Salve a tutti gli appassionati di Claymore. A tutti quelli che invece pensano che Claymore sia una marca di saponette, posso dire tranquillamente di andare da un’altra parte! Ehm, no, scusate, mi dicono dalla regia che, invece, sono tenuto a spiegare cosa sia Claymore. Per prima cosa, potete guardare sulla nostra onniscente fumettopedia per avere notizie riguardo il manga e l’anime di Claymore! A quelli di voi che, invece, presi da un’apatia e un lassismo colossale, non va di leggere le trame così ben scritte nella fumettopedia, posso dire che Claymore è un manga di Norihiro Yagi, del genere seinen-shonen-fantasy-horror (oddio, classificarlo non è mica semplice, sapete?) che sta riscuotendo un enorme successo in patria (ma anche da noi, grazie alla pubblicazione di starcomics), e che vanta, a mio parere, una trovata geniale: far rivestire il ruolo degli eroi dotati di immensi poteri e forza e che, nel corso del manga, ottengono power-up tipicamente da shonen (ma è il come gli ottengono, la trovata geniale)a delle dolci e indifese (???!!!) fanciulle combattenti. Qualcuno lo ha battezzato il “Berserk in gonnela”: io, sinceramente, credo che Claymore sia originale e innovativo e che, per quanto possa richiamare altre opere, segue delle idee che lo stanno conducendo verso degli sviluppi della storia particolarmente interessanti e che hanno poco a che vedere con altre serie di similare tipologia. Detto questo, e sperando di aver solleticato la vostra curiosità, passiamo alla notizia.
Come spesso accade quando si realizza un anime mente il manga è ancora in corso d’opera, si possono verificare sostanzialmente due casi: si creano puntate filler per seguire poi, quando il manga ha rimpolpato la storia, il corso ufficiale degli eventi (vedi One Piece, Naruto, Bleach e altri); oppure, molto più prosaicamente, si decide di creare, in collaborazione con l’autore originale, un finale alternativo e che, spesso, non si avvicina neanche lontanamente alle idee che l’autore aveva originariamente per concludere la sua opera (vedi ad esempio Full Metal Alchemist di cui, da circa due mesi, è partita la seconda stagione che, dimenticandosi del “misero” finale della prima, riprende gli eventi in parallelo al manga).
Proprio perché, da un po’ di tempo, Claymore risulta aver ritrovato un successo di pubblico che aveva perso attorno al dodicesimo volume (e che aveva decretato la chiusura della serie animata al ventiseiesimo episodio), è stata proposta, in via non si sa bene se ufficiale o ufficiosa, una petizione per creare una stagione due che segua i nuovi sviluppi della trama del manga e renda giustizia a questa opera.
Per tutti coloro che sono indignati dalla Prima Stagione, e vogliono fare qualcosa perché la Seconda sia migliore, consiglierei di firmare la petizione, in modo da raggiungere le 10000 sottoscrizioni necessarie entro il 31 Marzo 2010.
Se la petizione non è ufficiale, direi a tutti i fan di firmarla ugualmente: tentar non nuoce. Ma nel caso essa riesca a smuovere le coscienze dei produttori della serie, salveremmo Claymore!
Claymore seconda stagione: Guida per la sottoscrizione
Vi lascio la guida che lo staff dei nostri nuovi affiliati, ClaymoreFan[dot]Org, ha redatto sul loro forum per provvedere a sottoscrivere la petizione senza troppi problemi.
Sostenendo questa causa, speriamo che in un futuro non troppo lontano, potremo vedere il nostro amato Claymore sui nostri schermi.
Bè, Buona Firma!
YoAfro 6 Dicembre 2009 il 19:20
il manga di Claymore non lo conosco.. per� l’anime � troppo bello!!!, nonostante non l’abbia visto tutto. Comunque Yagi ha ricominciato a disegnare? Sapevo che s� era preso una pausa moolto lunga
Arthas 6 Dicembre 2009 il 19:54
“ottengono power-up tipicamente da shonen ”
scusa ma detto cos� sembra che lo paragoni a naruto bleach o one piece. E’ solo claire, la protagonista, che ha dei power up, ma non sono totalmente illogici, e non sanno da botta di culo come altri manga, ma sono spesso “razionalmente” (per quanto un manga pu� essere razionale) giustificati. La trama poi, � totalmente geniale, senza veri momenti di calo (anche nelle parti discorsive, l’autore ne approfitta per spiattellare rivelazioni assurde).
