Salve a tutti. Per prima cosa chiedo scusa per il ritardo nella pubblicazione di questo articolo di recensioni, ma ci sono 3 buoni motivi per cui non sono riuscito a prepararlo per giovedì: 1) per prima cosa, i capitoli di Naruto e Bleach, a causa del loro contenuto, mi hanno convinto che una semplice recensione, priva di una discussione da parte del sottoscritto che portasse ad analizzare attentamente ciò che ci viene mostrato, non sarebbe stata sufficiente ad esplorare i possibili futuri sviluppi di questi due manga; 2) ho scoperto che era stato pubblicato One Piece giovedì sera alle 19.30, per cui ho dovuto rinviare la pubblicazione; 3) sono stato impegnato con 23 pestiferi bambini di Terza elementare (alunni di mia madre) per uno spettacolo teatrale che si è svolto solo sabato sera e che mi ha sottratto quasi tutto il tempo libero e tutte (ma proprio tutte) le forze! A questo punto andiamo ad incominciare con il ritorno della ciurma di Oda.
One Piece 710 – Verso Green Bit. Dopo la pausa dovuta a malattia, Oda cambia scenario e ci mostra il procedere del “piano” elaborato da Law, concentrandosi proprio sullo sparuto gruppo guidato dal membro della Flotta dei Sette. Tralasciando le vicissitudini sul Ponte di Ferro che portano Law a decidere di liberare Crown per fermare i pesci combattenti, ci sono tre punti fondamentali su cui credo sia doveroso soffermarsi. Per prima cosa, il motivo per cui Law si sta “risparmiando”: certo, ha senso che voglia usare tutta la sua forza per affrontare (eventualmente?) DoFlamingo, ma questa sua eccessiva rilassatezza, devo dirlo, un po’ mi puzza. Il potere del Dottore della Morte è sicuramente temibile, ma è credibile che abbia una qualche possibilità di sconfiggere l’ex Shichibukai vestito di rosa? Non che mi aspetti di vedere apparire Rufy a scontrarsi con l’infido personaggio (anzi, credo che il capitano della ciurma di Cappello di Paglia rimarrà impegnato nel torneo fino alla fine della saga…. che ad un certo punto potrebbe trovare il suo scontro decisivo proprio nel Colosseo!), eppure c’è qualcosa che non mi convince nel modo di fare di Trafalgar Law. La seconda cosa che vorrei sottolineare è la reazione di Usopp all’isola: è sembrato solo a me, o anche voi avete pensato che il cecchino infallibile si senta un po’ “a casa” su Green Bit e, a causa di questo, chieda agli altri di usare molta cautela? Non mi stupirebbe scoprire che questa misteriosa isola, in qualche modo, possa essere collegata all’arcipelago/piante carnivore che il nostro “eroe” ha visitato nei due anni di allontanamento dalla ciurma. Infine, come ovvio, l’attenzione dovrebbe spostarsi sui “nani” che rubano, in un lampo, i vestiti e le armi ai Marines: probabilmente si tratta delle stesse fate di cui si discuteva nella locanda e che hanno sottratto la spada a Zoro, e a questo punto credo che sia fondamentale capire chi essi siano, in quanto ritengo che la loro presenza possa diventare fondamentale per il proseguimento della saga. Azzardo una ipotesi: possibile che tali esseri abbiano qualcosa a che fare con i giocattoli animati che popolano l’isola? Chiudo infine con una osservazione: secondo voi la reazione di Bartolomeo nello scoprire che Rufy è tra i partecipanti è più di spavento o di ansia? Del tipo: “ma questo non dovrebbe stare da un’altra parte?”.
