Sun Ken Rock è ormai giunto al terzo numero, disponibile in tutte le fumetterie, edito da J-Pop. Con quest’ultima uscita le vicende di Ken si movimentano ulteriormente, entrando nel vivo dell’intera storia, segnando una svolta epocale nella vita del giovane ragazzo.
Ken, un giovane studente giapponese, si innamora di una sua compagna, Yumin, decisa a diventare una poliziotta coreana. Per amore è costretto ad abbandonare gli studi e seguirla in Corea, ma il destino è beffardo: Ken si ritrova dapprima disoccupato e senza soldi, per poi finire a far parte di una Gang e diventarne il capo.
Questo, cambierà l’intera vita di Ken, che piuttosto che un Boss sfruttatore e mafioso, si impone come protettore dei deboli e portatore di giustizia, là dove la polizia non riesce ad operare. Tutto questo unito ai continui tentativi di conquistare Yumin. Riuscirà il giovane Ken a conquistare il cuore della bellissima ragazza e al tempo stesso risanare i quartieri malfamati di Seoul?
Il disegno è molto curato e accattivante, l’autore riesce in ogni momento a trasmettere le sensazioni e le emozioni del personaggio, dalle vignette comiche in versione chibi, alle scene cariche di tensione e rabbia dei combattimenti.
L’intera vicenda alterna momenti seri, tra cui discorsi legati anche alla concezione base di politica e della mafia organizzata, a momenti di comicità legati alle gag create sul carattere dei vari personaggi. Senza tralasciare la parte sentimentale che occupa sempre i pensieri di Ken. Ma il vero punto forte sono senza alcuna ombra di dubbio i combattimenti, che occupano la maggior parte delle pagine di ogni volume, regalando suspense e adrenalina al lettore.
Un manga da prendere in considerazione, decisamente diverso dai classici racconti su scontri fra bande rivali; perché Ken fa sul serio…
“Gli esseri umani abbandonano facilmente le loro nobili cause di fronte alla sofferenza. Si dice che la vita di un giunco piegato sia meglio di quella d un albero spezzato, ma, se un albero diviene talmente solido da non poter essere spezzato nemmeno con la forza, esso sarà simbolo di GIUSTIZIA in questo mondo…”