Nomi No O, consigliato da Komixjam

di bila Commenta

Il vecchio detto popolare dice: “l’epifania tutte le feste si porta via”, quindi non avete più nessuna scusa che vi tenga lontani dalla lettura (eccetto altri e più importanti impegni). Per l’appuntamento di oggi con “Komixjam consiglia” ho pensato di proporvi un manga molto interessante del maestro giapponese Yoshikazu Yasuhiko.

Eccomi di nuovo a consigliarvi uno “one-shot”, un bel volume di 272 pagine del 2001 pubblicato in Italia da Star Comics (nella collana Storie di Kappa n°153) nel 2007 al prezzo di 7 €; un volume unico che soddisfa completamente le attese del lettore, tanto da non lasciarlo deluso per la sua spesa. Yoshikazu Yasuhiko è considerato in Giappone uno dei più importanti character design, avendo lavorato come assistente e, appunto, character design per  Yoshiyuki Tomino nel suo Mobile Suite Gundam e in altri suoi lavori. A lui si deve la saga Gundam: le Origini (Kido Senshi Gandamu: The Origin) pubblicata in Italia sempre da Star Comics e arrivata quasi a conclusione; al contrario delle opere sopra citate, il manga che vi consiglio quest’oggi ha uno stile e un’ambientazione del tutto diversi. Va bene, basta con i preamboli ed ecco a voi: “Nomi no o”, uno shounen storico che vi porterà in un Giappone poco decantato.

TRAMA

La storia si apre in un Giappone poco “usato” nei manga, siamo all’inizio del IV secolo in Yamato, sotto l’ 11° imperatore Suinin (approssimativamente tra il 29 A.C. e il 70 D.C.); un periodo storico che vede il l’arcipelago giapponese ancora impegnato nelle lotte tra tribù, e non ancora diventato un vero e proprio impero. L’autore fa iniziare la storia utilizzando un fatto “pseudostorico”, cioè lo scontro fra Sokune di Nomi e Kehaya, i capi di due tribù appartenenti alla stessa “gente” (Izumo). Il duello truccato dall’Imperatore gli permetterà di cacciare la gente di Kehaya dalla sua terra (ricca di minerali preziosi) e affidarla a quella di Nomi. L’esito di questo duello condizionerà profondamente le vite delle famiglie dei capi tribù e dei due popoli. Vedremo come i figli di Kehaya reagiranno a questa sconfitta e come la vita possa prendere delle strane pieghe.

PRO & CONTRO

PRO

Storia: per apprezzare la storia dell’opera si potrebbe anche solo considerare il particolare momento storico, però immagino che una ambientazione non basti, e anche l’autore sembra essere dello stesso parere, creando un racconto davvero piacevole. La forza nel combattimento e l’onore sono due caratteristiche prese molto in considerazione in questo manga, ma se vi dicessi che sono le uniche, vi mentirei spudoratamente. Il mangaka sceglie di affidare ai sentimenti e al senso di giustizia il compito più importante. E’ apprezzabile poi come si cerchi di intrecciare delle vicende storiche con la storia, per cercare di dare maggior peso alla stessa.

Disegni: il disegno è molto curato, e il dettaglio sui personaggi (e sui loro abiti) aiuta a caratterizzare di più i singoli; al contrario di opere come Gundam: le Origini, le pagine a colori sono solo le prime 4 e, devo ammettere, la cosa è un po’ un peccato, dato l’effetto piacevole che danno ad inizio volume. Il disegno dei paesaggi è particolarmente riuscito, riesce a creare un bell’effetto, gli interni sono un po’ meno piacevoli (forse perché troppo scuri) però non sono male nemmeno loro.

Personaggi: nel manga la scelta dei personaggi sembra essere abbastanza ricercata, e questo porta il lettore a “tenere” per uno o per un altro, ovviamente non ci si poteva aspettare di meno da qualcuno che per anni ha sempre fatto il character design. I personaggi principali sono 4 ma la presenza di numerose “comparse” e personaggi di secondo ordine conferiscono a “Nomi no o” quel tocco in più.

CONTRO

Antagonisti: La poca caratterizzazione degli antagonisti è una pecca non da poco; credo che l’opera avrebbe avuto un maggiore impatto nel lettore se ci si fosse concentrati anche sugli antagonisti, di cui sembra di vedere solo una piccola parte, e, anche quando l’autore cerca di fornire qualche caratteristica più intima del soggetto, il processo non ha l’effetto desiderato.

Pro: Storia – Disegni – Personaggi

Contro: Antagonisti

Il fumetto è davvero piacevole da leggere e vola via in un attimo, tanto è facile farsi trasportare dalla storia; è molto interessante il lavoro fatto dall’autore per far collimare ogni piccolo dettaglio della trama ma non bisogna dimenticare le buone tavole inserite nell’opera.

Segni particolari

Potreste trovare molto interessante la postfazione che aiuta il lettore a chiarirsi le idee. Un’altra cosa da sottolineare è l’uso delle note, che aiutano molto il lettore senza mai essere troppo “didascaliche”. Infine un accenno sul nome: Nomi no o, significa: re di Nomi, ma anche il re delle Pulci, seguendo un riuscito gioco di parole, o meglio di ideogrammi.

Consigliatissimo a chi vuole passare un’oretta piacevole leggendo una storia più profonda di quanto sembri inizialmente.

[ Fonte | Wikipedia ]

[ Fonte | Star Comics ]

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