Naruto 633 – Avanti. Potete pensare che sia scontato, lineare stupido o quello che volete: non si può negare, tuttavia, che l’evocazione dei tre “spiriti” legati ai Ninja Leggendari non sia d’effetto (anche se un po’ tutti se lo aspettavano). Ma non è tanto su questo che vorrei soffermare la mia discussione, né sul resto della storia narrata in questo capitolo, che comunque ha un certo rilievo. Quello di cui vorrei discutere è invece un qualcosa che si cela più in profondità nelle ragioni e nelle scelte di questo manga, un qualcosa di cui già in passato avevo accennato e di cui non ho mai potuto parlare in modo concreto ed esaustivo a causa del poco tempo a disposizione e dell’impossibilità di poter scrivere un qualcosa di decente. Sin dalla prima lettura di Naruto, mi sono convinto che tutto il manga si basa su un unico, forte e potente concetto che, sebbene spesso presente in molte altre opere e causa scatenante di molti degli avvenimenti principali, nell’elaborazione della storia di Kishimoto riveste non solo un ruolo fondamentale ma risulta, anche, il filo conduttore, il motore che dà il via ad ogni singolo evento, la ragione che spinge ogni singolo personaggio a compiere le proprie azioni: sto parlando del concetto di “eredità” o, se volete, di “proseguimento”. Spesso e volentieri Kishimoto, attraverso disegni e anche dialoghi, ci ha fatto intendere come il “ricorso storico”, il fatto che certe situazioni si ripetano più o meno identiche nel corso degli eventi, è un fattore determinante nello svolgimento delle saghe e delle piccole storie che compongono questo manga. Credo che l’immagine più rappresentativa sia quella delle tre foto che presentano, più o meno immortalati in modo identico, tre gruppi ninja che sono stati un cardine nella storia di Konoha: parlo delle foto che ritraggono, nell’ordine, Sarutobi e i tre ninja Leggendari suoi allievi, Minato e i suoi discepoli Kakashi, Rin e Obito e, infine, il Maestro Kakashi con il suo Team 7 ora riunito. Queste tre immagini, messe insieme, mi hanno fatto sempre pensare che Kishimoto avesse, sin dall’inizio, voluto affermare un fatto fondamentale che qui, dopo il ritorno di Sasuke, la rivelazione delle intenzioni di Obito, la resurrezione degli Hokage, il “ravvedimento” di Orochimaru e la “storia mai narrata” di Madara e della sua relazione di amore/odio con Konoha, trova la sua totale conferma: il mondo di Naruto è un piccolo microcosmo in cui i fatti si ripetono, sempre uguali, sempre con la stessa portata, in cui le gioie e i dolori si alternano con regolarità, tra un periodo di guerra e uno di pace, senza trovare mai un epilogo in una o nell’altra direzione. Questo perché, volenti o nolenti, i personaggi che popolano questo “Mondo” sono costretti a seguire leggi, voleri, desideri, scelte che provengono dal loro passato, che perdurano nel loro presente, che li spingono a fare passi incerti verso un futuro in cui solo l’avvento di un “Messia” potrebbe portare ad un effettivo cambiamento, luminoso o tenebroso che sia. Proprio a causa di questa “ripetitività storica” che permea i cinque Paesi Ninja e i vari “Stati” ad essi collegati, in queste ultime fasi il manga di Kishimoto ha iniziato ad assumere toni “scontati” e prevedibili, iniziando a ripresentare situazioni che sembrano trite e ritrite e a fornire “spiegazioni” che paiono senza capo né coda. Alla luce di questa osservazione, tuttavia, e anche grazie al “ritorno” degli altri gruppi che abbiamo imparato ad apprezzare nella prima parte del manga, ai tempi in cui i protagonisti erano ancora dei “bambini” inesperti, mi sento di dire che la scelta di Kishimoto di riportare determinate situazioni ad uno “status quo” che si era perduto è stata molto saggia (anche se determinate sequenze narrative se le sarebbe potute risparmiare!). Sono convinto, oggi più che mai, che l’attacco della Volpe a Konoha, ai tempi della nascita di Naruto, avrebbe dovuto essere solo l’ennesimo passo di ripetizione di un ciclo luce/buio che, come dicevo prima, si trascina da sé, in questa vicenda a causa del retaggio culturale e sociale del mondo in cui è ambientata la vicenda: tuttavia, la sconfitta di Kurama, il sigillo imposto a Naruto dal padre e dalla madre, la salvezza di Konoha hanno contribuito, tutte, ad innescare un processo per cui le cose non si sono più mosse nel verso giusto, spezzando il ciclo, creando uno “strappo” che l’inedia con cui il ripetersi delle vicende aveva sempre proceduto non ha saputo ricucire. Ed ecco allora che la presenza di naruto, in qualche modo, è servita a cambiare il pensiero di molti, a modificare una serie di eventi che erano già scritti e che, invece, non sono andati a termine, come una pietra che gettata in uno specchio d’acqua crea onde che si vanno propagando con sempre maggiore intensità (e questa è un’immagine che Kishimoto ha usato spesso nel suo manga). E se questo è vero per Naruto, forse lo è anche per Sasuke, unico sopravvissuto ad uno sterminio programmato, unico portatore di una eredità distruttiva contro Konoha che, tuttavia, grazie alla forza d’animo di Itachi (vero grande artefice della rinascita degli Uchiha) e al suo sacrificio, si è “redento” è ha accettato di buon grado un ruolo che, per quanto possa farvi storcere il naso, forse doveva spettare alla sua famiglia sin dagli albori: quello di guidare il Paese del Fuoco e il Villaggio della Foglia. E forse, e qui chiudo con questa lunga discussione, anche l’inutile e sprovveduta Sakura, allieva e compagna di ninja molto più abili e potenti di lei, ha rivestito un ruolo di “frattura” in questo ripetersi degli eventi, rimanendo ferma al suo posto, senza auto esiliarsi come fece, da giovane, Tsunade, e senza morire come accaduto a Rin.
