Shingeki no Kyojin – Commento Capitolo 65

di Kirisuto 1

 

 

Tutti sappiamo che ormai a Isayama piace, in certi momenti del suo manga, lasciar cadere granate tra le pagine che esplodono direttamente in volto al lettore. E’ il caso dell’ultimo periodo e sicuramente dell’ultimo capitolo.

 

Già il fatto che il capitolo cominci con un flashback di Kenny non me lo sarei mai aspettato, tanto meno il contenuto del dialogo col nonno. In soldoni le nozioni utili che otteniamo sono le seguenti:

  • Sono pochissimi i gruppi etnici presenti all’interno delle mura; esiste un’etnia preponderante e alcune piccole enclave (Ackerman e asiatici).
  • Le minoranze non subiscono l’influenza della manipolazione mentale dei Reiss, motivo per cui son state perseguitate; fatta eccezione per gli Ackerman che erano il braccio destro dei Reiss prima di capirne il gioco.
  • C’è l’alta probabilità che Kenny sia zio di Levi, e che quest’ultimo sia figlio di una prostituta.
  • Kenny è stato arruolato come scagnozzo dei Reiss dal fratello minore di Rodd

Informazioni del genere, grosso modo, le avevamo già; quello che a me sorprende ogni volta è il “come” Isayama riesce a darci queste informazioni. Sono dettagli ormai ventilati da tempo, che la gente prende ormai per assodati, ma quando arrivano scritti neri su bianco l’eccitazione è tanta. Forse non per il contenuto in sé, quanto per l’aver azzeccato. Quando poi si cominciano ad “indovinare” due, tre, quattro svolgimenti di trama ecco che una persona comincia a credere di poter capire tutto Shingeki.

Sbagliato. Poi arriva uno svolgimento di trama “da nulla” e tutti i castelli, immaginari, crollano. Sto parlando di Eren e del suo cedersi a Historia senza combattere, nonostante le spintarelle di Kenny.

Historia ha tirato fuori una tempra che nessuno avrebbe sospettato. Sempre considerata dolce, gentile e attenta al prossimo ora invece mostra un’estremizzazione di quest’ultima caratteristica. Per il Bene Superiore è disposta a passare sopra a qualunque cosa (Eren). Una cosa che mi turba, come turba Kenny, è la lealtà mostrata dalla ragazzina al neo-ritrovato padre. I motivi che spingono Rodd sono del tutto utilitaristici, ma ritrovare quel che le mancava (sebbene sotto una forma deplorevole) ha fatto scatenare in Historia dei sentimenti da lungo tempo covati che finalmente possono mostrarsi. E’ venuto il momento per Historia di “essere la brava bambina”.

Nel frattempo il mondo di Eren è crollato demolendo tutte le sue precedenti convinzioni e gettando una buia luce su tutto ciò che ha fatto fino ad ora: se suo padre non avesse rubato il potere a Frieda molte persone sue amiche sarebbero ancora vive e la sorella di Historia avrebbe potuto portare la pace all’interno delle mura ben più facilmente dei vari e vani tentativi dei Recon Corps.

Quindi ora, Eren, vede come soluzione più pacifica ridare il potere ai legittimi possessori. Altro dettaglio curioso sono le parole di Rodd: lui non può diventare titano, neanche se volesse. Qui ci sono le due classiche opzioni: mente o dice il vero? Se mente è per puro calcolo personale (come il buon Kenny ha illustrato) e per tenersi distante da qualsiasi “ripercussione” legata al potere di shifting, o per non voler conoscere la realtà fuori dalle mura; Rodd vuole la pace dentro le mura, sapere il passato e cosa accade fuori dalle mura potrebbe minare i suoi intenti. Se il buon Rodd dicesse il vero dobbiamo pensare al fatto che esistono requisiti per essere “titanizzati” e a questo punto io penso subito a Evangelion: bisogna essere dei ragazzi, pure piuttosto giovani.

 

Tutti gli shifters che abbiamo visto sono in età adolescenziale e come con Eren dobbiamo supporre siano stati titanizzati prima dei 15 anni o che siano nati così (ma non ci credo nemmeno io). L’unica nostra eccezione è Grisha Jaeger, che però voglio spiegare con una mia vecchia teoria già illustrata. Grisha a mio avviso è molto più vecchio di quel che sembra; per me ci troviamo di fronte a uno shifters che ha ottenuto il potere di shifting in giovane età e che per qualche motivo (ricerca del potere di controllo) si è infiltrato nelle mura e ha vissuto da umano.