Ho trovato pochi (ma davvero pochi) manga del calibro di Claymore, capaci di catturare l’attenzione sempre e comunque, e proprio non capisco come faccia ad avere un cos� scarso successo.
L’anime era per certi versi pi� bello del manga, se non fosse che poi hanno pensato bene di rovinare totalmente la fine, come hai detto.
Sottoscriviamo e incrociamo le dita!
Jacques Mate 6 Dicembre 2009 il 20:04
In realt� denominarlo “Berserk in gonnella” non mi pare dispregiativo o riduttivo, data l’immensa qualit� di Berserk. E’ altrettanto vero che si rischia di fraintendere, con tal nomignolo, si potrebbe indurre a farcrede che lo si intenda una semplice copia ‘pink version’ del manga di Miura.
E’ importante dire quindi che a ricordare Berserk � la qualit� del manga e soprattutto del clima che si respira durante la lettura dello stesso: l’ambientazione in realt� non � nemmeno cos� tanto somigliante. Ad esempio, per ora, di magia comunemente intesa non se n’� vista; inoltre la componente esoterica e ‘gnostica’ del culto interno alla fiction presente in Berserk non � certamente cos� approfondita e presente in Claymore.
La prima serie dell’anime, come spesso accade in questi casi, � a mio modesto parere ben realizzato e cattura davvero l’interesse, a partire dal proporre la figura femminile della maggior parte dei personaggi come l’antitesi del ‘sesso debole’, ma anzi, personalit� elaborate non solo per quel ‘dolce sentire’ che da sempre distingue il gentil sesso e quindi l’aspetto introspettivo ma anche e soprattutto per i combattimenti fisici e violenti, senza contare come non sia possibile non apprezzare le motivazioni che stanno dietro ad ogni elemento presente del manga (dallo yoki ed alle sue differenti funzioni ed anomalie, al sistema sociale ed economico del mondo in cui si svolge la vicenda) non lasciando niente di incoerente e avendo l’accortezza di rivelare tali spiegazioni in progressione con la narrazione, dando, in questo componimento del puzzle narrativo, all’intera opera un condimento di colpi di scena tutt’altro che scontati e rivelazioni inattese.
Da fan, attendo speranzoso che questo progetto vada a buon fine.
Arthas 6 Dicembre 2009 il 20:38
Non solo.
Che dire Jacques, � sempre difficile parlare dopo di te, visto che cogli appieno il senso delle cose.
Il manga presenta solo una leggera pecca: lo stile di disegno. Le ambientazioni sono ben realizzate, ma i personaggi… proprio non ci siamo! Non si riescono a distinguere i maschi dalle femmine (se non quando vedi le tette, ovvio! :whistle:). Vi giuro che io easlay la prima volta che l’ho visto (col mantello), l’ho preso per una donna! :ninja:
Nell’anime la differenza � pi� marcata, inoltre le atmosfere sono molto pi� cupe e “dark” rispetto all’ambiente luminoso del manga, dando un maggiore senso di oppressione che decisamente fa’ pi� effetto.
Jacques Mate 7 Dicembre 2009 il 17:35
Efffettivamente il disegno a volte lascia a desiderare, anche nelle copertine. Le proporzioni a volte sono da brivido: arti che prospetticamente, anche secondo una deformazione alla Ogure Ito, non arrivano alla decenza in quanto a come sono rappresentati.
Inoltre s�, lo stile � stereotipato, ma potrei dire lo stesso di molti altri: le Clamp prima di tutti, eppure hanno sfornato dei titoli veramente di pregio, ultimo e migliore tra tutti, Code Geass.
Sei stato bravo a far notare una pecca del genere che comunque non passa inosservata: difatti ammetto di essermene dimenticato durante l’elogio che stavo tessendo nel battere il mio commento precedente…. (Oltretutto ho scritto alcuni periodi veramente illeggibili… Chiedo perdono per il salutariamente pessimo italiano adottato.)
Mr_Nick 6 Dicembre 2009 il 21:07
Cavolo speriamo! Non mi dispiacerebbe affatto la seconda serie di Claymore 🙂
Carletto 6 Dicembre 2009 il 22:00
Mmmmm se dovessero fare una seconda serie non dispiacerebbe neppure a me ma aspetto con molta pi� ansia altri anime, infatti Claymore non � uno dei miei manga/anime preferiti per ambientazione, protagonisti e trama. Per dirla tutta tutta neppure Berserk mi piaceva un granch� perch� queste opere non sono proprio il mio genere.
LWKY 7 Dicembre 2009 il 01:55
ma c’� ancora gente che crede alle petizioni online?
