Prometheus Capitolo 3: Recensione Manga Project

di Manuel 7

Tuttavia, chi mai se non io, fece dono ai nuovi lumi della loro dignità?

Aprire così la recensione di Prometheus mi sembra doveroso, anche perché sono le parole che a Luglio, hanno aperto il primo capitolo di questa piacevole saga a fumetti.

Prima di partire ricordo a chiunque leggerà che non essendo un disegnatore, un autore ma un umile servitore della Patria, i miei commenti ed i miei giudizi restano tali.

Oggi parliamo proprio di lui, del fumetto e non del manga come più volte vogliamo rimarcare perché oltre ad avere il senso di lettura occidentale, Prometheus è un’avventura in un’italia che ancora era giovane e che faceva sognare con miti e leggende, con grandi eroi e con perfidi signori della guerra.

Non so se ci sono ancora eroi in questa Italia ma di sicuro ci sono ancora i signori della guerra e qualche pizzico di leggenda aleggia ancora in questa nostra penisola, altrimenti non avrebbe senso parlare di “cavalieri” ai nostri tempi.

Satira sociale a parte, Prometheus è nato e continua a crescere sotto le abili mani di Auroll ai disegni e sotto l’occhio creativo di Jacopo e dal primo capitolo, i passi di qualità ci sono sicuramente stati.

I due giovani hanno confezionato un’opera che se avesse una colonna sonora sarebbe composta da Hans Zimmer e cantata da Enya (come ai tempi del Gladiatore), se invece fosse un’opera televisiva sarebbe a metà tra Rome e Spartacus con filosofie che potrebbero appartenere al “bardo” (William Shakespeare NdB) insomma un omaggio al fumetto d’autore ed alle storie immortali del passato.

La trama prosegue da dove l’avevamo lasciata con Dianus il protagonista e Lume di Napoli, tornato alla Culla (situata in un’isola a sud della Sardegna) per reclamare il trono dal padre ormai morente prima che Grima, un usurpatore pronto a reclamare un trono che non gli spetta, marci su tutto il mondo conosciuto con fredda logica bellica.

Il capitolo ci mostra i primi passi di Dianus di ritorno sull’isola natia con Grima e le sue forze pronto a sterminarlo prima che possa intralciare i suoi piani.

Ciò a cui assistiamo avviene (almeno così ho capito) nel tempo presente e scompaiono i flashback che nel capitolo precedente ci avevano permesso di conoscere di più i personaggi.

Qui, e Jacopo o Auroll mi correggeranno nei commenti, le vicende avvengono nel presente della storia con Dianus e Grima a confronto sullo sfondo di foreste impenetrabili e caverne segrete.

Dal punto di vista tecnico ci attestiamo su buonissimi livelli: le pecche riscontrate nel primo capitolo che si andavano dissipando nel secondo qui sono meno accentuate, le ambientazioni (nonostante questo capitolo sia lontano dalle ambientazioni ricche e sfarzose dei primi due) sono adeguatamente ricche di dettagli anche se alcune inquadrature sono ancora un filo imprecise, sembrano sfuggire ancora le inclinazioni dei personaggi rispetto l’inquadratura dell’ambiente e il risultato in alcune sequenze (pochissime) è quello di vedere i personaggi “appiccicati” allo sfondo.

Un dubbio che mi è venuto vedendo questo capitolo e che ancora una volta rivolgo ai diretti interessati è il livello di dettaglio dei personaggi in secondo piano: in alcuni casi come per esempio a pagina 7, la donna mi è sembrata stilisticamente diversa dagli altri personaggi, sensazione che mi è rimasta anche nella sua successiva comparsa.

Quindi chiedo se effettivamente viene riposta una differente cura nei personaggi secondari rispetto quelli che sono effettivamente il gruppo di personaggi principali, nonostante la buona qualità anche dei “secondari” trovo che il dislivello qualitativo sia abbastanza per porsi queste domande.

Al di là di queste congetture, dettate poi da un totale incapace in campo dei fumetti, mi sento ancora una volta di premiare il lavoro del duo, soprattutto per aver mantenuto fede alla qualità dei disegni e della storia che in tre capitoli non si è ancora abbassata come livello d’attenzione.

Un pollice in su è doveroso e spero che Auroll e Jacopo come dei veri guerrieri, continueranno a lottare per queste piccole perle del Manga Project.

Potete trovare il terzo capitolo di Prometheus a questa pagina, al quale potrete accede anche per votarlo e commentarlo più approfonditamente.

Un saluto e alla prossima con una nuova recensione!

