La parodia di una parodia. Il programma che non guarda in faccia nessuno, neanche le divinità letterarie.
Signori questo è South Park alla sua quattrodicesima stagione televisiva.
Perché parlare di questo show di cui tutti, almeno una volta hanno visto o sentito qualcosa? Ogni tanto fa sempre bene ricordarci che c’è un organo al di sopra di ogni censura che sfotte qualunque cosa abbia un cervello (o non lo abbia) ma oggi parliamo di una trilogia di South Park o meglio una serie di tre episodi più una sorta di “prequel” introduttivo e come nella nostra migliore tradizione parliamo di…supereroi.
L’idea che sta alla base del Procione (The coon) è quasi del tutto ispirata da Batman Begins e The Dark Knight di Christopher Nolan, i due film dedicati a Batman sono senz’altro il fulcro da cui gli autori di South Park, Matt Stone e Trey Parker hanno attinto per dirigere l’ennesima impresa dei bambini impossibili della cittadina in Colorado che fa da sfondo alle vicende del cartoon.
The Coon è il secondo episodio della 13°Stagione del cartoon e mostra una South Park più noir e oscura, una città dove si muove un apparente supereroe ciccione ed abbastanza banale: il procione appunto che altri non è che Eric Cartman (il simbolo, insieme a Kenny, della serie tv). Cartman pare sia stato ispirato dai film su Batman e dalle conversazioni che Rorshack di Watchmen realizza con se stesso per creare il supereroe detto Procione, le sue imprese “eroiche” sono graffiare un uomo che a suo dire sembrava stesse per violentare una donna (in realtà la stava solo per riaccompagnare a casa, la fidanzata peraltro) e le forze di polizia della città non credono ad una sola parola del ragazzino travestito finchè in città non appare un altro essere mascherato, stavolta ben più convincente: Mysterion.
La puntata quindi è l’ennesima contraddizione del mondo degli adulti e dei bambini, Mysterion diventa in poco tempo l’idolo della città mentre il procione rimane un derelitto, tanto che per ritornare ad essere quello-che-non-è-mai-stato Cartman si affida al suo amico Butters che nella fantasia dei bambini è il malefico Professor Chaos.
Come in Dark Knight però arriva il momento di scegliere per il bene superiore e Mysterion si ispira ad esso, rivelandosi ai concittadini (noi non sappiamo chi è…i ragazzini di South Park sembrano tutti uguali), il procione nonostante ormai comprendano tutti essere “quel ciccione” di Cartman prosegue la sua crociata contro la criminalità.
La genialità, dal mio punto di vista arriva solo nella 14°Stagione della serie con gli episodi 11-12-13 dove il Procione ritorna in scena e sembra aver fatto successo tra i coetanei.
Troviamo quindi “Il Procione ed i suoi amici” una lega di supereroi (simili alla Justice League della Dc Comics ma con alcuni elementi che sembrano presi dalla decadenza dei Minuteman di Watchmen) che combatte il crimine e le ingiustizie ma che non si riesce a distinguere perché un VERO supereroe li precede sempre: Jack Brolin, giornalista tv con l’inusuale potere di spiegare come si sarebbero potuti evitare i disastri (senza intervenire personalmente al salvataggio) con il nome impavido di Capitan Senno-Di-Poi.
E non è solo il giornalismo tv ad essere bersagliato da questi episodi: particolare non da poco è il “massacro” diretto ai danni della BP Oil e del suo presidente Tony Hayward tristemente noti per la perforazione e il successivo disastro ecologico sulle coste della Louisiana e successivamente in Messico.
In seguito all’incidente Tony Hayward in persona mandò dei video nel quale la BP Oil si scusava pubblicamente per il disastro ecologico con risultati piuttosto disprezzabili che South Park ha provveduto brillantemente a sfottere, come da video successivo.
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Nonostante i due disastri (che nel mondo di South Park portano alla liberazione di entità soprannaturali di un’altra dimensione) la BP trivella pure la superficie della luna ed evoca Cthulhu, un dio proveniente da una dimensione parallela rimasto sopito per secoli e creato dallo scrittore americano Howard Philips Lovecraft che crea pure la fittizia storia del Necronomicon citata negli episodi.
