Shingeki no Kyojin – Capitoli 35-50

di Regola 4

 

Salve a tutti, finalmente è arrivato il momento di lanciarci col commento di Shingeki no Kyojin, o L’Attacco dei Giganti, anche sul nostro blog, come avevamo anticipato dopo la conclusione della prima serie animata. Ma a questo punto devo avvertire coloro che non seguono il manga, e tantomeno coloro che non sono alla pari con i capitoli in Giappone, che proseguite nella lettura di questo primo commento a vostro rischio e pericolo, visti i molti elementi spoiler. Anche coloro che comprano il manga in Italia si vedrebbero spoilerare parecchi elementi, poichè con il volume 9 siamo arrivati al 38esimo capitolo, mentre la trattazione di oggi si occuperà dei capitoli dal 35 al 50. E se le mie premure non bastano, eccovi uno spoiler alert che non potrete ignorare:

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E non ditemi che non vi voglio bene. Come riscaldamento vorrei parlarvi di Shingeki, e della mia personale esperienza con questo manga: la prima volta che lessi questo titolo era ancora al quindicesimo capitolo, stavo utilizzando le modalità di scelta casuale di uno dei siti di scan che seguo (altrimenti come avrei fatto a leggere tanti manga strambi?), e mi capitò davanti questo strano titolo, con una copertina inquietante, di un essere umano (un gigante) senza pelle e avvolto dalla nebbia. Non lo lessi, mi segnai comunque il titolo con la promessa di tornarci più avanti (ero nel mio periodo slice of life), per poi dimenticarmene fino ai primi mesi del 2012, quando la Panini annunciò l’acquisto dei diritti del manga. Shingeki è stata una ventata di aria fresca nel panorama manga, titoli del genere non se ne vedono tutti i giorni: fatto sta che quando Hajime Isayama propose il suo manga alla Shueisha costoro gli proposero di “modificare il suo stile per adattarlo alla rivista“, ma questi, non accettando tale castrante compromesso, si è rivolto alla Kodansha che lo ha accolto a braccia aperte…. qualcuno si sarà pentito delle sue parole. Una cosa simile successe negli anni ’80, quando Araki, allora un ragazzino, si sentiva intimorito dalla notorietà della casa editrice Kodansha (che all’epoca dominava il mercato) e si rivolse alla piccola e provinciale Shueisha… il mondo in trent’anni è cambiato molto. Da allora Shingeki è pubblicato su Bessatsu Shonen Magazine… anche se al sottoscritto pare ancora strano che un titolo del genere possa essere tranquillamente venduto nello scaffale degli “shonen“, quando lo vedrei più adatto a quello “seinen” (come successe per Vinland Saga, trall’altro, che venne spostato da Weekly Shonen Magazine a Seinen Afternoon, sempre Kodansha).

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Penso che Shingeki sia un bel manga. Soprattutto perchè è la prima opera di questo autore, persino più giovane di me (è nato nel 1986), e quindi con dei margini di crescita veramente ampi: sono fiducioso che, salvo eventi catastrofici di vario genere, Hajime Isayama ci fornirà dei manga che saranno belli da leggere per i prossimi vent’anni, anche dopo la fine di Shingeki, che stando alle sue dichiarazioni dovrebbe durare una ventina di volumi. In barba alla corrente dominante del mercato manga che vuole vedere un titolo continuare finchè vende, compromettendo la validità delle opere sotto tanti punti… Il manga, di per se, cominciò a conquistarmi dal cardiopalmatico volume 2, soprattutto perchè non sono così capriccioso in fatto di disegni, al punto tale che decisi di inserirlo di diritto tra quelle serie che voglio nella mia bacheca, a fianco, guarda caso, ad un altro manga Kodansha. Ma è stato intorno al quarto volume che ho cominciato a “vedere la luce” e farmi un’idea del manga, iniziando speculare, a ipotizzare; sempre nel privato, molte delle mie speculazioni in fatto di manga e anime restano nel personale, o vengono condivise con pochi (come Ciampax sa da tempo, vero?). Cosa vedo quindi in Shingeki?

Hajime Isayama.
Hajime Isayama.