Bleach 540 – The Sword Five. Molti lo avevano notato, molti avevano già avanzato ipotesi al riguardo (e anche io, sinceramente, ci rimuginavo su da un bel po’ di tempo), ma vedere Kubo che conferma, in modo così candido e d’effetto un “dubbio” che molti avevano da tempo porta una conclusione, per questo capitolo, che apre definitivamente le porte ad una idea che, almeno per quanto mi riguarda, continuo a ripetere da un bel po’: le “creature” presenti in questo manga devono essere connesse tra loro ad un livello “superiore” rispetto a quello di essere, semplicemente, degli antagonisti e che, in qualche modo, tutte le vicende narrate fino ad ora erano già state scritte. Andiamo con ordine: tralasciando la parte iniziale in cui vengono presentate le cinque “forze” che servono al “riccioluto” shinigami per forgiare la asauchi/hollow scelta da Ichigo in Zanpakuto (a proposito: ma la bambina con gli occhi sbarluccicanti cos’è che fa che non l’ho mica capito? O forse verrà usata alla fine?) ci viene rivelato qualcosa che, secondo me, è ancora più forte dell’immagine che chiude il capitolo. La Asauchi scelta da Ichigo, il suo Hollow interiore, è effettivamente la sua Zanpakuto: certo, considerando la particolare natura del protagonista, la presenza dentro di lui di varie forme spirituali, le vicissitudini che lo hanno portato a diventare shinigami e fullbringer, questo sembra del tutto normale… ma se invece ci fosse dell’altro? Se per caso questa asauchi non fosse, effettivamente, una sorta di hollow che nel caso specifico di Ichigo, assume le sembianze del mostro cornuto e dentuto con cui abbiamo avuto spesso modo di avere a che fare? Se tutte le asauchi, alla fin fine, non fossero altro che una sorta di amalgama primigenio di forza spirituale, di questo reiatsu di cui pare ogni singola creatura sovrannaturale pare necessitare? E’ possibile che, nel profondo, ogni singola Zanpakuto non sia, in realtà, un Hollow “addomesticato” e reso un tutt’uno con il suo Shinigami? E’ possibile che gli esperimenti di Aizen, in realtà, fossero un modo di portare agli estremi questo legame che esiste da sempre (o da quando qualcuno – magari il Re degli Shinigami – lo ha istituito)? E’ possibile, infine, che gli Hollow stessi non siano una qualche forma di esperimento andato male o, magari, una deviazione naturale dal “corso delle cose relative al reiatsu” e che la loro nascita, in qualche modo, abbia a che fare con l’origine dei Quincy, sorti come una sorta di deterrente naturale, tra la razza umana, a questo proliferare di energia spirituale fuori controllo? Ma veniamo alla rivelazione finale di questo capitolo: la reale identità di Zangetsu. Anche qui, lo scoprire che quella che si era sempre creduto essere la “materializzazione” della Zanpakuto di Ichigo altri non era se non una “materializzazione” dei poteri Quincy di Ichigo attraverso la forma e nell’aspetto dello Juha Bach di mille anni prima, porta interessanti domande. In primis: se effettivamente la “spada” di Ichigo, fino ad ora, era una manifestazione del potere quincy del protagonista, in realtà noi la sua reale forza da shinigami non l’abbiamo mai veduta (o magari essa è stata mostrata, per un attimo, dal suo fullbring?) e quindi ci possiamo aspettare di tutto dalla zanpakuto che sta per essere forgiata. Inoltre, questo spiega il perché le tecniche di Ichigo, insegnateli tra l’altro da Urahara, siano note a Isshin: in realtà è molto probabile che i poteri shinigami mostrati da “fragolino” sino ad ora siano una semplice imitazione di quelli posseduti dal padre mentre la vera manifestazione