Dovevo scegliere un manga per l’articolo di questa settimana, quando mi sono accorta che nessuno ha ancora parlato di Nodame cantabile di Tomoko Ninomiya. Dei manga che colleziono in corso di pubblicazione è probabilmente il mio preferito. Da settembre 2010 l’opera è edita da Starcomics, che la pubblica sulla collana Up con cadenza mensile (attualmente siamo al numero 9 di 23, la serie è già conclusa in Giappone).
Peculiarità del manga è che su ogni copertina Nodame viene ritratta con diversi strumenti, per ora l’abbiamo vista con pianoforte, violino, bacchetta da direttore d’orchestra, flauto traverso, viola, corno francese, clarinetto, chitarra acustica e tromba… cosa impugnerà a giugno?
Avrete intuito che la musica classica gioca un ruolo fondamentale nel manga. La storia si apre, infatti, con l’incontro tra la nostra beniamina, Megumi Noda (soprannominata Nodame), e il suo affascinante senpai, Shinichi Chiaki, a lezione al conservatorio Momogaoka. Megumi è una studentessa del corso di pianoforte, incapace di leggere uno spartito, che per eseguire un brano le basta ascoltarlo una volta. Appena si lascia trasportare dalla musica tende però a discostarsi dalla partitura e a suonare in maniera originale. Shinichi è figlio di un famoso pianista, nonché il miglior studente dell’istituto; studia anche lui pianoforte, ma suona benissimo il violino e sogna di diventare direttore d’orchestra. La sua vita apparentemente perfetta viene sconvolta però da una lite con il suo maestro in seguito alla quale viene affidato ad un’altro docente, il maestro di Nodame. Così i due si incontrano e Nodame decide che Chiaki-senpai è l’uomo della sua vita. Lui non è così sicuro al riguardo, ma è attratto dal talento di lei, che giudica forse più un caso umano che una ragazza. E come dargli torto? Nodame non è la classica studentessa bella e brava: è disordinata, a volte dimentica di farsi il bagno o di buttare l’immodizia e quando scopre le abilità culinarie di Shinichi decide che mangerà da lui tutte le sere dato che, come se non bastasse, scoprono di essere vicini di casa (in perfetto stile manga). Tra i due si instaura così un bizzarro legame, con la musica classica come sfondo.
Il manga è uno josei (per donne), ma credo che sia apprezzabilissimo anche da ragazze più giovani e da lettori di sesso maschile perchè non è incentrato solamente sulla storia romantica tra i due protagonisti. Racconta piuttosto la vita quotidiana di un gruppo di giovani studenti appassionati di musica, quasi una storia di formazione, se vogliamo. La trama si sviluppa tra le pagine scorrevole e non mancano mai spunti comici o divertenti. I personaggi sono semplici, verosimili, e crescono durante la storia mantenendo intatte le loro caratteristiche principali. La loro semplicità è resa anche attraverso lo stile del disegno. Spesso, infatti, personaggi e sfondi vengono più abbozzati che disegnati dall’autrice, che pure si dimostra minuziosa a riprodurre gli strumenti musicali e gli spartiti. A riprova che vera protagonista è la muscia classica, ogni volta che viene eseguito un brano ci vengono detti il titolo e il compositore dell’opera, a volte vengono anche fatti commenti adatti ai profani come “Mozart è rosa” (affermazione di Nodame nel 7° volume). Durante la lettura di ogni numero viene spontaneo cercare in Internet le opere di cui si è parlato e, ascoltandole, si ha l’impressione di essere ancora più coinvolti da Nodame Cantabile. Non un fumetto che ci attira per la grafica accattivante, quindi, ma un’opera che a differenza di molte si distingue per la trama e che merita di essere letta.
atreiu86 15 Maggio 2011 il 14:06
anche a me piace molto Nodame Cantabile, nonostante non abbia quasi mai letto un josei. Secondo me questo manga trascende un po’ il genere e diventa subito appassionante, forse perch� i protagonisti hanno all’incirca la mia et� forse perch� mi piace la musica classica. bello comunque.
Mila 15 Maggio 2011 il 17:46
Concordo su tutto, anch’io mi sono innamorata di Nodame!
Ci� che mi piace di pi� di questo josei � che si discosta molto da altre opere del suo genere che ho letto finora (troppo spesso i josei vanno a braccetto con lo “smut”) insomma non ha bisogno di scendere in certi dettagli per raccontare cmq la storia di persone “adulte” e l’aver lasciato molto spazio al lato comico � veramente geniale!
Inutile dire poi che, musicalmente parlando, mi sto facendo una cultura: grazie a Nodame ho scoperto che conoscevo Rachmaninov e non lo sapevo! 😆