Dopo 10 anni di programmazione praticamente ininterrotta, 218 episodi alcuni qualitativamente superiori ed altri abbastanza mediocri, venerdi sera scorso, sul canale The CW si è conclusa la saga di un giovane Clark Kent impegnato a migliorare il mondo e nel contempo vivere come l’essere umano che è diventato dal momento del suo arrivo sulla Terra.
Stiamo parlando di Smallville che in data 13 maggio 2011 ha concluso gli eventi, riallacciandosi con ciò che Clark diventerà per tutto il mondo ossia…Superman.
Non solo il costume originale ma anche numerosi volti che negli anni si sono susseguiti e stratificati, arrivando a creare un universo del tutto distinto con quello della realtà fumettistica Made in DC Comics, e questo non è del tutto un male.
Ma andiamo con ordine, questo approfondimento si impegna per ricreare i maggiori eventi che hanno visto protagonista Clark Kent impersonato in 10 anni dall’attore 34enne Tom Welling che ha dipinto negli anni il volto giovane e tutto sommato, molto apprezzato di Kal-El o per i terresti Clark Kent.
Tutto nasce dall’idea del 2000 della Tollin/Robbins Production che propongono al canale americano CW di produrre un serial televisivo ambientato nell’adolescenza di un giovane Superman incastrandolo cronologicamente ai nostri tempi moderni.
L’idea pare piacere, tanto che vengono incaricati due sceneggiatori molto promettenti Alfred Gough e Miles Millar di redigere una sceneggiatura per un pilot, venne commissionato un secondo pilot dopo la visione del primo per mostrare le reali capacità del giovane Superman, convinti della necessità di avvicinarsi ai giovani, reduci da un telefilm sempre della CW chiamato Settimo Cielo (7th Heaven), Millar e Gough propongono un Clark Kent inizialmente incapace di volare e sostanzialmente consapevole solo della sua natura non-umana e della sua forza ed invulnerabilità.
In tal modo i giovani riescono ad identificarsi maggiormente nel ragazzo che all’inizio della serie possiede due dei suoi poteri vantati fin dall’inizio dal kryptoniano fumettistico.
L’idea piace ma si estende oltre al personaggio: la pioggia di meteoriti (i frammenti del pianeta Krypton) che conducono Clark tra le braccia dei suoi genitori adottivi Jonathan e Martha Kent (John Schneider e Annette O’Toole) è il fulcro narrativo che fin dall’inizio muove le vicende sia del giovane alieno che di tutti coloro che gli stanno intorno a partire dal personaggio femminile principale Lana Lang (Kristin Kreuk) orfana di entrambi i genitori, morti durante la tempesta.
E la sceneggiatura non si ferma lì, consapevoli del ringiovanimento collettivo il serial produce una nuova visione dell’avversario più famoso di Superman alias Lex Luthor che nel telefilm ha solo pochi anni di differenza dal kryptoniano e diventa calvo come una rapa sempre a causa della pioggia di meteoriti.
Il volto che darà forza e carattere forse al primo miglior personaggio della serie televisiva è dell’attore 29enne Michael Rosenbaum.
La prima serie commissionata da CW è composta da 13 episodi, vengono mostrare le origini di Clark come semplice ragazzo della cittadina immaginaria di Smallville in Kansas e vengono mostrati i suoi migliori amici della giovinezza, Pete Ross (Samuel Jones III) e Chloe Sullivan (Allison Mack).
Tra la timidezza di Clark che viene perfino “crocifisso” nel campo di grano attorno alla città dal bulletto e fidanzato di Lana, Whitney Fordman (Eric Johnson) e il rapporto ambiguo di amicizia/ostilità tra Clark stesso ed il giovane magnate della LuthorCorp., Lex Luthor ci sono tutti gli elementi basilari di una Teen Series con i superpoteri.
Viene inoltre rivelato come la maggior parte degli avversari che Clark incontra sono mutati dalla pioggia di meteoriti che lo hanno condotto sulla Terra.
Nella seconda stagione, derivata dal successo della prima e del cliffhanger che chiude gli eventi della prima serie, Clark rivela indirettamente il suo segreto all’amico Pete e scopre con l’aiuto di un ricercatore, il Dottor Virgil Swann (Christopher Reeve, l’interprete storico di Superman nei film) le sue origini ed il suo nome originale, Kal-El.