Tre cose, principalmente. Da un certo punto mi è parso “comodo” affrontare la lettura di Shingeki allò stesso modo in cui mi approcciavo ai prodotti in stile mecha, soprattutto sul fronte super eroistico: in questi anime, tanto popolari negli anni ottanta, c’era spesso un protagonista che veniva scelto per pilotare il robottone di turno e difendere il genere umano da una qualche minaccia. Altre volte erano in gruppi, ma spesso le dinamiche erano molto simili, sebbene ad accomunare tutti questi cartoni sia stata una rigida struttura episodica non più tanto di moda. In Shingeki vediamo accadere qualcosa di simile, l’umanità è minacciata da un male che sembra essere invincibile ed è costretta a chiudersi a riccio in uno spazio via via sempre più ristretto, fino al giorno in cui un ragazzo, animato da uno spirito di rivalsa e vendetta, non diventerà la chiave di svolta della storia, permettendo finalmente al genere umano di sperare in un domani migliore. Buffo come questa chiave di lettura sia stata rinforzata quando, come accade in Neon Genesis Evangelion, ho “notato” che i Giganti sembravano tutti puntare per qualche assurda ragione verso un punto preciso, un centro, un punto il cui controllo è di vitale importanza (proprio come gli Angeli che vogliono andare nel Central Dogma), al punto tale che qualcuno ha ben pensato di proteggerlo con svariate cinte di mura. I continui riferimenti di Isayama alla mitologia norrena mi fanno pensare che da qualche parte ci sia un Yggdrasil o qualcosa del genere (nel mito originale, l’Albero del Mondo ha origine dal sacrificio di Ymir). Questo il secondo punto, mentre per il terzo, se volete forzato dal fatto che difficilmente gli autori contemporanei non possono non essere venuti in contatto con questa opera, sono i parallelismi con Devilman di Go Nagai. La dinamica è la stessa, se vogliamo, il male, l’oscurità e la disperazione che si respira in Shingeki, così come la narrazione di una lotta per la sopravvivenza in cui non c’è spazio per farsi scrupoli, mi hanno sempre fatto pensare alle sventure di Akira Fudo. Ovviamente questi sono riferimenti, possibili influenze, perchè nel manga di Isayama c’è molto di più, un lavoro di concetto e di programmazione in tempi  molto più lunghi rispetto a molti altri manga.

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Per quanto riguarda la mia ipotesi sulla nascita dei Giganti, credo che per ora mi venga di dare più credito alla teoria immunologica: è come se a un certo punto della storia del genere umano si sia sparso questo “virus” (anche metaforicamente parlando) che ha trasformato gran parte della popolazione mondiale in Giganti. Questo fatto comunque, è ancora da accertare, poichè si potrebbe scoprire di punto in bianco che i Giganti “selvaggi”, i “non-risvegliati” non siano tutti umani (anche se mi parrebbe strano allo stato attuale delle cose). A un certo punto, tuttavia, è possibile che gli organismi umani abbiano sviluppato degli anticorpi, e acquisito quindi la capacità di controllare il proprio corpo “mutato”: fondamentale per quest’ipotesi è scoprire cosa il padre di Eren gli abbia iniettato quando era ancora giovane. Altra ipotesi che in certi momenti vorrei abbracciare, è quella parassitaria, di organismi che hanno alterato la struttura fisica (soprattutto cerebrale) del genere umano fino alla comparsa sempre di individui che sono riusciti a sviluppare un certo controllo su di questi. Ma come si sviluppi questa capacità, come gli umani in grado di diventare Giganti si “risvegliano” non è ancora chiaro, e il caso di Eren è talmente particolare da non essere utilizzabile come esempio.

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Detto questo, passiamo all’analisi dei capitoli 35-50, perchè in soli sedici capitoli è stata messa talmente tanta carne al fuoco che quasi mi dispiace affrontare l’analisi in una sola parte, e in modo così sintetico. Dopo l’avvenuta cattura e la cristallizzazione di Annie, infatti, i protagonisti di questa storia non hanno avuto un attimo di pace, come se il fato stesso volesse impedire ad Eren di arrivare alle rovine di casa sua e scoprire cosa ha lasciato il padre nello scantinato.