del potere del protagonista avveniva quando l’Ichigo bianco dentro di lui prendeva il sopravvento, e in ogni caso la natura Vizard era una manifestazione in cui aveva predominanza la natura hollow del nostro. La seconda cosa da domandarsi è, invece, quanto il potere quincy sia radicato all’interno di Ichigo: Zangetsu/Juha Bach dentro il corpo del nostro protagonista è cosciente di essere una manifestazione dell’Imperatore dei Quincy? Se sì, quale tipo di influenza può avere su “fragolino” e in che modo egli potrebbe liberarsene? E’ possibile che il “badge” fornito ad Ichigo da Ukitake servisse non solo a far “trascendere” il nostro eroe nella forma shinigami ma anche a mettere a freno, in qualche modo, la forma quincy dei suoi poteri, imprimendo ad essi una maggiore forma “shinigami” e rendendoli più simili alla manifestazione shikai/bankai di una vera Zanpakuto? E in ogni caso, come ha fatto a finire dentro Ichigo proprio un “pezzetto” di Juha Bach? Certo, egli è il capostipite di tutti i Quincy e quindi è lecito pensare che una parte della sua anima sia passata in Ichigo attraverso Masaki, ma il fatto che egli si sia spacciato per il suo potere fino ad ora presuppone il fatto che sia talmente radicato e forte dentro di lui da non poter essere un semplice “lascito” passeggero, quanto più una vera e propria eredità di cui, prima della morte, la mamma di Ichigo era l’unica depositaria. Forse è per questo che la famiglia di Ishida era tanto preoccupata che Masaki non mischiasse il suo sangue e non disperdesse le sue origini pure di Quincy: forse perché, come sempre accade, per quanto tutti si discenda da un unico Adamo ed un’unica Eva, ci saranno sempre delle famiglie che, vuoi per mescolanza, vuoi per scelte socio-politiche, potranno essere definite le vere ed uniche “discendenti” del ramo principale di una eredità genetica. E se così fosse, è probabile che presto Ichigo si potrebbe trovare a combattere la sua stessa natura… o magari a scoprire che essa è ancora più “misteriosa” di quanto non sia stato spiegato fino ad ora.
zor(r)o 9 Giugno 2013 il 18:31
NARUTO
concordo in pieno con la valutazione fatta sul ruolo che il destino ha in questo manga.
credo che infatti, a questo punto della storia, il ruolo svolto da sasuke sar� quello di aiutere naruto a superare i suoi predecessori; nel senso che hashirama fall� con madara e minato “perse” obito. forse sta volta naruto e sasuke assieme riusciranno a mettere fine alla spirale di odio/amore che guida il loro mondo.
da notare, infatti, come per sasuke sia stato fondamentale il ruolo svolto da itachi: personaggio di supporto che manc� a madara e obito per non perdersi nell’odio!
rimanendo sul capitolo: ma quanto si � impegnato kishimoto per gestire male sakura? secondo me lo fa proprio apposta per farcela odiare.
ONE PIECE
secondo me il motivo che spinge law a conservare le energie � da ricercarsi nel fatto che probabilmente doflamingo conosce bene i suoi poteri ed eventuali punti deboli. magari ha bisogno del massimo della sua forza per poter sorprendere il suo ex-boss durante un eventuale scontro con un’arma segreta.
penso, infine, che le fate di dressrosa siano i pupazzi di legno animati che sono stati fatti vedere sin dall’arrivo nell’isola.
e comunque secondo me bartolomeo ha una paura fo***ta di rufy!
domanda per i lettori pi� attenti di me! � stato per caso citato il fatto che, magari, bartolomeo lavori per qualcuno pi� in alto di lui? perch� lui ha gi� mangiato un frutto del diavolo. magari bartolomeo ha paura di rufy per quello che gli � stato raccontato dal suo superiore.