Cthulhu semina così panico e distruzione ma siccome il suo arrivo coincide con la cacciata di Cartman dal suo club di supereroi (perché ovviamente è un bastardo e punisce i suoi amici come Alex DeLarge in Arancia Meccanica puniva i suoi drughi), il mostro e il ciccione si riuniscono sotto il nuovo gruppo de “Procione ed i suoi amici” e massacrano hyppie, supermercati biologici e molti altri luoghi odiati da Cartman.
In una scena i due citano spudoratamente, con tanto di canzoncina, Il mio vicino Totoro di Hayao Miyazaki che vola verso nuove avventure con il procione in groppa.
E voi vi chiederete alla fine chi è davvero un supereroe in questo show di bestemmie e violenza? Ovviamente l’unico ed il solo Mysterion, rimasto tra le fila del supergruppo di ragazzini, il vero supereroe della vicenda ha un potere che gli altri possono solo immaginare: non può morire.
Ogniqualvolta viene ucciso o muore di cause naturali, si sveglia nel suo letto e chiunque gli era intorno al momento del decesso, non ricorda nulla di quello che è accaduto. Se siete affezionati di South Park sapete benissimo chi è il personaggio che rientra in tale descrizione. A lui è dedicato il titolo del secondo episodio della trilogia “Mysterion Rises” (citazione del prossimo Dark Knight Rises)
L’ultimo episodio della trilogia “Coon Vs. Coon and Friends” conclude le vicende del gruppo di ragazzini con poteri improponibili (tra cui BaccaMenta Crunch che è “metà bacca, metà menta con un sapore croccante”) e il gruppo Procione-Cthulhu (che intanto ha graziato il mondo ammazzando Justin Bieber ad un concerto), alla fine Mysterion scoprirà l’origine dei suoi poteri? Si risveglierà ancora una volta nel suo letto come se non fosse successo nulla?
Questi tre episodi (più il quarto e precedente episodio, non legato agli eventi se non per i personaggi) è senza dubbio l’omaggio/citazione/satira più grande offerto dallo show americano al mondo del comics e dei film supereroistici, tavole originali dei fumetti “ispirati” dai personaggi della vicenda appaiono durante l’episodio mentre più ci si avvicina la fine, più il dubbio che Cthulhu non è quella bestia apocalittica che i romanzi di Lovecraft descrivono (tanto da farsi ammorbidire da Cartman che imita un gattino che gli dorme sulla schiena -citando alcuni sketch presenti nei cartoon Warner Bros, quelli con Pepè le Pew).
Consigliata la visione di queste tre piccole perle, convincendovi che il grado blasfemo, volgare e violento della serie è leggermente smorzato rispetto ad altri episodi ed è quindi godibile da tutti senza (troppi) problemi, escludendo i fan di Justin Bieber oppure i cultori del mito di Cthulhu ovviamente.
taramas 23 Febbraio 2011 il 17:32
ahahahaha l’ho vista proprio ieri in streaming questa trilogia!!!geniale!!!!
Cas 23 Febbraio 2011 il 18:51
trilogia fantastica, tuttavia lo sketch della WB non dovrebbe esser quello di Pep� le Pew, ma lo sketch del gattino e del cane fortissimo (il quale si ammorbidisce quando il gattino si accoccola sulla sua schiena)…
L’unica pecca a mio avviso � la traduzione italiana di Capitan Senno-Di-Poi: tradurlo con “Capitan Ovvio” sarebbe stata una mossa migliore secondo me…
Manuel 23 Febbraio 2011 il 19:32
Concordo per la traduzione di Capitan senno-di-poi…sarebbe stato esilarante chiamarlo Capitan Ovvio!
Per il discorso dello sketch basato sui cartooon WB hai ragione tu, devo essermi confuso con quello a cui ti riferisci e la gatta che sistematicamente si tinge di bianco sulla schiena e viene tallonata da Pep�!
Duke Francis 29 Luglio 2012 il 22:20
Beh, � piu corretto dire Senno di Poi.
PaK 24 Febbraio 2011 il 00:58
ahahaha viste circa un mese fa.. fenomenali !!! e dopo 14 anni spiegano ( mah, seriamente spiegano qualcosa?) il perch� rinasca sempre 😀
Don Homer 26 Maggio 2011 il 18:00
Visto sottotitolato e in ita, geniale, Cartman non si smentisce mai. XD