Nerd Uniti – Recensione

di Rorschach 4

Tra una cosa ed un’altra a Lucca (nell’ordine, bestemmiare per il gran numero di persone, cercare di ottenere una firma da Ortolani e dai Paguri, bestemmiare per il gran numero di persone, visitare le mostre espositive di Terry Moore spoilerandomi il finale di Strangers in Paradise, passare al Comics&Science, guardare il film più bello della mia vita dopo Conan il Barbaro, partecipare al raduno di KJ, combattere per la mia Casata nell’evento di gioco di ruolo dal vivo di sabato sera, fare il solito giro di acquisti e bestemmiare per il gran numero di persone…-) sono passato allo stand della Villain Comics, una casa editrice tutta italiana con un discreto numero di pubblicazioni all’attivo.

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E proprio lì (dove altro, sennò) ho visto il numero due e tre di un fumetto che avevo comprato l’anno prima sempre a Lucca: Nerd Uniti. Avendoli presi, ho deciso di parlarvene. Tra l’altro, sul sito della Villain è possibile leggerli in formato webcomic.

Fat-Nerd e Thwip, i protagonisti
Fat-Nerd e Thwip, i protagonisti

La trama del fumetto, a firma di Roberto Cirincione e Michele Monteleone(testi) e Carlo Alberto Fraschi(disegni), è tanto semplice quanto delirante: due commessi di una fumetteria e la loro unica cliente si imbattono in un uomo misterioso letteralmente piovuto dal cielo. O meglio, un superuomo. E quale migliore occasione per due fanatici di supereroi di averne uno a portata di mano a cui fare da mentori? E quale relazione ha il misterioso John(questo il nome che viene dato al superuomo) con il magnate noto come King?

Da sinistra, John in una delle sue tante identità, Fat, Thwip , e Sara
Da sinistra, John in una delle sue tante identità, Fat, Thwip , e Sara. Il disegno, per la cronaca, e di Gabriele Dell’Otto.

Che dire, di Nerd Uniti? Bè, sicuramente che è un fumetto fatto da nerd per nerd. Le citazioni, praticamente su qualsiasi cosa(da fumetti di ogni genere, a videogiochi, a film, addirittura l’heavy metal demenziale) sono presenti a dir poco a secchiate.

Le battute e le trovate, pur se non brillanti, sono messe al posto giusto e più di una volta mi hanno strappato un sorriso(l’idea di Garibaldi su tutte).

Garibaldi, si diceva.
Garibaldi, si diceva.

E per quello che riguarda la parte ‘seria’ della storia, è ben gestita pur con la comprensibile pecca del poco tempo a disposizione.

Che dire, una piccola perla…unico difetto il personaggio di Sara, oggetto del fanservice più sfrenato(va bè che serve a far vendere il fumetto, ma qui si esagera…) e che almeno a me ha fatto storcere parecchio il naso…ma per carità, si tratta di una piccola macchia su un bellissimo esempio su quel che il panorama italiano underground ha da offrire. Dateci un’occhiata (ed anche agli altri fumetti della Villain, che meritano davvero) e non ve ne pentirete.

P.S. L’ho detto che a Lucca c’erano davvero troppe persone?

Commenti (4)

  1. Posso chiederti qual � il film pi� bello della tua vita? =) Il nuovo thor?

  2. Carina come idea. Ho sempre adorato le parodie, specialmente quelle sui super-eroi.

    L’idea di far travestire John da Garibaldi deve valere un milione di dollari, :asd:. Per quel che riguarda Sara, cosa vuoi mai: � fanservice sfrenato, ma chiss� che col progredire della storia non si evolva, e diventi pi� di un semplice pezzo si carne. Da notare, comunque, come nella prima copertina, Thwip stia guardando d un’altra parte, assorto in chiss� quali pensieri filosofici. :asd:

    Il prezzo non sembra eccessivo, mi piacerebbe comprarlo, (ma devo fare i conti con le spese di spedizione).

  3. Il personaggio ha un suo minimo spessore psicologico, ma il fatto di essere usata come una bambolina la sminuisce anche nei suoi momenti seri. Ma sono io che con il fanservice ho problemi, e neanche pochi.

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