BLEACH
finalmente si torna a parlare di zangetsu. era fin troppo tempo che aspettavo questa rivelazione. sono d’accordo ciampax quando dici che, se � vero che c’� un po’ di juha bach in tutti i quincy, � comunque bizzarro che la zanpakuto di ichigo sia proprio lo juha bach di 1000 anni fa. magari non c’� nessuna relazione particolare tra loro due e la coincidenza � dovuta unicamente al fatto che ichigo � unico nel suo genere in quanto a discendenze, per� magari c’� qualcos’altro sotto!
Furucush 9 Giugno 2013 il 18:45
Mi pare che qualche capitolo fa bartolomeo abbia detto che quel frutto doveva andare a “quella persona”. quindi credo che gli sia stato commissionato
Loisdevemorire 9 Giugno 2013 il 18:57
Fino a prova contraria, io rimarr� fedele alla prima definizione di zanpakuto che abbiamo avuto nel manga di Kubo: la zanpakuto � un’estensione dell’anima dello shinigami che risiede all’interno della sua spada. In quanto tale, la si deve considerare come un essere vivente, portatore di pensieri, intelligenza e sentimenti, con un carattere proprio e proprie particolarit� e inclinazioni (come ci � stato fatto vedere pi� volte).
Il fatto che Ichigo abbia finora utilizzato una zanpakuto “fasulla”, se cos� si pu� dire, � secondo me facilmente spiegabile.
Ichigo non � mai stato un vero e proprio shinigami. I suoi poteri derivano dai poteri di suo padre che erano stati sigillati al fine di contrastare l’hollow che aveva infettato Masaki. Questi poteri vengono poi risvegliati da Rukia, quando d� la sua spada a Ichigo per affondarsela nel petto e acquisire poteri da shinigami. Tuttavia, Ichigo non ha mai ricevuto una asauchi e, quindi, non ha mai potuto infondere la sua anima dentro di essa per forgiare la sua personale zanpakuto. Quella che ci � stata mostrata fino a poco tempo fa credo si possa considerare come una imitazione, come una finta zanapakuto creata da zero al momento del risveglio dei poteri in Ichigo. In altre parole, dato che Isshin aveva una zanpakuto allora anche Ichigo doveva averne una (per la questione dell’ereditariet� dei suoi poteri).
Ci� che cambia dalla Engetsu di Isshin alla Zangetsu di Ichigo �, ovviamente, l’anima della spada stessa. Nel caso di Zangetsu, Ichigo deve aver riversato inconsciamente nella sua zanpakuto una parte della sua anima che conteneva i suoi poteri Quincy (di cui lui non sapeva nulla, al tempo). La personificazione di questa porzione della sua anima, la parte pi� profonda, quella pi� sconosciuta allo stesso Ichigo, ha l’aspetto di Juha Bach da giovane. Da quello che ho letto nella traduzione di tuttoanimemanga (TAM, per brevit�), pare che questo Juha Bach giovane abbia deliberatamente ingannato Ichigo, facendogli credere di essere lui il vero Zangetsu. Quindi se ne potrebbe dedurre che questo Juha Bach giovane non � solamente una personificazione passiva, ma una vera e propria entit� indipendente, pensante e attiva che risiede nel profondo dell’animo dello stesso Ichigo, magari parte dello stesso Juha Bach, quello originale e padre di tutti i Quincy.
Tutto questo sembra portare ad una sola conclusione: il vero cammino di Ichigo come shinigami inizia solo ora. Solo ora, infatti, Ichigo ha preso conoscenza delle proprie origini, dei suoi poteri e della sua discendenza e solo ora sta forgiando una sua vera zanpakuto a partire da una asauchi, infondendoci dentro la parte della sua anima legata ai suoi poteri da shinigami. Di conseguenza, ora si aprono un sacco di nuovi scenari possibili, per quanto riguarda lo sviluppo della nuova spada. Rimarranno i vecchi poteri o ne verranno sviluppati di nuovi, completamente diversi da quelli precedenti? Come si legheranno i nuovi poteri di Ichigo con quelli ancora da scoprire da Quincy? Se prendiamo in considerazione i poteri da Fullbringer di Ichigo, abbiamo gi� visto che si sono legati a quelli da shinigami, modificandone aspetto e potenza. I poteri Quincy faranno lo stesso? Sono troppo curioso!
