Il 68,2% delle persone intervistate nell’area del Kanto, che include la città di Tokyo, ad Aprile hanno detto che per quanto riguarda gli anime non dovrebbero essere effettuate delle restrizioni legate in qualche modo al grande terremoto e allo tsunami che l’11 Marzo hanno colpito il Giappone orientale.
Dopo il disastro dell’11Marzo, molti anime hanno infatti subito dei cambiamenti dovuti in parte a contenuti collegati in qualche modo al disastro. In giapponese la parola che tradizionalmente indica questo tipo di limitazioni autoimposte è jishuku. Gli anime che hanno subito questo tipo di restrizioni sono, tra gli altri, Precure All-Stars DX3 Mirai ni Todoke! Sekai o Tsunagu Niji-Iro no Hana, Oniichan no Koto Nanka Zenzen Suki Janain Dakara ne—!!, Tokyo Magnitude 8.0, l’ultimo episodio di Puella Magi Madoka Magica e, più di recente, Gyakkyō Burai Kaiji: Hakairoku-hen.
Sul sito internet Marsh è stato postato il risultato di un sondaggio effettuato tra il 5 e l’8 Aprile su un campione di cinquecento persone tra i venti e i sessantanove anni, a Tokyo e dintorni, nell’area di Kanagawa, Chiba e nella prefettura di Saitama. I due generi, maschile e femminile, e cinque gruppi di età (dai venti ai ventinove, dai trenta ai trentanove, dai quaranta ai quarantanove, dai cinquanta ai cinquantanove e dai sessanta ai sessantanove) sono stati ugualmente rappresentati. Come terza domanda, il sito Marsh ha chiesto a che cosa si dovrebbero applicare, in conseguenza al disastro, delle restrizioni.
Al primo posto, secondo il sondaggio, è risultato esserci l’uso dell’energia elettrica non necessaria. L’83,8% degli intervistati si è ritrovato d’accordo con la necessità di non sprecare energia elettrica, dopo che il disastro ha danneggiato numerosi impianti di produzione di energia.
Qui di seguito una tabella con una classifica dei primi dieci ambiti nei quali si dovrebbero effettuare delle restrizioni.
L’elenco comprende, nell’ordine, sport acquatici, videogiochi in salagiochi, corse dei cavalli, tenere i negozi aperti tutta la notte (o per ventiquattro ore), gare di barche, i locali di pachinko, l’utilizzo dei telefoni cellulari per motivi non legati al lavoro, il consumo di benzina, l’acquisto giornaliero di oggetti e cibo non necessari e l’uso di energia elettrica non necessaria.
In ogni modo, il sondaggio ha anche evidenziato in quali campi, secondo gli intervistati, si debba, al contrario, evitare di operare tagli e limitazioni. L’elenco comprende i programmi di intrattenimento, i discorsi a proposito del terremoto dell’11 Marzo, eventi e concerti, le banche e i bancomat disponibili anche durante la notte, lasciare che i bambini giochino all’aperto (nei parchi o altrove), le pubblicità in televisione, bere in casa, le cerimonie nuziali, mangiare fuori casa e gli anime.
Per quanto riguarda il mangiare fuori casa, alcuni programmi televisivi a carattere divulgativo l’hanno raccomandato a quelle persone che hanno necessità di risparmiare energia elettrica perché si trovano nelle aree colpite. Dal punto di vista energetico, infatti, la quantità di elettricità impiegata da un ristorante è inferiore rispetto a quella che consumerebbero gli stessi utenti se decidessero di mangiare in casa.
[Fonte | ANN]
[Fonte | Wikipedia]