Inoltre l’astronave che ha condotto Clark, dopo essere stata riattivata dopo anni, rivela un messaggio del padre biologico di Clark, Jor-El il quale confida al ragazzo che è giunto per distruggere la razza umana.
Sopraffatto da mille emozioni e disagi, con sullo sfondo un Lex Luthor sempre più desideroso di arrivare alla verità sul loro primo incontro, Clark prende la decisione di distruggere l’astronave con la quale è giunto utilizzando una chiave esagonale fatta di Kryptonite e realizzata dalla LuthorCorp e dal suo presidente, l’arrivista Lionel Luther (John Glover), padre di Lex.
L’espolosione però crea un disastro attorno a lui e sua madre Martha, incinta del marito, perde il bambino a causa dell’azione di Clark che decide di esiliarsi da Smallville e si dirige alla grande città di Metropolis con indosso un anello di Kryptonite Rossa (un tipo di materiale alieno capace di modificare la personalità del kryptoniano).
La terza stagione si riapre con un Clark cambiato e cittadino di Metropolis, il suo legame alieno è ancora forte e sarà Jonathan Kent a riportare il figlio a Smallville dopo aver siglato un patto con il padre biologico del figlio, Jor-El incatenato metafisicamente in una caverna con incisioni preistoriche che dimostrano come Krypton sia più vicina alla Terra di quanto non si immagini.
Il vero malvagio di questa saga si rivela essere Lionel Luthor, deciso ad utilizzare e convogliare la tecnologia aliena per i suoi scopi, arrivando anche a togliere di mezzo suo figlio Lex.
Chloe intanto si dimostra un’abile giornalista ed inizia ad indagare sul conto di Lionel, scoprendo affari sporchi che poi sarà lo stesso Lex a rivelare al mondo condannando alla prigione il padre.
Nel finale appare, almeno di nome, un personaggio dei fumetti molto importante Kara, cugina di Clark, venuta per onorare la promessa che Jonathan Kent ha fatto all’alieno Jor-El ossia permettere al figlio di incontrare il vero padre in una dimensione metafisica.
Clark scompare assieme a Kara (in realtà è solo una ragazza defunta usata da Jor-El per ingannare Jonathan), Jonathan cade in coma per un motivo legato all’alieno kryptoniano e Lionel viene messo in prigione non prima di aver avvelenato il figlio Lex ed aver fatto saltare in aria la giornalista Chloe.
Nella quarta stagione si introduce l’elemento Lois Lane (interpretato da Erica Durance), cugina di Chloe e mandata a capire chi ha ucciso l’amata parente (in realtà mai morta ma sotto protezione dall’FBI).
Vengono inoltre svelati fin da subito i concetti alla base della stagione: tre misteriosi cristalli che uniti assieme possono donare ai possessori un’infinito potere e conoscenza, viene inoltre inserito nel cast fisso il nuovo fidanzato di Lana, conosciuto a Parigi: Jason Teague (Jensen Ackles).
Lana si rivela essere una discendente di un’antica strega francese i cui cristalli sono in grado non solo di ridarle corpo ed anima ma di scatenare un disastro mondiale.
Vengono introdotti da questa serie moltissimi personaggi dell’universo DC tra cui Flash (Kyle Gallner) e Krypto il super-cane inoltre vengono nuovamente rivoltate le carte in tavola e nel finale di stagione, dopo colpi di scena e rivelazioni, Clark finisce nel circolo polare artico con una pietra simbolo del Superman che conosciamo tutti.
Subito all’inizio della quinta stagione viene rivelata la Fortezza Della Solitudine, la base logistica e tempio di meditazione del futuro Superman tramite la quale il figlio può comunicare con lo spirito del padre Jor-El.
Arrivano in scena dei kryptoniani sopravvissuti e giunge sulla Terra il primo villain (dopo Lex) dell’universo DC classico: Brainiac, un’entità organo-biologica creata dagli avversari politici e militari di Jor-El, tra cui il peggiore, Il generale Zod.