Kalef 9 Giugno 2013 il 19:16
Bartolomeo potrebbe pure essere qualcuno che non vuole scontrarsi con Rufy, non perch� ne abbia paura…ma perch� potrebbe dispiacergli…
anbukakashi 9 Giugno 2013 il 20:16
A questo punto, allora chi era Tensa Zangetsu? Una versione ancora pi� giovane di Juha Bach? E qual � la natura del Getsuga Tenshou Finale? E come mai, all’inizio della serie, l’Hollow all’interno di Ichigo veniva presentato come una parte di Zangetsu che ora si � rivelato essere un impostore? E (questa � l’ultima, giuro) perch� l’Asauchi scelta da Ichigo ha come volto la sua prima maschera (quella con le strisce solo sul lato sinistro, per intenderci) e non quella con le due strisce su ciascuno dei lati, che ottiene dopo la battaglia contro Ulquiorra e la sua trasformazione in Hollow cornuto e dalla chioma fluente? xD
DaniXXXX 10 Giugno 2013 il 08:48
Naruto come capitolo mi � piaciuto…u.u
Sakura finalmente fa una kuciyose no jutsu
personaggi come Kiba fanno un nuovo jutsu, oltre alla loro normale abilit� (kage bunshin no jutsu)
Shino mi sembrava inutile e invece…
mi dispiace per il fatto che altri ninja come il trio ino-shika-cho usino sempre le loro tattiche, voglio dire, usate anche ninjutsu semplici, si basano sempre sulle loro tecniche innate e non mi piace tanto…
Sai che continua a disegnare ma le sue creazioni sono deboli e continua a fare sempre quelle…
ma Minato potrebbe fare una kage bunshin per combattere con Naruto? Z.z
CorNix 10 Giugno 2013 il 10:45
Condivido la tua riflessione sulla “ciclicit�” di Naruto, � un concetto molto “orientale”, tipico di religioni come il Buddismo. E condivido l’idea per cui Naruto (come gli altri 2) dovrebbe spezzare questo ciclo di vita e morte, amore ed odio, che se vogliamo � il punto cardine appunto del Buddismo, col Budda che raggiungendo il Nirvana ha trovato il modo per interrompere questo ciclo. � come il “Naruto” protagonista del romanzo di Jiraiya, che dice che se esiste un modo per spezzare la maledizione del mondo dei ninja riuscir� a trovarlo (m’� venuto in mente perch� lo sto leggendo)! Uno dei motivi per cui mi piace questo manga � proprio il suo esser pregno di cultura giapponese :cheerful:
In questo capitolo mi sarebbe piaciuto si fosse andati avanti con la trama. � stata bella la scelta di mostrare le nuove tecniche dei personaggi secondari, che finalmente s’impegnano contro i mini-Jubi, per� l’impressione che ho � che, mentre in altri momenti dello Shippuden o durante la 1^ serie questi personaggi avessero un ruolo fondamentale (se non c’erano loro a combattere il nemico in quel momento la storia non sarebbe andata avanti come la conosciamo), ora siano solo alcuni dei tanti che combattono i nemici (e giustamente, visto che si tratta di una guerra) e quindi, anche se stessero in disparte senza fare niente, la trama andrebbe avanti allo stesso modo, diversamente per esempio da quando Neji ha salvato sia Hinata che Naruto a costo della vita… L’ultima pagina promette mooolto bene per il prossimo capitolo, vedremo la strategia con cui Sakura cura le ferite e i suoi compagni vanno a spaccare il Jubi!
Ciampax ma un po’ di tempo fa non avevi detto che avresti ripreso le tue rubriche di approfondimento e confronto su Naruto, OP e Bleach (tipo sul linguaggio usato dagli autori o sui rapporti fra i protagonisti)?
Ciampax 10 Giugno 2013 il 19:29
S� Cornix…. ma il problema � il tempo! Non hai idea di quante cose vorrei fare!
DaniXXXX 10 Giugno 2013 il 20:26
una tabellina di marcia? xD
CorNix 11 Giugno 2013 il 09:27
Cavoli, ne hai davvero poco allora! Spero che riesci a trovare uno spiraglio presto.
ningen 10 Giugno 2013 il 11:19
Naruto: Questo capitolo, nonostante sia un capitolo in fin dei conti discreto, mi ha fatto riflettere. Vedere questi ninja dimenticati da tempo, fare sfoggio di queste nuove tecniche, contro dei nemici che per il momento valgono zero, nonostante in precedenza c’erano valanghe di edo che potevano essere sfruttati per far combinare qualcosa di meglio a questi dimenticati, mi lascia ampiamente perplesso. Il tutto ha il sapore di occasione non sfruttata e che ora il caro Kishimoto, ci stia servendo il classico “contentino” per far “felici” i fan che si stessero chiedendo che fine hanno fatto questi personaggi. Io speravo che questi personaggi potessero avere un ruolo migliore, che vada al di l� della semplice esposizione di nuove tecniche che, diaciamo la verit�, lasciano il tempo che trovano con queste condizioni. Io ancora spero in qualcosa di meglio.
