RDG Red Data Girl – Recensione Anime

di Regola Commenta

 

RDG: Red Data Girl è l’anime che quest’oggi ho deciso di analizzare, e presentarvi, tra le serie attualmente in corso; la serie è tratta da una light novel pubblicata dal 2008 al 2012 dalla Kadokawa Shoten e scritta da Noriko Ogiwara. La novel, conclusa in quattro volumi, ha ispirato anche un manga, in corso, disegnato da Ranmaru Kotone (e qui, i fan di Blood C dovrebbero riconoscere questo nome) e una serie anime prodotta dalla P.A. Works, uno studio emergente degli ultimi anni, e che quindi ha prodotto indipendentemente pochi anime: tra questi però vi sono Canaan, Another e Hanasaku Iroha.

Parliamo di shoujo quindi, perchè sia dalle prime immagini, che dai nomi della breve introduzione, è facilmente comprensibile che tipo di lavoro stiamo per affrontare… ciò non toglie che i sei (degli otto) episodi che sono riuscito a vedere mi hanno convinto a presentarla tra le serie interessanti di questa stagione. Anche se questo giudizio non è stato maturato dopo la visione dei primi episodi, perchè l’anime, sebbene non molto lento possiede una fase “introduttiva” forse un pochino troppo lunga per essere un prodotto di cui sono stati annunciati dodici episodi. Nei primi episodi ci vengono presentati i due protagonisti, la giovane e insicura Izumiko Suzuhara, una quindicenne che ha vissuto tutta la sua vita in uno dei paradisi naturali del Giappone, il bellissimo Santuario Kumano, parte del Patrimonio dell’Umanità. Izumiko, molto timida, ha sempre avuto problemi a rivolgere la parola ad altre persone e quindi difficilmente faceva amicizia, anche per lo strano effetto che ha su strumenti elettronici: cellulari, computer, televisori… smettono di funzionare, spesso basta che li tocchi perchè si rompano.

Quando si avvicina il momento di scegliere quale scuola superiore frequentare comincia per la prima volta a opporsi alle scelte dei suoi assenti genitori, in giro per il mondo, ma questo problema passa in secondo piano quando un suo vecchio amico d’infanzia, Miyuki Sagara torna dalla città e viene costretto ad iniziare l’addestramento per essere il protettore di Izumiko. Il ragazzo è palesemente ostile, sia con il padre che lo ha costretto a tornare a vivere tra le montagne, e anche con Izumiko, ma presto i due verranno a conoscenza di una piccola parte della complessa situazione in cui sono coinvolti: la ragazza, infatti, sarebbe una delle ultime esponenti di una “razza” in estinzione (Red Data, per l’appunto) la cui particolarità, oltre l’estrema sensibilità e capacità di percepire esseri non umani, è quella di essere adatti per la possessione di entità superiori: e Izumiko è destinata a diventare il corpo della divinità Himegami.

Ovviamente la situazione è molto più complessa, molte persone nascondono obiettivi personali e motivazioni segrete, e il desiderio di scoprirle porterà i due ragazzi ad accettare di iscriversi all’Istituto Houjo nei pressi di Tokyo, una scuola dove vengono accettati studenti “particolari” da tutto il mondo… lascio a voi scoprire come si svilupperà successivamente la storia.

Red Data Girl ha un difetto che tuttavia non pesa necessariamente alla visione: il character design dei personaggi non è dei migliori, essi sono a dire il vero molto stereotipati e necessiterebbero di un tocco maggiore di caratterizzazione. Tuttavia non è un problema poichè ho trovato la trama, e l’intreccio tra i vari personaggi, interessante, soprattutto per come sono stati inseriti elementi sovrannaturali e le reazioni della protagonista ad essi; un leggero tocco horror in certi punti per meglio comunicare le paure di Izumiko e quella giusta quantità di esoterismo sono i punti di forza della serie. I fondali, e gli ambienti disegnati dalla P.A. Works sono poi, personalmente, anche migliori di quelli che si videro in Hanasaku Iroha: la realizzazione degli esterni è uno dei punti di forza di questo studio, e non mi perdo i loro lavori proprio per questo motivo. Ci sarebbe giusto da migliorare leggermente nelle animazioni, perchè la rissa tra Miyuki e alcuni suoi compagni è inguardabile (ma è un anime per ragazze, possiamo tralasciare), ma nel complesso questo anime si è meritato la mia attenzione fino alla fine.

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