Brainiac ha preso posto nella forma del professor Milton Fine (James Marsters) e si unisce lentamente al gruppo di Clark per arrivare fino alla fortezza della solitudine, l’unico luogo da cui richiamare il generale Zod dalla sua prigionia nella dimenzione della Zona Fantasma.
Anche Lex in questa serie diventa lentamente il malvagio che tutti conoscono, Lionel invece diventa cultore di numerose informazioni kryptoniane (a causa del contatto con un cristallo) ed arriva a scoprire l’identità di Clark che utilizza a fin di bene per preservare il ragazzo dalle mire di Lex.
Una corsa elettorale porta Jonathan e Lex Luthor a confronto mentre alle spalle si consumano le macchinazioni di Brainiac.
Durante il centesimo episodio, Lana e Clark decidono di sposarsi, Lex uccide Lana per errore e Clark per riavere l’amore della sua vita chiede aiuto a Jor-El il quale lo accontenta ma si prende, per questioni di equilibrio, la vita di Jonathan Kent che muore di infarto e permette il proseguimento dell’universo DC Comics che vuole Superman orfano di padre in giovane età.
A fine stagione Brainiac riesce nel suo intento e dopo aver allontanato la madre di Clark e Lois Lane da Smallville, permette al generale Zod di penetrare nel mondo tramite il corpo di Lex Luthor che come primo atto dimostrativo, spedisce Clark nella Zona Fantasma, controllata da criminali kryptoniani di tutte le specie.
Le cose iniziano a farsi interessanti dalla Sesta Stagione.
Clark tornato dalla Zona Fantasma con l’aiuto di una ragazza di nome Raya imprigionata anch’essa, libera Lex dalla possessione di Zod rimandandolo nella dimensione prigione tuttavia alcuni “fantasmi” della zona riescono a fuggire assieme a Clark portandosi in diversi luoghi della Terra e scatenando un disastro.
Lex nonostante abbia salva la vita continua la sua corsa “all’incattivimento” iniziando a produrre una serie di aberrazioni genetiche e mutanti, basandosi sulla ricerca dei fantasmi alieni in giro per il pianeta.
L’azione inizia a spostarsi a Metropolis dove compare per la prima volta Jimmy Olsen (Aaron Ashmore) e il miliardario Freccia Verde (Justin Hartley).
In questa stagione i maggiori avversari sono i detenuti evasi dalla zona fantasma che appaiono in sequenza a rendere più difficile la vita di Clark.
Viene introdotta anche per la prima volta la Justice League of America, istituita da Freccia Verde e composta oltre che da lui e Clark da Flash, Aquaman (Alan Ritchson) e Cyborg (Lee Thompson Young).
Nonostante tutto l’amore che gli si può volere, Clark è uno smidollato, soprattutto in questa serie dove si fa soffiare Lana per l’ennesima volta e la vede congiungersi in sposa proprio al Lex che sta cercando l’ultimo, più pericoloso fantasma scappato dalla dimensione.
Nello scontro finale con l’ultimo fantasma (possessore inizialmente del corpo di un bambino) Clark viene investito da un’onda di energia che permette al fantasma di impossessarsi del suo dna.
Nasce così un clone identico del Clark che tutti conoscono che si fa chiamare Bizarro, altro supervillain della DC Comics, il quale combatte contro Clark ed apparentemente appare più forte per via della sua affinità con la kryptonite verde.
Dopo aver capito il punto debole di Bizarro ed averlo sconfitto, esiliandolo sul lato soleggiato del pianeta Marte, Clark all’inizio della Settima Stagione condivide con i suoi compagni l’arrivo di Kara (Laura Vandervoort) alias Supergirl dei fumetti DC, cugina dell’alieno ma anche cugina nella finzione terrestre.
Lex dopo essere stato incriminato per aver tentato di uccidere la moglie Lana, scopre che la ragazza è ancora viva ed ha ottenuto il divorzio.
Convinto di essere stato salvato durante una vicenda da una donna che corrisponde a Kara, comincia a cercare di saperne di più della misteriosa ragazza.
