Anche chi bazzica solo sporadicamente il mondo dei fumetti, si sarà trovato almeno una volta a leggere di personaggi dotati di superpoteri, di individui predestinati e detentori di una forza “invincibile” o di semplici scienziati che, attraverso il loro genio, hanno concepito strumenti e meccanismi che sembrano usciti fuori da storie di fantascienza. Sebbene il lettore medio si preoccupi raramente di giustificare le trovate (a volte davvero strambe) di certi autori, ci sono “fan” molto più attenti che, in alcuni casi, organizzano veri e propri dibattiti per capire, comprendere e, spesso, “distruggere” le teorie pseudo-scientifiche che si nascondono dietro la forza di Capitan America o i poteri “elementali” dei protagonisti di One Piece.
Qualche settimana fa, per puro caso (potenza della pubblicità?) mi è capitato di assistere ad una conferenza/lezione il cui spirito era proprio quello di convalidare e/o confutare la possibilità che i poteri del supereroe “Flash” (l’uomo più veloce del mondo) avessero o meno fondamenti scientifici e, in particolare, quali fossero i principi a cui tali poteri potessero essere ricondotti. Fautori di questo incontro, due oratori del tutto “differenti” tra loro (con una terza persona occulta che “supervisionava” l’operato) provenienti da due realtà che, per tipologia, sembrano in contrasto tra loro: il primo, Luca, responsabile della sezione cultura del museo del fumetto WoW di Milano; il secondo, Stefano, membro del gruppo di “assodidatticamuseale” del Museo di Storia Naturale di Milano, “associazione” che si occupa di allestire e coordinare le attività scientifiche della struttura museale. L’eminenza grigia nell’ombra, Barbara, a cui si deve, in buona parte, l’organizzazione di questa iniziativa.
Komixjam, che da sempre si interessa a tutto ciò che ruota attorno del fumetto (e la scienza è una parte fondamentale), nella veste del vostro umile admin, è riuscita a realizzare un’intervista con questi tre personaggi, che ora andiamo a presentare:
Barbara Amorese, laureata in Matematica, mi occupo di comunicazione e divulgazione scientifica da più di 12 anni. Dopo la laurea ho conseguito un Master in Comunicazione della Scienza, specializzandomi nel campo dell’editoria, dove ho cominciato a lavorare, senza però abbandonare il mondo della divulgazione, tra mostre scientifiche e progetti editoriali. Oggi mi divido tra il lavoro come editor e l’ideazione e la progettazione di attività ed eventi legati al mondo della scienza, della divulgazione scientifica e della promozione della lettura.
Luca Bertuzzi, laureato in Scienze dello Spettacolo, collaboro dal 2009 con la Fondazione Franco Fossati e dal primo aprile 2011 sono curatore delle mostre di WOW Spazio Fumetto. Inoltre, sempre al WOW seguo anche gli eventi e in generale tutto quanto concerne il mondo del fumetto che passa da noi e, non pago, divoro fumetti anche nel tempo libero.
Stefano Papi, laureato in Scienze Naturali e con un Master in Comunicazione della Scienza, lavoro in questo campo da oltre 10 anni, sia per Associazione Didattica Museale al Museo di Storia Naturale di Milano che come libero professionista alla realizzazione e alla curatela di mostre scientifiche.
Komixjam: Come è nata questa idea?
