Eccoci arrivati, dopo quasi un anno di attesa, alla messa in onda del primo episodio di Arrow, la serie Tv targata Dc Comics che rivisita le origini e la storia di Freccia Verde (Green Arrow). Dopo un anno dalla chiusura di Smallville, la casa editrice statunitense, si ripresenta sul mercato del piccolo schermo con un prodotto nuovo e, sotto molti aspetti, inaspettato.
Inaspettato è proprio il termine attorno al quale bisogna puntare la nostra attenzione; sì, perché probabilmente nessuno avrebbe immaginato, un anno e mezzo fa, che un nuovo telefilm Dc sarebbe stato incentrato su un personaggio come Green Arrow. Dopo il flop del pilot di Wonder Woman e le dieci stagioni del giovane Superman, in concomitanza con il nuovo Batman firmato Nolan, al massimo ci si aspettava una serie su Flash (cercando di dimenticare la serie anni ’90) e invece ecco l’outsider, a spuntarla è stato un personaggio molto interessante che, però, nessuno aveva minimamente considerato.
Ad essere onesti il pilot, come già i trailer, non ci mostrano Freccia Verde così come lo conosciamo, ci portano agli albori del personaggio, ci mostrano un Oliver Queen appena tornato a casa, dopo cinque anni di vita da naufrago. La puntata andata in onda il 10 ottobre è una prima apertura su ciò che ci attende. Le linee temporali della storia si mischiano offrendoci un susseguirsi di flashback che ci mostrano frammenti del passato di Queen.
Ovviamente non ci aspettavamo di capire tutto già dalla prima puntata, quindi non possiamo lamentarci, ad ogni modo credo che molti spettatori “attenti” potrebbero aver notato un paio di cose, alcune interessanti altre da far arricciare il naso.
Quelle interessanti le lascio agli occhi esperti, mentre vi espongo una mia personale critica sulla prima puntata. Oliver Queen, giovane rampollo multimilionario e festaiolo, rimane per 5 anni su un isola deserta, lontano dalla civiltà. Tornato finalmente al mondo civilizzato decide di dedicarsi al suo scopo e (qui viene il bello) in poco tempo demolisce un pavimento di una ex azienda di famiglia (mossa intelligente, mettendosi al di sotto del primo piano non può essere visibile da fuori) sfruttando il piano sottostante come base operativa. Fin qui siamo alle prese con l’abc del manuale dell’ eroe vendicatore, quello che mi lascia un po’ perplesso è come (nel giro di quanto? Una settimana, o meno? ) si veda il suo covo trasformarsi in una struttura “hi-tech”, lui andare in giro con smartphone di ultima generazione utilizzandoli come se li conoscesse da sempre, utilizzare frecce con dispositivi di hackeraggio integrati nella punta o vederlo usare attrezzi da fabbro/saldatore… personalmente la cosa mi ha fatto storcere un po’ il naso, perché acquisire le conoscenze e le abilità in questione in una settimana, o poco più, mi sembra impossibile.
Tutto questo però è subordinato ad un grosso “A meno che”, nel senso che le cose sopra citate non possono essere accettate “a meno che” nei 5 anni passati da naufrago, Olver Queen, abbia avuto modo di sviluppare queste abilità… cosa alla quale, sinceramente, credo davvero poco.
Ignorata questa piccola parentesi la puntata è stata gradevole, un buon pilot con dei buoni spunti per il futuro della serie. Una serie che mira ad un target di pubblico più maturo di quello previsto per Smallville.
Consiglio: credo che valga la pena rischiare e seguire la serie.
fantasiediale 13 Ottobre 2012 il 14:20
Credo che guarder� al volo la puntata!
Le premesse sembrano interessanti!
bila85 13 Ottobre 2012 il 17:29
di sicuro passerai 40 minuti piacevoli