Ciò spiegherebbe anche il motivo per cui il rituale di passaggio di Frieda sia avvenuto nonostante suo zio non fosse moribondo/vecchio quanto basta per dettare la necessità di passare il potere e la memoria dei Reiss; ma se pensiamo a Frieda, alla sua età, e ipotizziamo il rituale sia avvenuto al limite di “inservibilità” della ragazza (fine dell’adolescenza) 15-16 anni allora capiamo il perché del sacrificio precoce dello zio.

Perché non utilizzare il primogenito? Credo perché serva alla famiglia Reiss un “capo” come Rodd che tramandi il rituale controllando regno e famiglia come un’eminenza grigia. E poi, dai… Un primogenito maschio non lo si “butta mai via”.

Queste sono le mie speculazioni base, cose già sentite in articoli passati. Ora veniamo ai balzi pindarici che mi permetto ogni volta e che sono più cose che vorrei veder realizzate, più che veri e propri ragionamenti sensati.

Io confermo qui la mia idea di un Grisha tramaccione che la sapeva lunga. Sappiamo da questo capitolo che asiatici e Ackerman sono stati perseguitati in quanto “scomodi” alla famiglia reale, vista la loro resistenza alla manipolazione mentale e visto il “risveglio” che possono avere gli Ackerman. Ecco che sotto l’ala protettiva di Grisha Jaeger c’è questa famiglia di emarginati sociali composta da un Ackerman e l’ultima asiatica. Oltremodo sospetto.

Ultimo punto di questo mio breve articolo è riguardante il titano che appare nell’ultima pagina. La sequenza delle tavole ci fa supporre che si tratti di Historia trasformata, cosa che per ora prendo per buona. Quel titano lì è grande, tanto… molto più della caverna, infatti è rannicchiato e ho il sospetto avrà difficoltà a muoversi. Ma quello che a me turba di quel titano è la somiglianza che ha con il primo titano che appare in SnK. Non il colossale Bert, quello prima. Quell’ignoto titano inseguito da una squadra di Recon Corps non guidata da Erwin (non è più il comandante dei Recon), ma dal tipo capo della Militar Police e a cui prende parte una donna che assomiglia terribilmente alla sottoposta di Kenny.

Tutti, e dico tutti, si sono scervellati almeno per 5 minuti sulla “teoria del sogno”, ossia di cercare di capire come collocare quell’attacco a quel titano all’interno della storia.

Da come l’ho scritta prima mi pare abbastanza ovvio come la pensi: si trattava di un flashforward. Diverse cose combaciano e mi sembra una soluzione più credibile di altre proposte. Non dico che ciò vada a collocarsi tra pochi capitoli, potrebbe benissimo essere una scena conclusiva del manga, ma rimane il fatto che se così fosse sarebbe un colpaccio da parte di Isayama che potrebbe consacrarlo definitivamente. Mi sono innamorato di questa idea ed è quella a cui voglio credere perché l’alternativa sarebbe a livelli di fantascienza talmente elevati che mi fa paura possa applicarsi a un manga come SnK. Un’idea che magari affronteremo nel prossimo articolo, visto che ho come il sospetto tra un mese ci aspettino solo mazzate e poche chiacchiere.

 

Alla prossima!

  

 

Commenti (1)

  1. So che mi ripeto, ma bell’articolo, come sempre.

    Su un paio di punti però mi trovo leggermente perplesso da ciò che c’è scritto. Più che altro perché avevo inteso e interpretato in maniera diversa certi fatti dalla visione che ne traspare da quest’articolo.
    Eren mi è parso cambiare e arrendersi completamente solo dopo le parole di Historia: se prima era disperato e si sentiva terribilmente in colpa, quasi come se avesse ucciso lui tutte quelle persone, ora si è definitivamente arreso. Visto che tanto Historia ha deciso di “fare ciò che è giusto” lui sente di non avere più alcun motivo di stare al mondo e continuare a soffrire come un cane.
    Mikasa non starà sicuramente buona senza fare niente però.

    Riguardo al discorso del Flash-Forward… Mi pare molto, molto improbabile.
    Ho riletto la sequenza dal manga, e non ho notato nessuno dei personaggi da te menzionati, a parte Erwin che era presente.
    Ho deciso di riguardare anche il primo episodio dell’anime, e anche lì, l’unico che si vede è Erwin, con entrambe le braccia, quindi, nonostante la somiglianza tra quel gigante (alto non più di 20 metri nell’anime) e il gigante in cui si è trasformata Historia, non credo siano lo stesso.
    Sarebbe veramente spettacolare se la versione gigante di Historia fosse la gigante con le ali che Isayama aveva disegnato in quella doppia pagina umoristica alla fine del volume 11.

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