Barbara: Scienzacomics è nata un po’ per gioco un po’ per passione, pazienza e determinazione, come spesso accade nella vita. Un giorno, poco dopo l’ultima mostra scientifica realizzata con Emanuela Jacchetti (fisica, ricercatrice e anche lei divulgatrice) e Stefano, ho detto: “Preparatevi, il prossimo progetto che faremo sarà speciale e unirà due mondi: la scienza e i fumetti”. Era un’idea che avevo in testa da qualche tempo quella di raccontare quanta e quale scienza si nasconde dietro le incredibili storie e i personaggi del mondo dei comics, ma ovviamente ci voleva l’occasione giusta. E alla fine, un po’ inaspettatamente, l’occasione arrivò. Una mattina del 2013 infatti, diverso tempo dopo quella conversazione, il mio telefono squillò. Era Stefano, che al mio saluto rispose: “Sei pronta a far incontrare scienza e fumetti?”. Ovviamente, ero pronta. E con Stefano, Emanuela e me, erano pronti anche Associazione Didattica Museale e WOW Spazio Fumetto, che collaboravano già per un altro progetto tra musei e che hanno subito sposato con grande entusiasmo l’idea e il progetto di Scienzacomics.
Luca: E’ stato proprio cosi: far incontrare il mondo dei fumetti con quello della scienza ci ha interessati fin da subito (sia con la precedente direzione delle attività didattiche di WOW che con quella attuale), e dopo i primi incontri per definire meglio i dettagli e le caratteristiche, ci siamo messi al lavoro, individuando insieme il primo filone da sviluppare, quello del mondo dei supereroi, e dando anche un volto e un corpo all’iniziativa di Scienzacomics, grazie alla matita di Federico Pirovano, che per noi ha creato il personaggio di Dottor WOW, mascotte di ogni appuntamento, perfetto rappresentante dell’incontro tra il mondo della scienza e quello dei fumetti.
Komixjam: Chi sono i fautori? A chi è diretta? Quale ne è lo scopo?
Barbara: Il tutto parte da una serie di interrogativi a cui abbiamo voluto provare a dare una prima risposta: i supereroi hanno superpoteri che permettono loro di fare cose sorprendenti e impossibili a noi normali esseri umani. Ma è davvero così? Sono realmente poteri così “impossibili”? In natura esistono dei fenomeni in qualche modo assimilabili a queste facoltà? E soprattutto, possono questi temi rappresentare uno spunto per approfondire e divulgare la scienza? E’ accettando questa sfida che Associazione Didattica Museale e WOW Spazio Fumetto hanno unito le loro specifiche competenze per proporre degli incontri espositivi e interattivi, accompagnati da attività e laboratori didattici, in cui questi due mondi apparentemente così lontani si completano e compenetrano per soddisfare le curiosità degli appassionati di fumetti e degli scienziati innamorati dei supereroi.
Stefano: In questo ambito la scelta dei supereroi vuole essere lo spunto per parlare di scienza in modo accattivante, anche a un pubblico (in particolare gli adolescenti) non sempre attratto da certe tematiche. D’altra parte, le attività proposte permettono di analizzare il mondo dei supereroi da un punto di vista originale anche per gli appassionati del fumetto. Gli appuntamenti sono pensati per un pubblico generico, prestando particolare attenzione alle famiglie con bambini con età superiore agli 8 anni e ai gruppi scolastici con alunni anche di diverse età e provenienze. L’obiettivo è anche quello di incentivare il pubblico di uno dei due musei a conoscere e interessarsi delle attività, dei contenuti e delle potenzialità divulgative dell’altro.
Komixjam: Come si articola una vostra “lezione”?
Stefano: Prima di tutto non parlerei di “lezione”, ma di incontro. Seguendo il filone dei science show e della divulgazione scientifica interattiva, il progetto si propone di preparare e allestire dei momenti di teatro-scienza a due voci, dove operatori di WOW e di ADM si alterneranno nell’intrattenere e guidare il pubblico con proiezioni, relazioni, esperimenti e attività hands-on.