Caesar VII 7 Dicembre 2009 il 11:09
Qualche tempo fa le pitizioni online hanno salvato One Piece numero 51 della star comics, che si � vista costretta a ristamparlo coreggendo gli errori di traduzione :happy:
Sterin 7 Dicembre 2009 il 10:21
la speranza � l’ultima a morire…se ne perde tanto di tempo davanti al pc…se si perdono 5 minuti in pi� per fare una cosa che potrebbe portre a un fine…
E poi sono daccordo che il problema pi� grande di questo manga sta nella grafica dei personaggi, e nella scarsa periodicit�. Per� per quanto riguada i power-up c’� da dire che negli ultimi numeri si era creato un gruppo e tutte, chi pi� chi meno, hanno subito un power-up!! dopo anni dall’allenamento si intende..
Quindi sottoscrivete dai…
Bastard 7 Dicembre 2009 il 12:52
No via non paragoniamo claymore con berserk, il manga la cui lettura al sesto volume mi aveva gi� cosi sfilacciato le palle da costringemri a smettere di comprarlo.
Claymore � un capolavoro nel panorama seinen (perch� si, ci saranno anche combattimenti powerup etc ma rimane un seinen),peccato che sia rimasto un p� troppo di nicchia.
Live 7 Dicembre 2009 il 13:23
Se berserk � brutto, rocco siffredi � gay…
Emar 7 Dicembre 2009 il 17:13
Berserk al sesto volume ti ha ”sfilacciato le palle”!?!? :blink:…concordo con Live :wassat:
E poi vorresti dirmi che Claymore � un capolavoro superiore a Bersek?! :pouty:
Io sono un fan sfegatato di entrembe le opere e persino di quella da cui prendi il nick (supponendo si riferisca a Bastard!! di Hagiwara), ma da qui a dire che Claymore superi Berserk, di coraggio ce ne vuole^^”.
Comunque concordo appieno con i commenti di Arthas e Jaques. Mi sembra giusto in un certo senso paragonare le opere, in quanto affrontano e hanno in comune, a grandi linee, le ambientazioni horror, il timeline medievale, e i combattimenti a suon di spadoni e improvvisi scatti d’ira :silly:, ma di certo non le si vuole confondere o sminuire in nessun modo con tale paragone.
Poi anche io dico che Claymore ha delle pecche grafiche che rendono i soggetti maschili, poco definiti rispetto a quelli femminili, invece moooolto pi� curati in tanti aspetti, ma che anche loro sono molto anonimi, per i troppi elementi che accomunano gli abiti e i tratti fisionomici delle protagoniste (e non).
Questi difetti per� vengono contrastati da una trama e una scorrevolezza della storia, colma di novit� e di una narrazione accattivante e per niente intuitiva: cio�, mi spiego meglio, non si sa mai cosa ci si pu� aspettare in ogni capitolo e volume :w00t:
Un’originalit� ‘tipica’ di pochissimi manga :ninja:
L’anime � stato fatto altrettanto bene (animazione e sigle bellissime:biggrin:), e concordo ancora con Arthas che ha citato le ambientazioni dark e pi� cupe che hanno accentuato ancor di pi� il tratto del manga, dando se vogliamo un’altra valida chiave di lettura dell’opera, ma non mi riferisco al finale, che purtroppo � frettoloso e che ha fatto scendere di tono la forza della trama :pinch:…un’altra serie che riprenda pi� da vicino la storia del manga ci vorrebbe proprio, anche perch� non sarei daccordo ad un’altra serie che riprendesse da dove finisce la prima (e non penso nemmeno si potrebbe fare visto che la prima serie ha un finale abbastanza conclusivo)
Big Claire, Big Teresa:heart: e Biggissimo Easlay :w00t:
speriamo in bene :happy:
Jacques Mate 7 Dicembre 2009 il 17:42
Aggiungerei, con commento nerdissimo, Big Galatea, Big Dietrich, Biggissima Priscilla e Biggissima Riful :heart: :heart: :heart:
namidakun90 7 Dicembre 2009 il 20:30
avendo seguito solamente la serie anime (di cui mi sono innamorato) non mi accingo a fare analisi campate in aria (anche perch� ormai la visione della sudetta serie risale ad un po di anni fa)..stando a ci� che mi ricordo mi pare che per� un altro elemento di pecca (se cos� lo si pu� chiamare) fosse la ripetitivit� del motivo che spingeva le claymore a diventare tali..Ofelia= yoma amazza famiglia..Priscilla= idem..ora forse altri personaggi anche, ma non vorrei sbagliare. Comunque per chi ha sostenuto l’ipotesi che la prima serie non si possa continuare da dove si � interrotta direi che non � del tutto vero: Priscilla � rimasta viva mi pare, cos� come Easly..inoltre ci sono gli altri due risvegliati del crepuscolo..si era anche fatta viva Raffaella..suppongo la serie si possa continuare (almeno stando agli elementi che ho colto dall’anime)
per il resto boh..vado a firmare sta petition 😎
Arthas 7 Dicembre 2009 il 21:07
Beh l’organizzazione prende solo le bambine orfane e principalmente quelle che non vuole nessuno perch� hanno avuto la famiglia massacrata dagli yoma, alla fine bene o male hanno tutte motivi simili.
