Della telenovela che ha caratterizzato le vicende editoriali e giudiziarie di Shamo – Nato per combattere ve ne aveva parlato Lillyth in un suo articolo dove annunciava la notizia che Kodansha avrebbe ristampato in Giappone l’intera opera dando dunque modo alla Panini di lanciare ai suoi lettori segnali positivi sul risveglio della serie da un torpore che la tiene ferma in Italia al volume 19 sin dal lontano 2007.
Poca favilla gran fiamma seconda, direbbe il sommo poeta, e difatti questi primi segnali di ripresa sono sfociati in un trionfale ritorno alla vita con il disegnatore Akio Tanaka che annuncia dal suo blog la ripresa della serializzazione di Shamo sul dal numero 16 della rivista mensile Evening in uscita il 26 di questo mese grazie a Kodansha.
Chiariamo, però, brevemente cosa è successo nel tempo e perché questo annuncio faccia notizia.
Shamo vede pubblicato il suo primo volume nel novembre 1998, dopo la serializzazione su Manga Action della Futabansha grazie alla collaborazione di Izo Hashimoto per la storia e Akio Tanaka per i disegni. Tutto questo fino al diciannovesimo volume (19 luglio 2003) quando fu interrotta la pubblicazione su Manga Action e il due autori passarono sotto la casa editrice Kodansha, continuando quindi la serializzazione su Evening, anche se dopo quasi due anni. Il volume 20 vedrà infatti la luce solo il 23 giugno del 2005 dando il via a questa nuova fase della vita editoriale di Shamo che comunque non durerà troppo: giunti alla fine del 2006 con il venticinquesimo volume ogni pubblicazione si interrompe e nel 2008 viene fuori la notizia di una causa intentata dal disegnatore Akio Tanaka per vedersi riconosciuta la paternità esclusiva sulla storia originale e sui personaggi, chiedendo di conseguenza un risarcimento di 150 milioni di yen per i non corrisposti diritti d’autore.
Nel frattempo in Italia il manga era stato acquisito e pubblicato dalla Panini tramite la divisione Planet Manga a partire dal 2006, riuscendo però a portare in fumetteria solo i primi 19 volumi editi da Futabasha e non i successivi editi invece da Kodansha. Quindi se in Giappone la pubblicazione era ferma al venticinquesimo volume per i fan italiani il disappunto era ancora maggiore perché si era ancorati sei numeri più indietro al diciannovesimo volume.
Di recente le cose si sono finalmente smosse perché la Kodansha è riuscita a mettere le mani anche sui diritti di pubblicazione per i volumi fino ad ora editi da Futabasha, dando alle stampe una nuova edizione completa dell’opera che dopo il numero d’esordio di giugno mese sta ora procedendo al ritmo di due volumi mensili dal momento che l’obiettivo è quello di rimettersi in pari entro il marzo 2012. La Panini di certo non è restata a guardare ed ha già dichiarato di stare lavorando con la casa editrice giapponese per fare in modo che anche in Italia la serie riprenda il prima possivile, soprattutto ora che la serializzazione del manga riprende e si potrà finalmente giungere ad un epilogo dopo le travagliate vicende.
Nell’attesa che anche dalla casa editrice modenese arrivi qualche annuncio ufficiale, vi lascio con un piccolo estratto che sempre Lillyth scrisse nel suo articolo d’esordio di approfondimento e che vi consiglio caldamente di leggere se vi fosse sfuggito:
Shamo prende in prestito il nome di una razza di galli da combattimento, particolarmente apprezzati nei circoli clandestini per la loro aggressività. Il protagonista si chiama Ryo Narushima ed è il tipico sedicenne apparentemente perfetto. In realtà, a casa subisce forti pressioni dai genitori, che impostano ogni istante della sua vita, tanto da spingerlo a pugnalarli a morte. Viene condannato a due anni di riformatorio (il massimo che la legge giapponese prevede per i minorenni) e qui viene a scontrarsi con la dura realtà…NOI veniamo a scontrarci con la dura realtà. Al lettore non viene risparmiato nulla: ci vengono mostrati gli abusi sessuali, la droga, i ricatti, la prostituzione, la violenza in ogni sua forma. […]
Fonte [manga-news]