Me & My Witch – Edito J-Pop

Salve a tutti lettori di Komixjam, oggi voglio presentarvi un titolo che troverete in fumetteria questa settimana, il cui materiale in anteprima ci è stato

Arms Peddler [Edito JPOP] – Recensione

 Quando in un manga il protagonista è un bambino/adolescente, che intraprende un viaggio alla “ricerca” di se stesso, si pensa sempre di essere in uno shounen (che, tipicamente, affronta il tema della “crescita” e della “vittoria”). Ma se a questo ingrediente di base aggiungiamo la vendetta per aver perso la propria famiglia ad opera di banditi privi di ogni senso morale, la presenza di una protagonista femminile adulta e misteriosa e il contorno di un mondo futuro che cade in rovina e che conserva, come vestigia del vecchio Mondo, solo la presenza delle armi da guerra ci ritroviamo a fare i conti con un seinen a tinte piuttosto forti e carico di messaggi espliciti.

 Arms Peddler (letteralmente “Il venditore ambulante di armi“) nuovo seinen della J-Pop si apre in modo piuttosto tradizionale: una famiglia in viaggio, per le lande desolate del nuovo mondo, viene attaccata e sterminata. Solo il figlio, Sona, viene lasciato in vita, e viene salvato, in extremis, dalla venditrice di armi del titolo, la bella e misteriosa Galamy. Fin qui, la trama potrebbe ricordare per molti versi l’incipit di una serie fantascientifica molto famosa: Galaxy Express 999, se non fosse che, da subito, il manga inizia a mostrarci delle peculiarità di questo mondo che lo inquadrano come un perfetto manga “adulto”. Sebbene dalle prime impressioni sembri di trovarsi al cospetto di una storia a metà tra la fantascienza e la narrazione apocalittica alla “Hokuto non Ken“, sin dalle prime pagine (e nel corso di tutto il primo volume) le vicende si dipanano mettendo in luce la presenza, in questa Terra post-olocausto, della magia e, in particolare, della negromanzia: animali in grado di fare proprie le anime (e i ricordi) dei morti per usarli contro i vivi, cadaveri ambulanti dotati di coscienza e veri e propri zombi permeano le pagine dei primi 6 capitoli di questo manga. A rendere ancor più lugubre la storia contribuisce l’ambientazione “medievalizzata” e “western” (al contempo) e la presenza di creature fantastiche e mostruose, disseminate un po’ dappertutto nel primo volume. Chiude il senso di mistero perennemente presente la figura di Galamy, venditrice in grado di offrire i suoi servigi a chiunque e in qualsiasi luogo, anche in zone inaccessibili, e sulla cui identità e bravura girano numerose dicerie e leggende.