Se dico Brian Lee O’Malley molti non sapranno di chi parlo. Se dico Scott Pilgrim forse avrò più fortuna. Abbiamo già parlato di Scott Pilgrim, o meglio l’ha fatto Manuel con due articoli: qui e anche qui. Ma oggi non parleremo di Scott Pilgrim, non solo insomma, buona parte di quest’articolo infatti sarà dedicata a O’Malley e a Seconds.
Prima di approfondire Seconds, nuova opera annunciata da O’Malley, preferisco “esaurire” l’argomento Scott Pilgrim. Sono passati due anni da quando è uscito il film ispirato al fumetto di O’Malley e, quest’anno, Scott torna a far parlare di sé. Infatti, O’Malley, ha deciso di far uscire una versione full-color dei sei volumi della sua opera. Oltre che ad essere colorata per intero, ci saranno correzioni, piccoli ritocchi e, per quanto riguarda il primo volume, una ventina di pagine bonus che introducono alla storia. Usciranno due volumi all’anno (!!) con le seguenti date in america: 1°: August 2012, 2°: October 2012, 3°- 4°: 2013, 5°- 6°: 2014. Nella sua pagina tumblr O’Malley scrive:
In vol 1, not a lot… I adjusted things here and there to make the character designs a little more consistent. I did completely redraw a few panels (will you notice?). In vol 2, there’s a bit more redrawing but it’s almost all bg stuff… it’ll feel like you had bad vision, and suddenly you got new glasses.
E già riscuote il suo bel successo, infatti il primo volume entra di prepotenza nella classifica dei best seller del New York Times in seconda posizione nella categoria Hardcover Graphic Books. Mica male. E dalle immagini che potete vedere in quest’articolo, che non sono colorize dei fan ma pagine del volume stesso, c’è molto per cui sbavare.
Scott continua a rubare cuori a ben otto anni dalla sua prima comparsa, o forse sarebbe meglio parlare di Ramona.
Detto questo direi che possiamo passare al vero fulcro di questo pezzo: Seconds. Brian Lee O’malley ha infatti annunciato che pubblicherà una nuova storia, la sua terza (Lost at Sea, Scott Pilgrim) composta di un unico volume e pronta a comparire sugli scaffali nel 2013. La trama è avvolta nel più totale mistero se non che sarà ambientata in un ristorante/locale/pub. In un’intervista l’autore ha risposto in questo modo all’intervistatore:
I came up with the general idea for Seconds right after completing the first volume of Scott Pilgrim. I worked in a restaurant in Toronto for a little while to pay the bills while writing the second volume and planning the rest of the series, and I had a few ideas for this other story, a story about a restaurant. So, Seconds is about a restaurant, and the restaurant is called Seconds, and 90 percent of the story takes place within it. Beyond that it’s really hard for me to explain and I’m going to have to work on that so I can talk about it properly when it comes out. But it’s funny and weird and kind of big and crazy despite the mundane setting. People always ask whether the new book will be more like Lost at Sea or Pilgrim. Is this what they mean? Seconds is grounded in the reality of this restaurant environment, and I did do plenty of research, so there’s that. It takes place in a town that is like a kinder, gentler fairy tale version of reality. Then it takes off into a story that is very strange, very mental. So it’s a little of both, I guess. The protagonist, Katie, is a loveable spaz, and she’s in practically every panel; her personality drives the story in a way that’s basically identical to my other work. They’re all very subjective worlds. But this is a new subject, so it’s got its own feeling.
Alla domanda su quali elementi avessero influenzato la scrittura di questa storia e i suoi disegni, O’Malley risponde:
Well, now I can aim more overtly for like a ‘70s/’80s manga style, like Rumiko Takahashi or Izumi Matsumoto, which mostly means bigger hair and “cuter” figures. But since I’m starting from scratch I can also play with European influences and stuff – I’ve had a crush on Christophe Blain’s work forever, and I’m obsessed with Kerascoet & Hubert’s Beauté, which I read in French last year.
Riassumo per chi non avesse dimestichezza con l’inglese: il 90% della storia di Seconds è ambientata dentro Seconds, il ristorante. Viene spesso chiesto a O’malley se la storia sarà più realistica (come in Lost at Blue) o con elementi alla Scott Pilgrim che renderanno la storia alquanto innaturale. La risposta è al quanto enigmatica: la storia è incatenata all’ambientazione reale e concreta del ristorante, ma è una storia molto strana quindi si può parlare di una via di mezzo (come dire tutto e niente). La protagonista è una ragazza, Katie: istintiva e alquanto irrazionale nel modo d’agire.
Quest’opera si presenta bene. E O’Malley deve solo stare attento a non fare “errori”, reduce com’è dal successo di Scott Pilgrim. Se fallisse con Seconds sarebbe un vero peccato. Non ci resta che aspettare con pazienza. Tanta pazienza. Vi lascio con delle immagini rilasciate dallo stesso O’Malley su Twitter a proposito di Seconds.
A presto! Stay tuned!