Salve a tutte (e a tutti) e come avrete sicuramente intuito dall’immagine in evidenza torno a parlare di manga per ragazze, che ovviamente ho letto di persona. Mentre nei precedenti appuntamenti ho trattato manga in corso e perlopiù recenti, questa volta ho scelto un lavoro terminato da diverso tempo: Shugo Chara! La coppia di autrici conosciute come Peach-Pit (Banri Sendo e Shibuko Ebara) ha lavorato a questo manga dall’inizio del 2006 per concludere la prima serie alla fine del 2009 poco prima dei quattro anni di pubblicazione; una seconda serie di soli quattro capitoli è stata pubblicata nel 2010. Sono state prodotte anche tre serie animate, e per la gioia dei fan sia il manga che l’anime sono arrivati in Italia (il manga per mezzo della Star Comics, l’anime è stato trasmesso sul canale Hiro di Mediaset Premium).
Ho scelto di parlare Shugo Chara! (piuttosto, mi chiedereste, perchè lo hai letto?) perchè non avevo ancora trattato uno shojo il cui tema sovrannaturale fosse dominante. Anche perchè nonostante abbia letto Shugo Chara! diverso tempo fa non mi è risultato pesante o noioso alla lettura.
La protagonista della nostra storia è Amu Hinamori e frequenta le elementari, nonostante la sua giovane età ha grosse difficoltà a socializzare e mostrandosi fredda e distaccata verso le altre persone ha anche creato un’immagine tetra e scura di sè. Immagine che col tempo non è riuscita ad abbandonare, finendo vittima della sua stessa timidezza poichè tutto il resto dell’istituto la considera uno degli studenti più popolari e inarrivabili. Un bel giorno però si ritrova magicamente in possesso di tre uova: niente di anormale fino al momento in cui queste si schiudono e compaiono degli esserini dall’aspetto umano (estremamente deformed), e iniziano a stravolgere la routine quotidiana di Amu. Questi esserini, chiamati per l’appunto Shugo Chara (che significa Personaggi Guardiani) rappresentano le personalità che la piccola Amu vorrebbe avere, e impossessandosi di lei agiscono di loro spontanea volontà proprio secondo quella che incarnano. Questi esseri inoltre conferiscono svariati poteri a coloro che li risvegliano, e nella scuola vi sono altri studenti che li possiedono, e formano l’esclusivo comitato studentesco della scuola, con il nome di Guardiani.
Non tardano ad arrivare i cattivi alla ricerca di un uovo leggendario, Amu e i Guardiani non temporeggiano e li affrontano, anche per salvare i bambini che in possesso di un uovo non ancora schiuso ne verrebbero privati. Le dinamiche degli scontri sono molto simili a quelli di una celebre serie, Sailor Moon: attraverso sfavillanti trasformazioni i personaggi fanno uso dei loro poteri per raggiungere l’obiettivo prima dell’altro.
Uno dei temi principali della serie è la crescita: i Shugo Chara danno la forza a coloro che li risvegliano di inseguire i loro sogni e diventare le persone che desiderano essere. Sebbene lo abbia inserito nel genere shoujo è un lavoro pensato e progettato per un pubblico meno maturo (un kodomo, quindi), come si può facilmente notare dal tratto con cui il manga viene disegnato, e del tipo bishounen (manga in cui vengono disegnati svariati personaggi maschili caratterizzati quasi esclusivamente dall’aspetto fisico, un harem per il pubblico femminile in pratica); accessori e abiti dei personaggi sono tutti estremamente curati in modo da apparire “carini”. Altro tema principale della serie sono ovviamente i patemi della protagonista, animata dal desiderio di stringere amicizia con molte persone, in grado di vedere del buono anche in quelle che si mostreranno in partenza ostili nei suoi confronti.
Se avete voglia di leggere qualcosa di facilmente reperibile e spensierato Shugo Chara! potrebbe essere il lavoro che cercate. Come sempre vi saluto e vi auguro buona lettura.