Overbleed [Edito J-Pop] – Recensione

di Kirisuto 1

Parliamo oggi di Overbleed, manhwa la cui sceneggiatura è opera di Sang Young Jun e i cui disegni sono di Joong Gi Park. L’opera è edita in Italia dalla casa editrice J-Pop, si compone di tre volumi totali ed il primo è già uscito il 18 maggio. A Komixjam è stato possibile leggere l’intera opera e recensirvi in anteprima anche i volumi prossimi. Senza spoilerare troppo.

 

Non so darvi molte informazioni di back ground riguardo i due autori. Se non che per Jun, lo sceneggiatore, questo è il primo lavoro mentre per Park Overbleed non è che il secondo di tre lavori. Il primo, intitolato Dan Gu – Shaman Warrior, è un’opera già presente in Italia sotto l’etichetta J-Pop, mentre il manhwa in corso d’opera a cui sta lavorando è stato annunciato come progetto futuro sempre dalla J-Pop ed è intitolato Kiba no Tabishounin – The Arms Peddler. Ma vediamo di focalizzare la nostra attenzione su Overbleed.

 

Trama – Volendo riassumere: Kei subisce del bullismo al liceo ed un giorno decide di suicidarsi assieme ad un amico. Prima di saltare da un ponte girano un video rivolto al ragazzo che bulleggiava il protagonista. Kei sopravvive, ma il suo amico di nome Akira scompare. L’anno dopo, tornato a scuola, gli episodi di bullismo riprendono ed un terzo amico di Kei, Kota, gli suggerisce di dare un’occhiata al sito di Overbleed, non sopportando la sua debolezza. Il sito raccoglie video di combattimenti di strada oltre che il video girato prima del suicidio di Kei e Akira, che già l’anno prima aveva fatto il giro del web. Kei viene attratto da Bunen. Bunen non perde mai uno scontro, è un ottimo lottatore e per di più somiglia ad Akira. Così inizia l’avventura di Kei nel mondo dello street fighting. Attraverso i commenti ai video, sfida Bunen per poter verificare che sia davvero Akira ma all’incontro si presenterà un tizio che vorrebbe sfruttare il richiamo di Kei per poter sfidare lui, Bunen. Quest’ultimo non si presenterà e comincerà uno scontro tra Kei e lo sconosciuto. Tutto quanto viene registrato e postato su Overbleed. Quest’episodio porterà ad un cambiamento in Kei. Da quel giorno Kei decide di imparare la pugilato, sotto la guida di Kota che la pratica da ormai un anno, per potersi così mettere in mostra su Overbleed e richiamare l’attenzione di Bunen/Akira che, sembra, si faccia vivo solo quando si presentano sfide interessanti. Cane Rabbioso (soprannome dato a Kei su Overbleed) accumula vittorie e nessuna sconfitta attraverso forza e violenza cieca senza alcuna tecnica o stile di combattimento. Investe i suoi avversari con tutta la sua rabbia senza far riferimento ad alcuna arte marziale in particolare. Ci vorrà del tempo perchè gli allenamenti con Kota diano i loro risultati.

Questa, grosso modo, è la trama del primo volume di Overbleed edulcorata di episodi minori e flashback. Ora, non mi metterò a fare un paragrafo simile al precedente pure per il secondo e terzo volume, ma dovrò fare accenni all’evoluzione della trama. Potete immaginare come prosegua la storia. Kei avanza, fino a che non si trova con la strada sbarrata da un pezzo grosso dello street fighting, anche lui chiamato Cane Rabbioso, che lo ha preso di mira. Nel frattempo Kota, con l’aiuto di un giovane hacker, cerca di capire chi si nasconda dietro il sito di Overbleed e perchè cerchi di “pompare” la figura di Cane Rabbioso quasi fosse l’unico sfidante valido di Bunen. Arrivo qui ad una scelta difficile: rivelarvi il finale e parlarvi del mio disappunto, oppure fare una critica al finale senza dirvi qual è e farvi aspettare mesi per capire a cosa mi riferisca. Scelgo la prima. Quindi siete avvertiti. Non volete sapere come va a finire? Ottimo: passate al paragrafo Valutazioni sulla trama e dormirete sonni tranquilli.