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L’apparizione del Gigante Bestia è il primo dei tanti imprevisti: questa figura avrà sicuramente un ruolo chiave nella storia, sia come antagonista, sia come fornitore di informazioni. Dai suoi commenti, dal fatto che non ha mai visto prima della sua apparizione nel manga un’apparecchiatura per il combattimento tridimensionale, per il fatto che sceglie attentamente che lingua usare e tratti il suo avversario come un nemico mortale che conosce il suo punto debole, è indubbio che questi sia molto vecchio. Sicuramente non è più molto “umano“, sebbene potrebbe assumere questo aspetto, è un elemento esterno al mondo che abbiamo conosciuto fino a questo punto, un essere che ha vagato per tanto tempo e che possiede conoscenze che potrebbero ritenersi perdute. Fatto sta che l’arrivo del Gigante Bestia ha due effetti disastrosi: la trasformazione di tanti umani in Giganti, come la madre di Connie, e l’attivazione di questi anche di notte, confutando anche la teoria che i Giganti siano attivi soltanto durante le ore diurne. Semplicemente, l’attività notturna, potrebbe non fare parte del set di abilità basilari che la trasformazione conferisce. A complicare la situazione, il fatto che dopo la tremenda scoperta che dentro le mura ci sono Giganti e la cattura di Annie, molti membri del corpo di ricognizione sono sprovvisti di equipaggiamento e lasciati ai domiciliari. Alcuni si muovono dopo la notifica della comparsa dei Giganti all’interno delle mura per chiudere il foro da cui sono entrati, che ovviamente non verrà trovato…

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Nel frattempo, un manipolo di uomini dell’armata ricognitiva (in cui vi sono Connie, Christa, Reiner, Berthold e un personaggio nuovo, Ymir) nelle sue indagini sullo stato delle mura decide di muoversi di notte, per trovare poi rifugio nel castello di Utgard. Qui ho riso abbastanza, lo ammetto, perchè nella mitologia nordica l’Útgarðar è la fortezza dei Giganti fedeli a Útgarða-Loki, detto anche “Loki of the Outyards” (Outyards è la traduzione in inglese di Útgarðar), che mi pare proprio la figura che ha ispirato il Gigante Bestia. Non divaghiamo: durante l’attacco dei Giganti alla fortezza nelle ore notturne il gruppo si vede messo con le spalle al muro, Reiner stesso riesce a salvarsi da un Gigante che gli aveva morso il braccio, ma di fronte al numero dei nemici e dalla mancanza di mezzi per difendersi, i vari personaggi sembrano sul punto di arrendersi fin al momento in cui Ymir, che sembra interessata solo a salvare Christa, prende una decisione rivelando di essere anche lei in grado di diventare un Gigante (e gli indizi erano stati lasciati qua e la). Il ruolo di Christa comincià a diventare fondamentale in questo punto della storia (guarda caso, il suo vero nome è Historia), che sarebbe la discendente (illeggitima, pare) di qualche persona molto importante nel Culto della Mura, che aveva deciso di trovare la morte nell’armata ricognitiva: Christa, o Historia, diventa un altro personaggio fulcro della storia, perchè non vincolata al voto del silenzio di tutti gli ecclesiastici, potrebbe rivelare segreti che neppure immagina (qualora li venga anche a conoscere). Quando i vari personaggi si salvano tutti da questa tremenda notte, e sembra che stia per arrivare di nuovo un momento di tranquillità, inatteso scoppia di nuovo il caos.

