella produzione Dc Comics/WildStorm non ci vedo quella goccia di presunzione che invece gli altri prodotti possedevano.
Quando mi sono soffermato sulle tavole del progetto co-realizzato da Karl Kerschl (Adventure of Superman) e Cameron Stewart (la serie Batman & Robin) ho notato molta più sostanza di quanto potessi immaginarmi da qualcosa nato sicuramente per bissare il successo della serie videoludica dedicata alla lotta fra assassini e templari.
L’elemento psicologico presente nelle trame del fumetto (ma anche dei videogiochi) mi permettono, almeno finchè non leggerò io stesso il prodotto, a non giudicarlo dalla copertina (o per meglio dire dal titolo!)