 

Kota, dopo che Overbleed è stato hackerato, vi scova dentro il server un video denominato “To Kei”. Contemporaneamente viene identificata anche l’ubicazione del server. Kei si scontra con l’altro Cane Rabbioso, che infierisce su Kota (anche lui presente) vedendosi ormai sconfitto. Kota viene portato d’urgenza in ospedale. Da qui Kei decide di dirigersi ove si nascondono quelli di Overbleed. In questa palestra fuori mano incontra Bunen e Akira. Bunen infatti non è altro che il fratellastro di Akira. Akira è sopravvissuto al tentativo di suicidio, ma si è dato alla macchia e ha creato Overbleed per attirare Kei. L’intento è quello di far entrare Kei dentro Overbleed e creare così un nuovo mondo, attraverso l’espansione del network di Overbleed a livello mondiale, in cui le capacità del singolo sono espresse per mezzo la violenza, vera sede della libertà. Kei rifiuta, vedendo come il suo agire violento ha portato Kota quasi in punto di morte. Scatta quindi il combattimento finale che si è aspettato per tutta l’opera: Kei vs Bunen.

Lo scontro si conclude con Akira che ferma Bunen. I due se ne vanno. Le ultime parole di Akira per Kei sono di scuse per aver pensato avessero fini comuni, e di rinnovamento della loro amicizia.

Valutazioni sulla trama – Tirando le somme di questa triade di volumi, in un primo momento sono rimasto parecchio perplesso. La trama è lineare, vi è un solo twist nel plot ed è alla fine, e sostanzialmente il procedere di Kei è come quello in un videogioco in cui ti becchi un nemico più forte ad ogni livello, l’approfondimento sull’animo del protagonista riguarda solo il primo volume: i suoi intenti e l’evoluzione psicologica non variano nel corso del secondo e terzo volume. Poi sarò io che non colgo queste cose, ma questa è l’impressione che ne ho avuto. In un secondo momento ho però rivalutato il finale. Se prima lo consideravo leggermente sconclusionato e banale (quasi buttato lì), più lo rileggo e più lo apprezzo. Io prima l’ho solo abbozzato, e non raccontato tutto per bene, sono comunque dell’idea che dobbiate leggervelo voi fino in fondo per decidere se l’apprezzate o meno. Quindi vi do il motivo per leggerlo, non raccontandovelo tutto. Sostanzialmente il mio giudizio è positivo, ma non entusiasta. Una cosa che di solito non faccio è dare voti, ma qui per farmi capire li uso; e direi che si tratta di un 7+.

 

Stile di Disegno – O mio Dio i disegni! Sono davvero, davvero, travolgenti. Insomma, quando uno legge un manga di combattimenti corpo a corpo si aspetta come minimo un paio di cose, il dinamismo in primis. Ma Overbleed, da quel che vedo io, riesce anche a rendere la violenza dei colpi e degli impatti. Magari si perde qualcosa nelle tavole statiche in cui i protagonisti sono fermi o seduti, ma i combattimenti sono una goduria per gli occhi. I muscoli dei corpi a volte sono tratteggiati in una maniera che appare rozza, come un pezzo di legno tagliato con l’accetta, ma che in realtà dona una certa eleganza. Conosco persone che i manhwa li schifano. Ma non mi pare questo il caso. Se non avete un’opinione positiva dei disegnatori Koreani, vi chiedo di ricredervi con quest’opera. Il disegnatore Park da me se ne torna a casa con un 8 e ½ . Magari i fondali non eccitano o altri difetti sono visibili ma, a mio modo di vedere, in un manhwa di combattimenti ciò che voglio siano ben rappresentati sono la lotta e il corpo a corpo con foga, violenza e cattiveria annesse. Sono anzi curioso di leggere le altre opere di Park per vedere cosa sa tirar fuori in altre situazioni.

 

Non posso fare un resoconto anche sull’edizione J-Pop per quanto riguarda il cartaceo. Ma sappiamo tutti che i prodotti offertici dalla suddetta casa sono sempre di ottima fattura; il prezzo per volume del terzetto di Overbleed è 5,90 euro. Cos’altro potrei aggiungere? Ve lo consiglio? Sì, no? Vedendo l’opera nel completo direi di sì. Dove la trama, a mio parere, è mancante, sopperiscono i disegni. Non un must have, ma: visto che l’opera è completa e visto che è composta di soli tre volumi, si tratta di un titolo che possiamo benissimo arraffare e porre sui nostri scaffali.

Tutte le immagini del manga presenti nell’articolo ci sono state concesse da J-Pop e sono copyright di: © 2011 by  Joong Gi Park, Sang Young Jung / Square Enix Ltd.

Detto questo, io vi saluto caldamente (come sempre) e spero di tornare a scrivere il prima possibile (come sempre).

Stay tuned, guys!!

Commenti (1)

  1. devo averlo :angry:

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