È arrivato il momento di parlare in maniera approfondita della serie fenomeno del momento, che nelle settimane precedenti ha scalato le classifiche di gradimento: Sword Art Online (SAO). La serie anime è tratta da una light novel (come il mercato delle novel stia prepotentemente appropriandosi del mercato anime sarebbe un fenomeno da analizzare attentamente) di Reki Kawahara iniziata nell’aprile del 2009. La serie anime è prodotta dalla A-1 Pictures, ed è iniziata questo luglio sebbene fosse stata annunciata mesi fa insieme ad Accel World. L’anime tratta il primo arco narrativo della novel.
L’anime è ambientato nel 2022, la storia inizia il giorno in cui vengono rilasciate sul mercato diecimila copie di Sword Art Online, un gdr online atteso da così tanti che procurarsene una copia risulta essere una vera e propria impresa. Al primo login i giocatori sperimentano il sistema di immersione totale nella realtà virtuale, grazie a uno speciale casco (NerveGear) che trasmette impulsi al sistema nervoso, garantisce un’esperienza sensoriale completa: vista, udito, tatto, gusto, olfatto…sono perfettamente simulati dal sistema. Tuttavia, presto alcuni si accorgeranno che il commando di log out non è presente…
A quel punto Akihiro Kayaba, il creatore di SAO, appare a tutti i diecimila giocatori e rivela loro la sconvolgente realtà: essi sono bloccati nel gioco finchè non verranno completati tutti i 100 livelli. Tuttavia, a causa della particolare natura del NerveGear a renderlo possibile, la morte nel gioco equivale a una reale morte, non è neppure possibile in alcun modo la rimozione fisica dell’hardware (col rischio di “friggere” il cervello di chi l’indossa). Le reazioni sono svariate: incredulità, terrore, alcuni pensano addirittura che sia uno scherzo di pessimo gusto, ma così non è, diecimila persone sono intrappolate realmente in una realtà virtuale perfettamente realizzata.
Qui entra in ballo il protagonista, Kirito (Kirigaya Kazuto), probabilmente il più esperto giocatore presente essendo stato anche il migliore tra i beta–tester. Kirito inizia immediatamente ad aumentare il suo livello, lasciandosi indietro le persone che ha conosciuto nel primi giorni, sconfiggendo mostri su mostri sempre da solo, mentre la maggior parte delle persone si riunisce, fondando gilde e agendo sempre in gruppo. Quello che in breve tempo vedremo formarsi è una vera e proprio società: i giocatori più forti combattono al fronte, supportati da altri che hanno preferito adoperarsi nella produzione di armi, armature e qualunque altro equipaggiamento possa essere utile. La vita di Kirito cambia radicalmente quando reincontra Asuna (il suo nome reale), conosciuta quando il primo livello non era stato ancora ripulito, divenuta il vice comandante di una delle gilde più potenti e influenti. Il rapporto tra i due è indubbiamente uno dei temi centrali di SAO.
L’anime è ricco di elementi legati al gioco online e al suo linguaggio, spesso semplici particolari, ma che sono sinonimo di estrema cura: posso citare come esempio i cursori dei giocatori che diventano rossi ne uccidono un altro, le barre di punti vita, le pozioni, le pietre di teletrasporto, le liste di amici e contatti, di gruppo, di gilda…nella serie si vedono anche i menù di selezione per le abilità e gli inventari, qualche volta le statistiche dei personaggi. Tutto questo condito da scenari mozzafiato, ambienti cittadini e selvaggi sempre ben caratterizzati (come succede anche nei giochi online). Tutte queste caratteristiche hanno fatto si che SAO diventasse un’anime di successo, sicuramente il più seguito tra quelli attualmente in corso, come testimonia anche la crescita del fenomeno di fandom ad esso legato. Come è solito per opere del genere lo sviluppo è lento, i primi episodi sono di presentazione, ci presentano in maniera sintetica il percorso di Kirito fino al momento in cui non reincontrerà Asuna, si tratta comunque di episodi che ci forniscono sufficienti informazioni sul protagonista, il suo modus operandi, il suo carattere… in modo da ben comprendere alcune delle decisioni e dei suoi cambiamenti nelle parti avanzate della serie (mentre scrivo ora siamo a 11 episodi su 24). Ci sono qua e la alcuni elementi comici, e una tracurabile presenza di fan-service, mentre molti “misteri” sono ancora lontani dalla risoluzione. Di sicuro la novel di Kawahara (ancora in corso) sarà molto lunga e il materiale attualmente disponibile basta per più di una semplice serie di 24 episodi…
Analizzare questa serie in un singolo articolo risulterebbe essere un lavoro superficiale, ci sono sicuramente molti elementi da analizzare e spunti di discussione, anche per gli svariati punti in comune con Accel World e i lavori targati ./Hack (e la seconda ne ha molti più in comune, non solo le colonne sonore scritte dalla stessa compositrice, Kajiura Yuki). Lavori che personalmente conosco bene, motivo per cui dalla prossima settimana inizieranno una serie di approfondimenti (ancora da stabilire precisamente quanti) che avranno come obiettivo l’analisi e il confronto di questi tre anime incentrati sul mondo dei giochi online.
tanakin 19 Settembre 2012 il 20:30
anime veramente molto bello, mi ci sono appassionato subito! da qualche parte avevo letto che gli episodi erano solo 12, molto meglio quindi se sono 24!