Sono di nuovo a casa (o meglio nella mia casa da universitario)… quella con connessione 24h al giorno, che mi da’ la possibilità di poter scrivere senza problemi per il nostro amato sito.
Per l’appuntamento di questa settimana con “consigliato da Komixjam” ho scelto un’opera che avevo deciso di recensire già diverse settimane fa. Ho voluto però dedicarle un posto all’interno di questa rubrica perché sono convinto si tratti davvero di un lavoro che merita di essere letto.
Come da titolo, sto parlando di “Semplice”, la graphic novel realizzata da Stefano Simeone (Sté) e pubblicata da Tunué, che potete trovare in circolazione da un paio di mesi.
Trama
Onestamente mi scoccia raccontarvi la trama, credo che questo sia uno di quei fumetti che debba godere di un alone di mistero, quel tanto che basta per invogliare il lettore a “divorarlo” pagina dopo pagina. Per questo ho deciso di proporvi l’intro dell’opera, un’apertura che spero, intrigherà voi, così come ha fatto per me.
“A proposito… anche se sono in un momento di stanca… sono un SUPEREROE!”
Queste sono le parole con cui Mario, il giovane protagonista si presenta a noi sfondando la quarta parete, mentre ci guarda con i suoi occhi azzurri.
Attenzione la parte seguente potrebbe contenere degli spoiler.
Dopo un inizio così è logico che un lettore si senta, per lo meno, incuriosito da cosa l’autore ha in serbo per lui, ed è, forse, proprio questo il primo trigger dell’opera.
Non voglio essere ridondante ed esprimere ciò che già altri colleghi blogger hanno detto, quindi non starò a sottolineare lo stile Pop di Stefano Simeone, cercherò di focalizzare la vostra attenzione sul prodotto e sulle sue potenzialità.
Conoscevo già lo stile dell’autore ed ero molto curioso (come del resto molti altri lettori) di vedere come se la sarebbe cavata con un prodotto tutto suo; la risposta ce l’abbiamo davanti con questa graphic novel. Sì, Graphic Novel, è questo il nome giusto per “Semplice”, un prodotto che fuoriesce un po’ dai canoni classici del lettore medio ma che, allo stesso tempo, può essere un buon punto di partenza per quelli che, per voglia di cambiamento o semplicemente per gusto di farlo, vogliono ampliare il proprio bagaglio “culturale-fumettistico”.
Agli interrogativi che (spero) vi state ponendo in questo momento (se foste dei personaggi dei fumetti avreste ben disegnati attorno al volto come punti di domanda) rispondo in maniera “semplice”: l’opera in questione è come un’ibrido di risonanza tra il classico formato del “ragazzo normale che si scopre un eroe in grado di salvare il mondo” e “la storia della vostra vita o di quella di un vostro conoscente”. Mi raccomando però: sottolineo che è un ibrido, e non è ne’ l’una ne’ l’altra, ma tutte e due allo stesso tempo, in pratica: una categoria a parte.
La prima cosa che mi ha colpito sfogliando Semplice è stata la particolare scelta cromatica, molto interessante e “alternativa” (mi vengono in mente solo un paio di nomi di opere recenti affrontate allo stesso modo). L’autore ha scelto un utilizzo dei colori atto a suscitare emozioni nel lettore; tutte le vignette sembrano volerci suggerire qualcosa, qualcosa che ancora non sappiamo, qualcosa che, però, ci spinge a leggere avidamente la vignetta successiva.
I personaggi, poi, abbandonano quella “ricerca della realtà” tipica della scuola del fumetto occidentale, tendendo a diventare spesso delle forme più spigolose e meno reali, ma allo stesso tempo molto espressive (forse proprio grazie alla propria forma).
Uno dei personaggi più interessanti è un vecchietto con cui il protagonista si intrattiene spesso, per certi versi (probabilmente la sua vivacità) ricorda un po’ Happosai (Ranma ½), senza il lato perverso. Oltre a lui abbiamo il mitico “omino Punk” che rappresenta quasi una “improbabile” coscienza dell’io narrante. Poi abbiamo Giada, la ragazza che riesce a far breccia nel cuore di Mario (un po’ il lato emotivo del personaggio); e poi…. e poi tanti altri ma se vi dico tutto che gusto ci sarebbe poi nel leggerlo?!
Tra tutti è ovvio che il personaggio da tenere sotto la lente è Mario, il protagonista, che affronta “battaglie” incredibili uscendone a volte vincitore e a volte vinto, ma in fondo, forse, è proprio questo quello che lo rende speciale.
Semplice è un viaggio in un mondo che molti di voi potrebbero conoscere, ma viene proposto attraverso un punto di vista diverso, attraverso gli occhi di Mario, il super eroe in momento di “stanca”; Semplice è una piacevole lettura che ti sorprende, toccando delle corde che non ti aspetti.
In pratica Semplice ci ricorda che per fare un buon fumetto non c’è bisogno di nomi stellari, super eroi conosciuti in tutto il globo, incantesimi o soprannaturale; per fare un buon fumetto basta, ancora, avere una storia da raccontare e trovare il modo giusto di raccontarla: semplice!
[ Fonte | Tunué ]
[ Fonte | Sté ]