Luca: Un’accurata selezione di personaggi permette di costruire dei percorsi espositivi in cui gli operatori di WOW, attraverso l’utilizzo di materiale originale, cartaceo e/o multimediale, introducono i personaggi e i loro superpoteri, proponendo un breve excursus storico sull’origine del supereroe e sulla storia del fumetto a lui legato, attingendo non solo dagli aspetti più noti dei vari personaggi, ma anche da particolari meno conosciuti e quindi più divertenti. Parallelamente, gli operatori ADM, gli “scienziati” per capirci, si inseriscono nel discorso prendendone spunto per proporre ai visitatori diverse attività scientifiche per provare a scoprire se le incredibili facoltà del nostro supereroe siano realmente impossibili oppure no, e se in natura esistano fenomeni che richiamino questi poteri o esseri viventi che presentino capacità similari.
Komixjam: Come nasce una vostra lezione? Prima il supereroe o prima l’idea scientifica? In che modo selezionate i poteri e gli argomenti scientifici correlati?
Luca: Quando è nato il progetto ScienzaComics abbiamo steso un primo elenco di supereroi, pensando anche alla loro notorietà presso il pubblico e gli appassionati.
Da questo spunto iniziale, una volta scelto il supereroe elaboro io stesso una breve scheda del personaggio, i suoi principali poteri, una lista di eventuali cattivi particolarmente succosi. A questo punto la palla passa a Barbara e Stefano, che si occupano di pensare quali temi scientifici si possano collegare al personaggio, e di conseguenza quali esperimenti possono essere i più interessanti da proporre. Parallelamente inizio a preparare una presentazione del supereroe: la sua storia, come ha acquistato i suoi poteri, episodi buffi, costumi ridicoli e cattivoni. Una volta decisi gli esperimenti, approfondisco maggiormente gli aspetti del supereroe più legati agli esperimenti, quindi passo la presentazione a Barbara e Stefano per le “integrazioni” scientifiche.
Komixjam: Quali sono gli argomenti che avete trattato fino ad ora?
Barbara: Finora abbiamo presentato e rappresentato 4 supereroi: Thor, la Donna Invisibile, Spider-Man e Flash (ultima fatica messa in scena il 1 marzo scorso). Sono tutti personaggi incredibili e con diversi e affascinanti superpoteri, non solo dal punto di vista fumettistico, e che ci hanno permesso di toccare argomenti scientifici più o meno complessi e quasi sempre inseriti nei programmi scolastici, oltre che di provare a rispondere ad alcune domande che il mondo suscita in noi più o meno quotidianamente (un esempio: sapete perché l’arcobaleno ha proprio quella forma?). Con Thor, dio del lampo e del tuono abbiamo descritto e spiegato i fenomeni atmosferici del fulmine e del tuono, abbiamo analizzato il concetto di forza, la forza centrifuga e centripeta e il moto circolare, ma anche la fisica dei condensatori, il concetto di energia, l’assorbimento e il rilascio di energia, la densità/stelle di neutroni e, appunto, la forma dell’arcobaleno.
Stefano: Susan Storm invece ci ha permesso di parlare di raggi cosmici e delle aurore boreali, della rifrazione e della riflessione, dei campi di forze, gravitazionale ed elettromagnetico, del concetto scientifico di “onda” e delle diverse tipologie di onde (d’urto, sonora, sismica, elettromagnetica, marina…). e poi, naturalmente, del mimetismo e del criptismo in natura, mostrando esempi nel mondo animale e vegetale.
Luca: Spider-Man, oltre a essere il personaggio dei fumetti forse più conosciuto tra quelli che abbiamo analizzato, è il supereroe perfetto per scoprire il mondo degli aracnidi (che vi assicuro nasconde molte sorprese!), la fisica del pendolo, i tessuti e le fibre ultraresistenti e le loro proprietà, e il fenomeno di aderenza. Mentre Flash, naturalmente, rappresenta per eccellenza la velocità, e con lui andiamo alla scoperta anche dei limiti finora conosciuti della velocità, e del loro superamento. Ma grazie a Barry Allen raccontiamo anche cosa può provocare l’attrito, descriviamo il concetto di sistema di riferimento e di trasmissione dell’energia, scopriamo come sia possibile camminare sull’acqua anche senza avere dei superpoteri e proviamo a descrivere il moto di trottole e boomerang. Il tutto anche attraverso filmati, immagini e veri e propri esperimenti e facendo provare con mano agli spettatori quello che a voce gli raccontiamo.