Dopo uno scambio di persona tra Clark e Bizarro (tornato giusto per godersi la relazione con Lana e Clark, ora senza più segreti) riappare in maniera preponderante Brainiac che guiderà le azioni di Kara e Lex Luthor fino a portare a compimento un altro tassello dell’universo DC: lo scontro tra Clark e Lex che apprenderà l’identità dell’ormai suo ex amico e si confronterà con lui nella Fortezza della Solitudine distruggendola.
Durante questa stagione Lionel Luthor, rimasto sempre in secondo piano come principale sostenitore del ruolo di Clark come supereroe troverà la morte per mano di suo figlio che lo spedirà giù dal palazzo della LuthorCorp dopo aver compreso le sue intenzioni di andare contro l’impero criminale del figlio.
Mi fermo qui con la descrizione delle stagioni, un po’ perché dall’ottava la situazione cambierà molto rispetto le precedenti con l’arrivo di Tess Mercer (Cassady Freeman) e del nuovo villain Doomsday (Sam Witwer) ma anche perché, scomparendo gran parte del cast originario, Smallville cambia relativamente volto, attribuendosi più maturità sia nelle storie raccontate che nelle tematiche affrontate.
Nonostante la modificazione fosse già avvenuta dopo la quarta stagione, Smallville si è contraddistinto fin da subito per due lati, uno buono e l’altro negativo: la buona resa dei personaggi e delle “rivisitazioni” dal fumetto originale e l’assoluta incapacità di scrivere un dialogo decente (perlomeno fino alla quinta stagione).
Appropriandosi il termine di Teen Series, Smallville ha contribuito da una parte a rivedere sotto chiave moderna i supereroi (aggiungendosi a quello che fa Batman Begins per il collega di Gotham di Clark) ma ha anche dato un tocco infantile ed adolescenziale ad ogni evento delle prime serie, arricchendo il già variegato panorama televisivo di altro ormone giovanile in fermento.
Ad aggiungersi alle note dolenti c’è il doppiaggio italiano che, sempre parlando delle prime serie, non contribuisce a dare lustro ai personaggi a causa di testi (già originalmente così) che fanno apparire Clark un po’ lento di comprendonio e incapace, specie nel caso di dover coprire i suoi segreti.
Palesi e quasi imbarazzanti gli escamotage (fisici e dialettali) con cui Clark e comprimari cercano di proteggere l’identità del kryptoniano.
Come ho detto tutto questo però cambia dalla quinta stagione in avanti, quando cioè la serie sembra distaccarsi dal “mostro della settimana” tanto caro ai serial adolescenziali e comincia a focalizzare fin dalle prime battute la vicenda che costituirà il nocciolo vitale della stagione, se è possibile ricavare un’ulteriore nota dolente riguarda il finale di stagione ed il successivo primo episodio della stagione successiva: Zod (fine della quarta, inizio della quinta) viene sconfitto in una sola puntata e poi tutto torna alla normalità (o quasi), lo stesso dicasi per Bizarro (dalla quinta alla sesta) anche se tuttavia, il personaggio ritornerà successivamente.
Buonissima, anzi magistrale l’interpretazione che ha avuto Tom Welling (nonostante i ridicoli dialoghi per l’appunto) e Michael Rosenbaum (che dipinge un Lex all’inizio sfacciato ed immaturo e poi costruisce un personaggio molto simile, quasi superiore, alla controparte cartacea).
Ottime le scelte dei villain nelle varie saghe: da Zod, diventato il nemico di punta delle produzioni Supermaniane fino a Darkseid (della decima ed ultima stagione), particolarmente apprezzato è stato Doomsday che si frappone tra violenza brutale e amaro pentimento (del suo alterego umano).
Insomma nonostante le critiche e le peculiarità che ne hanno minato molti episodi (e saghe intere) Smallville ha segnato un cambiamento nella televisione riproponendo una matura e più moderna chiave di lettura per personaggi immortali come Superman.
Gli autori di oggi dovrebbero imparare da Gough e Millar e proporre al pubblico qualcosa di altrettanto valido che un giorno forse, colmerà il vuoto lasciato negli appassionati di Clark che oggi, ha ufficialmente concluso le sue avventure e si prepara a vivere quella più importante: il post-Smallville.
Smallville is over. Long Live to Smallville
Don Homer 16 Maggio 2011 il 19:49
Ho visto l’ultimo episodio � mi � piaciuto abbastanza, bella la citazione ai film di Reeve.
