Un saluto a tutti i lettori di Komixjam! Oggi sono qui per portare alla vostra attenzione il nuovo numero di Comics Factory, la rivista di fumetto targata Cyrano Comics.
L’edizione Comics Factory di cui vi parlo oggi è uscita a marzo 2013 in occasione del Mantova Comics, e si intitola ‘Prima e dopo la fine del mondo’. Come da abitudine Cyrano, anche questo numero di Comics Factory si compone di 100 pagine, dove possiamo leggere più storie di diversi autori o team creativi, intervallate ad illustrazioni ed articoli.
Sempre seguendo la tradizione Comics Factory, tutto il numero ha un tema comune, di cui si è parlato molto nell’anno passato: la fantomatica fine del mondo il 21 dicembre 2012, teoricamente profetizzata dai Maya.
‘Fine del mondo’,quindi. Gli sceneggiatori ed i disegnatori hanno avuto comunque margini di movimento molto ampi per interpretare questo concetto, ed i risultati sono stati molto variegati.
In ‘prima e dopo la fine del mondo’ possiamo quindi leggere di scenari di un apocalisse classica, anche se di un’altra cultura rispetto a quella Maya (‘Ragnarokkr’); oppure una fine del mondo catastrofica con una velata citazione all’Eternauta (‘Nuovo Mondo Coraggioso’, forse una citazione al libro di Huxley o all’album degli Iron Maiden ‘Brave New World’…in fondo ne è la traduzione letterale),
intervallati ad altri in cui la fine è solo accennata, facendo un vago riferimento ai testi sacri (‘Jesus Christ VS Satan Claus’), oppure trattata in maniera comica(‘Fullmetal Christmas’ o ‘Estinguiamoci Insieme Appassionatamente’).
Non ci si ferma qui: si parla anche della fine vista come fine personale, o di una persona vicina(‘Dietro le sbarre’ e ‘La fine del mio mondo’), oppure semplicemente come una filastrocca di un bambino (‘Giro Giro Tondo’). Chiudono il tutto storie dal taglio onirico e surreale (‘The other side’ e ‘Il destino dell’airone bianco’).
Fanno poi da cornice alle storie a fumetti interviste ad autori del panorama italiano, ed articoli più generalisti sulla tanto decantata quanto fallace ‘fine del mondo’.
Che dire…siamo di fronte ad un valido prodotto. Il taglio delle storie, così come lo stile dei disegni, è molto variegato: si spazia dallo stile manga a quello più bonelliano(di chiara ispirazione dylandogiana). Le idee messe sulla sceneggiatura sono buone, e magari avrebbero meritato più pagine per essere sviluppate al meglio.
In ogni caso, vi consiglio fortemente di dargli un’occhiata: non ve ne pentirete!