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Reiner e Berthold, nella speranza di convincere Eren a collaborare con loro per qualche scopo che ancora non ci è dato sapere, rivelano la loro identità: sono rispettivamente il Gigante Corazzato e il Gigante Colossale, che fecero cadere il Wall Maria anni prima e tentarono di far crollare il Wall Rose. Confusione, una rivelazione mostrata in una vignetta sceneggiata magistralmente, se volete la mia opinione, e Shingeki entra finalmente nel vivo (perchè tutta questa parte effettivamente mi pare una lunga introduzione). Eren e Reiner combattono in una delle sequenze action più belle di questo manga, e alla fine, anche grazie alla pronta collaborazione di Berthold (che si è meritato l’appellativo “genio”) i traditori riescono a fuggire e portare con loro prigionieri Eren e una stremata Ymir, ancora gravemente ferita per lo scontro contro i Giganti alla torre di Utgard. Da lì in poi l’armata ricognitiva si adopererà per inseguire i due fuggitivi e salvare Eren, che è l’unica speranza rimasta al genere umano, e lì, in una complessa discussione tra i Reiner, Berthold, Ymir e Eren scopriamo poco, ma ci viene fatto capire quale sia uno dei costi che gli umani pagano per i loro poteri di Giganti (noi la chiamiamo Dissociazione). Ymir decide di allearsi ai due traditori con la promessa che venga garantita protezione a Christia, che sembra essere importante anche per il trio che si era infiltrato nell’armata ricognitiva, visto che sono disposti a rischiare la loro incolumità per trascinarla nella loro base. Quando l’armata raggiunge infine i fuggitivi Reiner e Berthold si giocano il tutto per tutto, dandosi alla fuga, ma una rischiosissima manovra messa in atto dal Capitano Irvin fa impattare Reiner trasformato contro un’orda di Giganti che arrestano la sua fuga; a dare il colpo di grazia alla coppia di fuggitivi è Armin stesso, facendo leva sul cameratismo che li unisce ad Annie. In pochi attimi la situazione sfugge completamente di controllo, Ymir e Christa vengono divisi, mentre Eren si ritrova libero, insieme a Mikasa, ma sul punto di essere attaccato dal Gigante che anni prima divorò sua madre.

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Il capitolo 50 ha visto la situazione complicarsi e ribaltarsi nuovamente: Eren e Mikasa vengono salvati tempestivamente da Hannes che mira a riscattare se stesso dopo la codardia mostrata anni prima, ma anche il suo intervento è inutile. Quando tutto sembra essere finito, quando Mikasa stessa getta la spugna Eren compie il primo vero “miracolo” come protagonista di questo manga: attiva incosciamente un “qualcosa“, e il Gigante che tocca (in forma umana) viene attaccato da tutti gli altri; poi, mentre Reiner sta per attaccare Eren questi “riesce” a indirizzare i Giganti verso di il Corazzato. Il gruppo viene diviso alla fine, Eren, Mikasa, Christa e l’armata ricognitiva fuggono dalla battaglia mentre Ymir decide di restare con Reiner e Berthold allo scopo di aiutarli, ma non sappiamo ancora che fine hanno fatto. Ciò che è certo a questo punto è che Eren, come ogni protagonista che si rispetti, sia effettivamente in possesso di qualcosa di particolare (l’iniezione del padre?), che è sicuramente differente dalla capacità del Gigante Bestia, che sembra in grado di creare e controllare i Giganti. Eren mi sembra più in grado di operare un “dominio assoluto“, che mi ricorda per certi versi lo stesso “diritto di comando del sovrano sul popolo” (chiamatelo anche membro Alpha, se volete). Questo ultimo avvenimento ha quasi confermato la visione prettamente biologica, e non misticheggiante, che da sempre sono tentato di associare alla natura dei Giganti; credo che questi siano connessi da una rete che li rende simili a un formicaio, che comunica attraverso l’emissione di feromoni, che possono essere usati anche per controllarli.

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Questo primo appuntamento, vista la mole di cose da dire è andato un pò in questo modo.. rimando l’appuntamento al mese prossimo con il capitolo 51, in cui spero di poter trattare tanti elementi in modo più ampio. Per quanto riguarda UQ Holder!, per cause di forza maggiore, mi vedo costretto a rimandare il riassunto dei primi capitoli per il mese di Novembre. Vi saluto qui, pertanto, e vi auguro una buona Domenica.

