E se l’intelligenza artificiale si mettesse anche a scrivere libri? In Giappone è successo veramente, visto che un sistema di AI ha prima analizzato le opere che sono state scritte da parte del ben noto autore Osamu Tezua e, in seguito, ha creato un vero e proprio manga, denominato Paidon. Si tratta della storia di un filosofo senzatetto il cui unico obiettivo è quello di risolvere più casi misteriosi possibile. Un successo incredibile per questa nuova opera non realizzata dalla mente umana, di cui addirittura è già stato annunciato il seguito.
In territorio nipponico ogni anno si procede con la pubblicazione di un elevato numero di manga, ma Paidon ha veramente qualcosa di speciale. Quest’opera, infatti, verrà pubblicata ben presto sulle pagine della rivista Morning e ha qualcosa che la differenzia rispetto a tutte le altre. Infatti, è stata scritta da parte di un’intelligenza artificiale, che ha provveduto all’analisi di ben 65 opere del famoso autore Osamu Tezuka, ovvero colui che ha dato i natali nientemeno che ad Astro Boy, Black Jack e a buona parte della narrativa giapponese a fumetti.
Un progetto che ha preso il via grazie all’iniziativa di Kioxia Holdings Corp, una società che si occupa della produzione di chip di memoria che, fino a qualche tempo fa, faceva parte di Toshiba. Tutto merito della collaborazione intrapresa con la Tezuka Productions e del professor Satoshi Kurihara, che lavora presso la Keio University.
Dopo aver portato a termine un’approfondita analisi circa i lavori che sono stati realizzati dal maestro, ecco che l’intelligenza artificiale si è occupata di sviluppare e dare vita ai vari personaggi, così come alle basi che caratterizzano la storia. Solamente in un secondo momento, c’è stato l’intervento degli autori umani, che hanno inserito tutta una serie di elementi e dettagli di contorno, come ad esempio i vari capi d’abbigliamento, inserendo poi anche le linee di dialogo.
Paidon è un manga che narra la storia di un filosofo che non ha una casa e che ha come obiettivo principale quello di dare una mano alla polizia nella risoluzione dei casi più spinosi, grazie all’intervento di un robot volatile, che è stato ribattezzato Apollo. Da quanto è stato trapelato dalle varie indiscrezioni, sembra proprio che il progetto ha ricevuto una larga base di apprezzamenti. Anzi, a dire la verità Kodansha, ovvero l’editore di questa rivista, ha già deciso quale sarà il prossimo passo, dal momento che ha annunciato come verrà realizzato pure un seguito di Paidon.