 

 

Commenti (7)

  1. Ringrazio Leunam, che come al solito ci riserva ottime recensioni che ci invogliano sempre di pi� a proseguire sulla scia della qualit�.
    Che dire: � difficile.
    Io e Auroll siamo davvero impegnati e nonostante ci� non ci va di consegnare un prodotto di scarsa qualit� in un contest che ci ha preso cos� tanto. Insieme abbiamo fatto molti progressi, abbiamo discusso molto sul nostro lavoro, su come perfezionarlo, cosa limare e cosa enfatizzare.
    Questo capitolo, comunque, � stato elaborato pi� frettolosamente degli altri e credo che, effettivamente, sia pi� facile riscontrare alcune pecche grafiche e scenografiche. Sulla questione dovrebbe intervenire Auroll ma, vista la sua condizione, dubito gli sar� possibile.

    Per quanto riguarda la storia e le ambientazioni, no Leunam, hai capito tutto alla perfezione. E mi fa davvero piacere che il livello di attenzione non sia calato, perch� purtroppo, come troppo spesso ripeto, Prometheus � un fumetto che vuole sviluppare una trama complessa e personaggi spessi (senza spazi sufficienti). E per far questo, c’� bisogno di costruire capitoli molto didascalici, con molte spiegazioni, in cui, per la pochezza di spazio, propositi, azioni, conseguenze debbano essere esplicitati chiaramente. Naturalmente ci� tende a rendere il capitolo ridondante o peggio ancora, noioso.
    Questa � una cosa di cui mi rammarico molto, vista la mia convinzione che una storia ben fatta dev’essere come una stanza meravigliosa, ma completamente buia. L’autore � l’architetto che mette in mano una torcia al lettore e lo spinge dentro. Poi sta a questi scoprire pian piano le varie suppelettili, i tappeti, gli arazzi e, soprattutto, trovare l’interruttore per poter ammirare tutto nella sua complessiva bellezza. Io, senza spazi e senza tempo, questo, in Prometheus, non posso permettermelo.
    Per fortuna c’� Auroll che riempie la stanza di splendiderie rendendola magnifica anche senza il gusto della scoperta. E che ringrazio infinitamente.

  2. ti offendi se ti dico che questo fumetto renderebbe di pi� come romanzo? potresti realizzare una versione romanzata e inviarla alla mondatori come fece a suo tempo licia troisi.

    1. No che non mi offendo. Anzi.
      Ma nasce da un’idea per un fumetto e l’impostazione che gli volevo (voglio) dare, prevede flashback vari che cusalizzano le azioni presenti. Iniziai a scriverlo non appena fin� di leggere 20thCenturyBoys, non so se mi spiego. E fare questo in un romanzo � davvero difficile. Quasi tutti i romanzi che si sviluppano su un ampio arco di tempo si sviluppano in saghe, con prequel e sequel.
      E fidati, anche creando una saga � ben difficile amalgamre passato, presente e futuro come si potrebbe fare in un fumetto. L’idea completa di Prometheus nasce per un fumetto, al massimo per un graphic novel.

      1. Secondo me dipende dalle doti creative di una persona. A me sembra naturale scrivere sia per fumetto che per romanzo. Lo stesso soggetto lo potrei scrivere sia per l’uno che per l’altro. Anche se devo dire la verit� stendere la sceneggiatura per un fumetto/manga lo trovo pi� difficile di scrivere un libro. Forse perch� ho iniziato a leggere libri prima di iniziare a leggere manga. in un libro puoi entrare dentro il personaggio, far pensare il lettore come il personaggio. nel manga invece devi “sfoltire” le vignette dalle troppe parole ma hai il vantaggio di descrivere scenari in maniere pi� precisa di un libro. ma sto divagando troppo e tra un po mi metto a discutere sul senso della vita. vado a letto prima di farlo.

  3. Te lo dico con il cuore, se seguo il Manga Project � per il vostro fumetto.

    So cosa vuol dire avere una storia del genere nel cuore e aver voglia di rivelarla al mondo.

    Continuate cosi.

  4. il capitolo l’ho dovuto disegnare troppo in fretta… mi ero ridotto agli ultimi giorni… scusate… poi ho provato ad usare dei pennelli diversi su photoshop e a quano pare rendono un p� meno pulito il tratto… l’unico problema � che non riesco a capire come evitare che i personaggi non sembrino bambole con corpi schifosi e totalmente estranei allo sfondo… spero che qualcuno mi possa dare qualche dritta
    spero di avere piu tempo per le prossime edizioni

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