 

 

Commenti (4)

  1. Molto contento che venga dato il giusto spazio a questo manga, come merita.
    La rivelazione Reiner-Berthold � stata fantastica, ho dovuto rileggere la pagina 3 o 4 volte perch� pensavo di aver capito male: mentre molti autori l’avrebbero messa a fine capitolo per creare suspance Isayama l’ha magistralmente inserita in mezzo al capitolo, in maniera quasi casuale, per poi regalarci una scena finale con impatto visivo assoluto per nulla sminuita dalla qualit� del disegno.
    Onestamente spero di non sentire parlare di un albero del mondo: ormai � un concetto abusato fino alla nausea.
    Piuttosto mi pare che Isayama si rifaccia alla leggenda dei Nephilim della Bibbia: figli di angeli e umani, dalla forza spaventosa e dalle enormi dimensioni che si nutrono di carne umana.

    Se dovessi formulare una teoria sugli ultimi capitoli direi che esistono due tipi di giganti: quelli “umanizzati” e quelli “originali”, puri, pi� vecchi e dotati di poteri superiori agli altri. Il gigante bestiale apparterrebbe alla seconda categoria e sarebbe in grado di creare giganti dagli umani e userebbe appunto questi ultimi per creare un esercito da comandare a bacchetta.
    I giganti umanizzati sono appunto quelli creati da un essere umano come base e oltre a quelli comuni rientrano in questa categoria ymir, reiner & co. i quali hanno imparato a dominare i la loro trasformazione. Questi ultimi hanno creato una loro fazione che si oppone ai giganti “originali” e tentano di sterminare gli umani nel muro per non permettere agli originali di creare altri titani da loro controllabili in modo da vincere la guerra.
    Io la penso cos�.
    Lo scopo di Eren e delle sue “coordinate” per ora mi sfugge, ma mi sa che � troppo presto per avanzare ipotesi.

  2. Giusto in tempo, ho letto oggi il 50!
    Intanto, avevo sentito molti dire che i disegni del manga erano “brutti” ma io non concordo: il tratto � sporco e l’anime ha disegni migliori, per� per “brutto” io intendo altre cose, il disegno tende al realistico ma senza curare i dettagli, secondo me. Chiusa parentesi, dei capitoli fino al 50 c’� stata una 1^ parte in cui si aggiungono nuovi misteri (Titano Scimmiesco, umani gigantizzati, il segreto custodito dai cultori delle Mura…) ed Eren � praticamente assente, ed una 2^ che mi � piaciuta di pi� dove ci sono state un sacco di botte da orbi sia con Eren trasformato contro R&B che con l’astuzia di Erwin. :mrgreen: Io penso che ci siano i giganti “normali” derivati dalla trasformazione “originale” ed irreversibile di esseri umani che ha scatenato tutto questo, e quelli “speciali” che hanno ottenuto questo potere grazie a chi, come il padre di Eren, � riuscito a replicarlo in qualche modo ma modificandolo in modo sia da renderlo controllabile sia da acquisire determinate caratteristiche che mancano ai giganti normali (dimensioni, potenza/resistenza…). Mi chiedo se la capacit� di Eren dell’ultimo capitolo d’indirizzare i giganti verso determinati bersagli (penso significhi questo “coordinata”) sia dovuta proprio all’esperimento del padre oppure ad un semplice caso… Be’ ora che hanno recuperato e scoperto l’identit� di Historia spero che almeno qualche mistero tipo perch� le 3 Mura sono fatte da Titani si possa svelare nel prossimo capitolo! A proposito: i capitoli escono una volta al mese? Spero sia almeno 3 settimane, l’attesa � troppo lunga! Volevo sapere anche se oltre alla serie regolare dev’essere pubblicato in Italia anche il prequel visto che mi piacerebbe prendere pure quello, hai qualche notizia a riguardo Regola?
    P.S.: come ci ho goduto per la fine che ha fatto il gigante che ha ucciso la madre di Eren e Hannes! 8)

    1. Shingeki in Giappone � mensile, di solito il capitolo � disponibile tra il 6 e l’8 del mese.

      Riguardo agli spin-off la Panini non ha ancora dichiarato nulla, mi attendo qualche affermazione a riguardo a Lucca, anche perch�, da quanto mi dicono dopo l’ultimo Romics, i primi volumi del manga non sono cos� facili da trovare e sarebbe gradita a molti una ristampa.

      1. Grazie per le info :cheerful:

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