Chado90 16 Maggio 2011 il 23:59
Sono indietro di 3 puntate…mi dar� da fare…a me Smallville � piaciuto molto, mi ha fatto prendere un sacco x l’universo Dc.
Grazie Smallville di esser stato con noi per tutti questi anni!
ps. Ottimo articolo!!
Andrea 17 Maggio 2011 il 09:36
SPOILER
L’ultima puntata � una di quelle che si possono aggiungere alla pila “scialbe”. Nel momento di maggior pathos, quando sta per allontanare la palla di fuoco e togliere darkseid dalle menti, lo fanno esaurire in meno di 10 secondi! Era tutta qua la difficolt�? Mi sembra il voler chiudere una saga un po’ troppo frettolosamente a mio parere, dopo 10 anni di sbattimenti con puntate filler. Forse avevano finito i fondi.
tomm_b 17 Maggio 2011 il 22:09
Amo Smallville e le continue “citazioni” e “spoiler” presenti di puntata in puntata…
… inoltre mi sta avvicinando (ancora mi mancano diverse puntate) molto all’universo DC Comics!
6� Hokage 18 Maggio 2011 il 10:40
Ho trovato l’ultimo episodio davvero deludente.
E’ stato un condensato di situazioni da concludere per portare la serie vicino alle pi� note trame dei comics.
Inoltre se ci fate caso non c’� un momento in cui si vede Tom Welling nel costume da supermen per intero e da vicino. Solo qualche primo piano con un mantello svolazzante.
Sono davvero deluso
Manuel 18 Maggio 2011 il 13:26
Personalmente non mi sorprende il modo in cui si sbarazzano cos� in fretta di Darkseid ed il suo pianeta, � marchio di fabbrica (purtroppo) velocizzare la sconfitta del cattivo e siccome non avevano una nuova stagione per prolungare il duello alla puntata dopo hanno dovuto chiudere tutto in fretta.
Mi ha deluso il fatto di come Lex diventi quello che � nel fumetto, mi ha molto garbato invece il suo ultimo ingresso in scena (President Lex)
In generale � stato dato un senso di epico a tutte e due le puntate finali, con la comparsa pure del costume (il fatto che non lo vedano completo penso sia dovuto a problemi di copyright o qualcosa del genere, era gi� uscita qualche polemica a riguardo nelle stagioni passate)
Rosario 18 Maggio 2011 il 18:05
La serie mi ha appassionato tanto, ma l’unica pecca di questa serie � che il nemico veniva liquidato molto velocemente, tipo darkseid e doomdsey ( che nei fumetti uccide superman, ma nella serie no ) e tanti altri..il migliore episodio � quella della justice alliance e poi anche l’uscita di scena di lara la cugine di kal-el1 Si vede che i fondi non erano bastati per avere delle cose ottime, per� come fan della serie mi � piaciuto come lungimirante film
Rosario 18 Maggio 2011 il 18:07
scusate intendevo l’uscita delal cugina di kal-el non mi � piaicuto in quel modo e poi dovevo scrivere lungimirante serie
Rosario 18 Maggio 2011 il 18:06
La serie mi ha appassionato tanto, ma l�unica pecca di questa serie � che il nemico veniva liquidato molto velocemente, tipo darkseid e doomdsey ( che nei fumetti uccide superman, ma nella serie no ) e tanti altri..il migliore episodio � quella della justice alliance e poi anche l�uscita di scena di lara la cugine di kal-el1 Si vede che i fondi non erano bastati per avere delle cose ottime, per� come fan della serie mi � piaciuto come lungimirante film
Rapsodia 22 Maggio 2011 il 22:17
Questa serie davvero � vissuta sull’ambiguit�. Concordo con i giudizi sui personaggi di Clark (che passa in poco tempo da eroe a pecorone e viceversa in maniera perfetta) e Lex (un personaggio ambiguo VERAMENTE ambiguo, tanto da essere schizofrenico), anche se non riesco a scorgere nessuna debacle tra gli attori. Sinceramente, si � per� dilungata fin troppo, in un costante tentativo di allungare il brodo quanto meglio possibile.