Lo dicevo la volta scorsa: i due capitoli precedenti di Naruto e One Piece terminavano con un “colpo di scena” che spingeva a voler leggere il seguito. E ora, a distanza di due settimane causa Golden Week, a che punto siamo?
Naruto 675 – Il Sogno Presente. Lasciatemelo dire: forse non sarà uno dei migliori capitoli sfornati da Kishimoto, ma questo 675 lascia il segno per almeno due buoni motivi. Il primo: Kishimoto dipinge un Madara Uchiha con tinte se possibile ancor più oscure rispetto al personaggio che ci ha presentato fino ad ora. Era lecito pensare che Madara fosse una eminenza grigia dietro molti degli eventi che accompagnano questa saga sin dalle prime pagine. Ma vedere egli stesso “raccontare” ad Obito quale sia stato il suo reale coinvolgimento nelle vicende che hanno accompagnato la vita del ninja, perché la sensazione è proprio quella di un “nonno” che racconta una favola al nipotino, piuttosto che di un “villain” che svela i retroscena dei suoi loschi piani, rende il personaggio odioso più di quanto sia “necessario”, per certi versi, incentrando su di lui la “malvagità” del Mondo intero e trasformandolo, volente o nolente, in un essere grottesco e fuori dai classici schemi con cui sono delineati i “cattivi” in una serie shounen. Il secondo motivo che rende questo capitolo particolarmente interessante riguarda la crescita del Team 7 e il fatto che Kakashi riconosca quanto i suoi “pupilli” siano cambiati. Se per Naruto il tutto risulta molto palese e chiaro, visto il nuovo “aspetto” che lo stesso può sfoggiare, è interessante vedere cosa Kakashi pensi degli altri due. Sakura, che ormai è da tutti considerata un inutile addobbo, assume, sotto il giudizio del maestro, i toni di un personaggio che, sebbene lontano dall’essere totalmente maturato, ha comunque modificato notevolmente il suo modo di pensare e di rapportarsi agli altri due personaggi: magari è ancora inutile, e tuttavia possiede un qualche potenziale che, magari, potremo vedere all’opera nei futuri capitoli, finalmente. Ma ancora più interessante è il giudizio su Sasuke: nonostante il fatto che questo ragazzo abbia commesso “crimini” di ogni sorta contro Konoha, il fatto stesso che il maestro riconosca in lui un passaggio dal “cupo ragazzino” votato all’omicidio del fratello, ad un adolescente che desidera e “sogna” un futuro molto più “luminoso” e grandioso (anche se non ci è ancora dato sapere quale esso sia), in un certo senso fa calare sull’ultimo discendente degli Uchiha un velo di “perdono incondizionato”, quasi che la sua sola presenza sul campo abbia potuto “redimerlo” da ogni colpa. Certo qualcuno storcerà il naso al riguardo, eppure se si considera che il mondo di Naruto è fatto di continui cambi di fronte, come è giusto che sia in una società basata sul conflitto e sull’inganno, una simile presa di posizione non dovrebbe stupire ma, anzi, essere bene accolta. C’è, comunque, una terza cosa, che in realtà è insita in ciò che ho già commentato, che rende questo capitolo particolare: quando Kakashi sostiene che il “succo del discorso” non è mai cambiato sin dal primo giorno di “allenamento”, che tutto si riduce come sempre a “rubare i campanelli”, la sensazione che il tempo, in realtà, non sia mai passato, che la storia di Naruto sia iniziata il giorno in cui lui e gli altri due ninja sono entrati nel Team 7 sotto la guida di Kakashi e che da allora, come una sorta di “sogno”, tutti gli avvenimenti si siano dipanati nello scorrere del tempo che va dall’inizio della sfida dei campanelli fino alla punizione del giovane figlio di Minato, infonde alla storia raccontata da Kishimoto quel giusto spirito (che un po’ si era perso, nel tempo) che tutti, credo, si aspettavano sarebbe “venuto naturalmente fuori” prima che iniziasse l’atto finale. E ora, signore e signori, squillino le trombe e rullino i tamburi: la fine è vicina!
One Piece 746 – Stelle. Devo dire che sono un po’ deluso. Certo, il capitolo non è stato “vuoto”, ma anzi ha confermato, ancora una volta, quanto DoFlamingo possa risultare un perfetto “arcinemico” da manuale (e, volendo, anche qualcosa in più). Anche tutta la faccenda delle “stelle” attribuite ai vari personaggi regge abbastanza bene, e devo dire che per quanto sulle prime il fatto che Usopp fosse la “Big Star” della situazione mi abbia un po’ lasciato perplesso, a rileggere il capitolo mi sembra il miglior modo non solo per rendere più “tragicomico” il tutto, ma anche per sottolineare quanto DoFlamingo abbia la piena cognizione di causa di tutto ciò che gli accade intorno, e vista la gabbia che riesce a “creare”, la cosa mi sembra assolutamente naturale. Se aggiungiamo a tutto ciò il fatto che gli attuali occupanti della Sunny non vengono neanche lontanamente presi in considerazione dal Signorino di Dressrosa, il quale, di sicuro, ha tenuto da conto pure loro, Sanji in particolare, la faccenda della Battle Royale che si va tramutando in una sorta di “caccia alla testa più ricca” assume un aspetto che dona, una volta di più, un carattere di “grande manovratore” e “fine stratega” a questo “villain” che, attualmente, pare risultare ben più pericoloso di tutti gli Imperatori messi insieme! Tuttavia, nonostante le ultime pagine del capitolo, che ricordano, per certi versi, lo schema di “prometto che ti salverò” tipico di altre situazioni, vedi “Nami”, “Bibi”, “Nico Robin”, e il “lanciarsi nel vuoto”, altro carattere tipico di quando Rufy entra definitivamente in “guerra” col cattivo di turno, seguito a ruota dalla sua ciurma, e che, quindi, dovrebbe chiudere in bellezza il capitolo, fornendo quella giusta quantità di adrenalina che “pompi lo spirito” in attesa del seguito, questo 746 mi ha dato una sensazione di “fiacchezza” e stanchezza da parte dell’autore, quasi come se ci fosse stato, in maniera non attesa, un “rallentamento” generale al ritmo della narrazione. Insomma, non un brutto capitolo ma, considerato quello che avrebbe dovuto rappresentare, al pari di altri capitoli analoghi (fate caso che, forse in modo assolutamente non voluto – ma poco ci credo – nel capitolo stesso viene citato il momento in cui la Ciurma di Cappello di Paglia dichiara “guerra” al CP9 e al Governo Mondiale), quello di questa settimana risulta meno “forte” e incisivo degli altri. probabilmente una mancanza che si potrà perdonare ad Oda, visto che il prosieguo di queste vicende si preannuncia caotico, rimbombante e pieno di “fuochi d’artificio” come mai prima d’ora.
ego 8 Maggio 2014 il 16:13
dico la mia,naturalmente da quello che leggo non piacer� a nessuno.
sta storia di usopp mi pare una cagata colossale,insensata e ripetiva(troppo buggy). Troppo artificiosa come trovata persino in onepiece il mondo del fantastico.
roberto mangherini 8 Maggio 2014 il 21:36
mi domando se obito dopo che gli sia stato tolto il rinnegan non riprenda lo sharingan e ritorni a combattere con il susano.
che nija sarebbe obito con entrambi gli occhi?
me lo domando da quando ha perso la maschera.
intangibilit�/teletrasporto, spara kamui scompare ogni cosa che vede.
kakashi che pu� fare ora senza il suo sharingan?