Comunque no, non si pu� continuare.
OCCHIO CHE DA QUI IN AVANTI E’ SPOILER PER CHI NON HA LETTO IL MANGA
Priscilla e Claire non si incontrano.
Priscilla non si risveglia 2 volte e soprattutto non si trasforma in un Megazord. :sick: :sick: :sick:
Claire di sicuro non batte Priscilla (soprattutto visti gli ultimi capitoli usciti :alien:)
Claire e Raki non si riuniscono.
Milia e le altre non restano nell’organizzazione.
E soprattutto Claire, Milia, Denev, Helen e le altre non vincono contro i risvegliati, ma vengono battute e date per morte per 7 anni.
Jacques Mate 7 Dicembre 2009 il 22:33
Effettivamente la seconda forma risvegliata di Priscilla � inguardabile… Una sorta di Lancelot Albion in gonnella. Nel manga non accade mai.
La cosa divertente � trovare parallelismi tra la trasformazione in Super Saiyan, Risvegli, Rilasci e quant’altro…
SPOILER
Comunque s�.. Priscilla s’� dichiarata nuovamente fin troppo sgrava. :ermm:
namidakun90 8 Dicembre 2009 il 17:50
va beh mica per forza ci deve essere una continuazione seguendo la trama del manga..si pu� fare una storia a se stante ( che per quanto riguarda me, non avendo letto il manga, potrebbe andarmi pi� che bene)
Emar 8 Dicembre 2009 il 19:29
mmm…non sarei daccordo…non credete possa essere antiproducente?!
Se si fa una seconda serie che continui da dove finisce la prima, e ne continuasse la trama in un modo a se stante distaccandosi (obbligatoriamente, visto le circostanze) dal manga, diverrebbe, credo, sgradevole. Magari per il pubblico che come Namidakun ha visto solo la serie animata, potrebbe andar bene, ma quello che invece ha seguito e segue anche il manga, tenderebbe a notare le differenze, e magari non seguire pi� con troppo entusiasmo…e qui ci sarebbe antiproduttivit�.
Magari si potrebbe fare se con un colpo di genio^^ riuscessero a ricongiurgersi poi con il racconto del manga per poi seguirlo fedelmente :whistle:
Rimane comunque il fatto che resterebbe un gran manga che si sta guadagnando la sua visibilit�.
Namidakun ti consiglio vivamente di leggerti il manga xD…ti renderesti conto che sei un po’ come Neo davanti alle due pillole di Morpheus :biggrin:…non hai ancora visto niente:biggrin:.
Se la seconda serie si fa e seguirebbe il manga ripartendo daccapo, allora diverrebbe un sicuro capolavoro, visto che, ripeto, le animazioni e i disegni e quant’altro erano davvero ben fatti
Jaques, nel precendete commento avevo solo elencato una mia top3 dei personaggi che preferisco, ma approvo la citazione che hai fatto a Galatea e Riful :wub:…Priscilla non tanto xDxD :silly:
Carletto 9 Dicembre 2009 il 03:04
Premetto che non ho letto il manga e nell’anime mi sono un po’ perso ma dai vostri commenti sembra che i due prodotti differiscano parecchio come trama e questo � un vero peccato perch� di solito quando si sceglie questa via si rischia di rovinare un’opera che altrimenti sarebbe molto pi� bella. Vedasi, per esempio, Karin (Chibi Vampire) l’anime ed il manga si seguono per un po’ per poi andare in due direzioni opposte cos� da rovinare totalmente quello che viene rappresentato nel manga storpiandone il vero significato. Altro esempio � Pandora Hearts con un finale…. orribile? No � poco. Sar� una specie in via d’estinzione o un purista ma preferirei che gli anime seguissero davvero le loro controparti cartacee cos� da poter rendere al massimo quello che l’artista voleva trasmettere al lettore e poi, di seguito, allo spettatore.