Komixjam: Sia dal punto di vista fumettistico che da quello scientifico, quali sono le cose che avete amato e odiato maggiormente?
Stefano: Io sono sempre stato un appassionato di fumetti e di supereroi, quindi questo mondo lo conoscevo già bene. Inoltre ho avuto la fortuna di trovare in Luca e negli altri ragazzi di WOW una “sponda” con cui sono entrato subito in sintonia: sanno tutto (ma proprio tutto!) quello che c’è da sapere dei supereroi e sanno benissimo quali spunti possono tornare utili a noi “scienziati” per i nostri esperimenti. Inoltre è funzionata anche molto l’ironia: smitizzare e smontare questi supereroi mettendoli sotto la lente del microscopio è più facile e divertente se li si prende anche un po’ in giro! Quello di cui invece mi rammarico un po’ è che non siamo ancora del tutto riusciti a far capire ai milanesi che queste non sono proposte “per bambini” (anche se i bambini si divertono!), ma che un ragazzo di vent’anni così come un adulto di 40 o 60 anni non solo si divertirebbero altrettanto, ma potrebbero portare la loro esperienza di “fumettisti d’annata” a confronto le nuove generazioni.
Barbara: Stefano ha ragione: finora abbiamo avuto diverse soddisfazioni da Scienzacomics, il pubblico di ragazzi e famiglie che ha partecipato ai nostri science show si è affezionato e torna volentieri a rivederci, chiedendoci ogni volta anticipazioni e date dei prossimi appuntamenti. Ma ci siamo resi conto di non essere ancora davvero riusciti ad arrivare al cuore (e alla mente) anche di chi bambino non lo è più, almeno anagraficamente parlando. E’ una sfida difficile, lo sappiamo, soprattutto nel campo della divulgazione scientifica, ma a noi le sfide piacciono ed è su questo che vorremmo provare a concentrarci nel prossimo futuro.
Komixjam: quali sono i progetti futuri? Un anticipo su quali poteri andrete ad analizzare? Ci sono altre attività che pensate di poter correlare a questa?
Luca: Senza volersi spostare troppo in avanti nel tempo, abbiamo in mente di fissare per il 12 aprile un nuovo appuntamento di ScienzaComics dedicato agli Eroi più potenti della Terra: gli Avengers! Lo spunto è la mostra che inaugureremo al WOW sabato 28 marzo e che proseguirà fino al 31 maggio. Come nella mostra, anche qui racconteremo tutti i segreti dei quattro Avengers più famosi: Capitan America, Thor, Iron Man e Hulk. Non più un eroe alla volta, ma addirittura quattro, quindi con ancora più varietà sia per il lato più fumettistico che per quello scientifico. Proseguiremo poi con i laboratori dedicati alle scuole, che ci stanno regalando molte soddisfazioni.
Komixjam: in sostanza, una magnifica iniziativa che lega, a filo strettissimo, il mondo della cultura fumettistica e quello della cultura scientifica, e che potrebbe permettere ad appassionati di una “realtà” di divenire conoscitori (magari anche esperti) dell’altra. Avete qualcosa da aggiungere?
Barbara: Direi che vi abbiamo raccontato quasi tutto, il resto lo potrete scoprire partecipando ai prossimi appuntamenti in calendario. Perciò non ci resta che ricordarvi i contatti di Scienzacomics:
Pagina facebook: https://www.facebook.com/ScienzaComics
INFO & PRENOTAZIONI: 02 – 884 63 293 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14)
E invitarvi tutti al prossimo science show il 12 aprile: vi aspettiamo!
E noi di Komixjam saremo sicuramente lì.