Confrontandomi con altra gente appassionata di anime mi son spesso chiesto: ma il mio senso dell’umorismo è davvero becero o sono gli altri che di comicità non ne capiscono un’acca?
Perché quest’introduzione? Perché l’episodio di oggi a me ha fatto ridere come un matto. E so che molti di voi mi prenderanno per scemo, ma le situazioni rappresentate questa settimana sono al limite del demenziale, e i personaggi coinvolti rendono il tutto più surreale visto il loro background.
Ma partiamo con un breve riassunto: Ayase ha un problema con Kirino e chiede aiuto a Kyosuke. Sorvoliamo, per ora, sui significati impliciti di questa scelta da parte di Ayase e concentriamoci sul problema in sé. Kirino s’è recentemente presa un gioco per una console portatile; tale gioco è un classico date-game in cui si cerca di conquistare la tipa di turno avendo la possibilità di varie route. La peculiriarità di questo gioco è che interagisce con la voce del giocatore, permettendo un “contatto diretto” con la ragazza, inoltre se impostato su “tempo reale” ti permette di vivere questa relazione come una vera ossia che se hai la console spenta quando dovresti avere un appuntamento, la tipa poi s’arrabbia. Un gioco che intrippa parecchio, e Kirino ne è totalmente immersa da trascurare Ayase. Questa espone il suo caso a Kyosuke che prende a cuore la faccenda. Fingendo interesse per il gioco il nostro protagonista ottiene la possibilità di parlare con la sorella, altrimenti barricata in camera sua. Facendola ragionare la convince che il suo modo di agire non è dei più corretti. Lei ammette la sua colpa e passa il gioco al fratello, secondo il principio de “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”. Spera infatti di “disintossicarsi”.
Kyosuke, con molti dubbi, comincia il gioco e, in breve tempo ecco che si trova nella stessa situazione di Kirino. Forse pure peggio. Fatto sta che è un giorno, in camera sua, mentre sta dicendo frasi carine alla simpatica ragazza del gioco gli appare alle spalle Manami. Ormai completamente preso dal gioco scaccia la povera ragazza che dopo l’imbarazzo iniziale minaccia ritorsioni. Ritorsioni? Sì beh… spiffera tutto ad Ayase la quale si premura di fare una lavata di capo colossale a Kyosuke. Ma ecco che le cose si ribaltano: Kyosuke, un po’ facendosi prendere la mano, ha condotto “ricerche” sul gioco per capire come mai Kirino si fosse totalmente fatta prendere da questo quando la sua migliore amica non l’aveva mai trascurata.
Salta fuori che la protagonista del game è molto simile fisicamente ad Ayase e che anche il suo modo di reagire a certe situazioni è simile a quello dell’amica di Kirino. Quindi? L’idea becera (perché diciamocelo, è becera) di Kyosuke è far imparare qualche frase del gioco ad Ayase in modo che Kirino si senta di nuovo attratta da lei, in quanto amica. Sebbene un primo sforzo iniziale, Ayase si rifiuta di continuare e se ne fugge da Manami. Impulsivamente, senza rendersene conto, s’è portata dietro il gioco; Ayase prende quindi una decisione.
Il giorno dopo Manami si presenta davanti a casa di Kyosuke parlandogli usando frasi prese dal gioco, Kyosuke rimane impressionato dalla cosa, ma in negativo (idiota) definendo “agghiacciante” questo diverso comportamento di Manami. Pur rimanendoci male, la ragazza si affretta a portarlo dietro un angolo. Non per “atti arditi” ma per nascondersi dal previsto arrivo di Ayase, che si mette in attesa di Kirino. Questa esce e si trova davanti un’Ayase che assomiglia molto, per atteggiamento, alla protagonista del game. Con una piccola differenza: yandere style! La route che ha intrapreso per “allenarsi” nel gioco infatti è quella yandere, esattamente quello che serviva ad Ayase per farsi dare dell’ “agghiacciante” da Kirino al parei di Manami. Dopo questo benservito, nonostante la buona forza di volontà, fa sbroccare Ayase che se ne fugge da Kirino. In definitiva l’amicizia è rinsaldata, tutto è tornato come prima tra le due ragazze, ma i veri cambiamenti sono su un altro fronte. Qui termina l’episodio.
Vediamo di affrontare un paio di punti, uno in primis: questa seconda stagione sembra sempre più prendere le sembianze di un date-game con protagonista Kyosuke. L’harem di cui siamo veniti a conoscenza nella prima serie sembra ora, elemento per elemento, instaurare un legame col protagonista.
Kirino è Kirino, il suo legame è ben noto dalla prima stagione e non mi ci soffermerei per ora. Kuroneko l’abbiamo vista interessarsi pian piano a Kyosuke dagli ultimi episodi della scorsa stagione al primo episodio di questa. In questo secondo episodio vediamo Ayase. Bastano i primi 5 secondi di puntata per capire come per certi versi sia una seconda Kirino: “Onii-san, ho bisogno di un consiglio!”. Ayase, per quanto veda in Kyosuke un pervertito (vedasi prima stagione in cui lui para il culo a Kirino), lo ritiene comunque una persona affidabile a cui affidare le proprie preoccupazioni e con cui confidarsi per quelli che sono i suoi veri problemi.
Manami è l’eterna seconda, con mio sommo dispiacere. Certo Kyosuke sembra non essere interessato a lei, ma tutte le sue riviste per adulti sembrano raffigurare ragazze col taglio di capelli corti e gli occhiali, come Manami. Chissà…
In principio ero molto dubbioso della possibile piega “sentimentale” dell’anime, ma mi sto pian piano ricredendo. Se il tutto verrà portato avanti col brio di questa puntata, lo seguirò con molto interesse.
Bene ragazzi/e, passerà una settimana prima del prossimo episodio! Alla prossima!