Buon sabato a tutti, qui è Regola, e dopo le presentazioni fatte da Zyund delle serie autunnali è tempo di analizzare qualche titolo più approfonditamente: io, che saltuariamente parlo di shojo manga non potevo perdere quest’occasione, e inizio presentandovi Sukitte ii na yo (Dimmi Ti Amo).
Ultimamente capita, nella descrizione di una serie animata, di iniziare dicendo che il seguente lavoro è tratto da una light novel, ma non è questo il caso in questione (un pò come tutti gli shojo che arrivano all’animazione), Sukitte ii na yo è tratto da un manga Kanae Hazuki, autrice che ha cominciato a pubblicare nel 2005 manga sempre molto brevi, fino al 2009, anno di uscita di Sukitte di cui attualmente sono stati pubblicati nove volumi: otto dei quali sono già usciti in Italia sotto il marchio GP Publishing. Diversamente da come ho fatto precedentemente vi parlarò dell’anime, poichè il manga ancora non ho avuto tempo e possibilità di leggerlo.
La trama è delle più classiche: la protagonista Mei Tachibana è una ragazza di sedici anni che in seguito a un’esperienza traumatica in età infantile decide di evitare qualunque contatto con le persone, con la convinzione che prima o poi le persone che si spacciano per amiche la tradiranno. Vive le sue giornate isolata e isolandosi dai suoi compagni di scuola, facendosi anche una pessima nomea, e agrazie al suo essere tetra e “glaciale” Mei non è comunque vittima di bullismo o eccessivi fastidi…fino la giorno in cui non incontra Yamato Kurosawa. Il loro primo incontro non è dei migliori, Mei infastidita da un amico di Yamato risponde con un calcio che però colpisce questi, il quale cade dalle scale (rimanendo illeso). Dopo questo evento Yamato si convince che Mei Tachibana è una ragazza più interessante e con più personalità di tutte quelle che conosce. Yamato è l’esatto opposto della protagonista: solare, sempre sorridente, circondato da tanti amici e tante ammiratrici che farebbero di tutto per diventare la sua ragazza…
…ma Yamato sceglie Mei, e questo ha diversi effetti sulla vita della protagonista. Per prima cosa si riavvicina alle persone, stringendo amicizie, la seconda è che si trova a vivere il suo primo amore, cosa la cui possibilità aveva sempre ritenuto prima impossibile. Come terza cosa però attirà a se l’odio e l’invidia di tutte quelle ragazze che, spasimando per Yamato, vedono il loro sogno d’amore infranto per colpa dell’ultima persona che avrebbero considerato capace di ciò. D’altronde, Yamato, gentile e disponibile con tutti si è da tempo guadagnato il titolo di “ragazzo ideale”, sebbene nel suo passato vi siano fatti e azioni di cui non vada troppo fiero.
Quando guardo un anime shojo presto attenzione soprattutto a due cose: le musiche e i dialoghi (i tempi di reazione, di risposta, la cadenza…) poichè non mi aspetto una serie dotata di animazioni eccellenti (più tipiche in un anime action). E in questi due aspetti la serie non mi ha deluso, non essendo comunque uno dei lavori più originali degli ultimi anni (è estremamente comune come tipo di storia), i tre episodi usciti fin’ora non sono stati una visione pesante, ma come spesso mi trovo a dover ricordare, alcune serie sono per un pubblico di appassionati o di amanti del genere: ed è questo il caso di Sukitte ii na yo, se avete la passione per storie d’amore tra i banchi di scuola non potete perderlo.
[Fonti\ GP Publishing]