Nel finale abbiamo i nostri Naruto, Sakura e Sasuke che effettuano delle evocazioni come i loro maestri. Kishimoto � solito fare queste analogie/parallelismi tra passato e presente, quasi a sancire il classico “l’allievo ha superato il maestro”. Peccato che poi decida pure di far sbloccare la guerra, agli edo-hokage, quasi a dire l’esatto opposto, ossia che i personaggi del passato sono ancora insuperabili ed anzi, senza di loro l’alleanza sarebbe gi� stata spacciata. In tutto questo qual’� il messaggio? A giudicare da questo capitolo, dedicato ai poveri dimenticati alle prese con nemici “nulli”, direi che il messaggio dell’eredit� e delle nuove generazioni che superano le vecchie, vada un p� a farsi benedire, non perch� le nuove generazioni siano pi� scarse delle vecchie o perch� si vuole mettere a confronto gente come Shino,Kiba ed Hinata con Madara, Hashirama e Minato, ma perch� mancano le condizioni affinch� questi personaggi siano, come dire… “presenti”. Sono maturati questi personaggi? A giudicare dai discorsi degli scorsi capitoli, direi di no e purtroppo non c’� una controprova, fino a questo momento.
Io sono abbastanza sfiduciato a riguardo di questo manga, non so pi� cosa aspettarmi da Kishimoto, che dal canto suo alterna capitoli noiosi e lenti, con alcuni fastidiosi e dalle scelte molto discutibili, altri capitoli invece sono affrettati quasi che non riesca a prendersi il tempo giusto per trattare certe cose, altri capitoli sono invece fatti da super tecniche, onde energetiche ed altre robe fighe per accontentare i pi�, ed ultimamente ogni tanto esce qualche capitolo che mi fa dire: “ecco finalmente il vecchio Kishimoto che amavo!”. Il manga sembra che stia per concludersi (alcuni rumors fissano, irragionevolmente secondo me, a 7-8 capitoli la fine), ma davvero � questo il manga che leggevo qualche anno fa?
Op: Buon capitolo al rientro dopo la pausa. Messo un attimo da parte il torneo, a parte la prima pagina dove troviamo Bellamy stranamente cordiale e Bartolomeo stranamente stupito per aver scoperto la vera identit� di Rufy, si va sul fronte di Law. Dopo un concitato attraversamento del ponte, in cui Law decide di risparmiare le forze in vista dell’eventuale confronto con Dofla, lasciando a Usoop, Robin ed ad un, suo malgrado, collaborativo Caesar il compito di sistemare i pesci combattenti. Arrivati a Green Bit, scopriamo che sull’isola si trovano sia la marina (della quale presenza Law stranamente si stupisce) che i nani. A proposito dei nani, sospetto che la loro “invisibilit�” sia dovuta al fatto sia di essere degli essere piccoli, sia di essere super-veloci. Ne sapremo di pi� a breve, ammesso che Oda non decida di cambiare fronte con il prossimo capitolo.
Bleach: Dopo una terna di capitoli, secondo me non proprio esaltanti, ecco che Kubo ritorna con un capitolo interessante, anzi moooolto interessante. Scopriamo che la vera Zampakuto di Ichigo non era Zangetsu, ma l’hollow dentro di lui. L’ipotesi fatta da ciampax, sulla vera “identit�” delle Zampakuto, devo dire che � molto affascinante ed aprirebbe a scenari completamente inesplorati fino a questo momento. Magari le varie Zampakuto degli shinigami contengono al loro interno un Hollow catturato, o magari perch� no, un Quincy! Magari la guerra tra Shinigami e Quincy � stata causata proprio per questo motivo. Mi spiego meglio. In principio vi era un patto tra Quincy e Shinigami, i primi erano le armi degli shinigami nella lotta contro gli Hollow. Juha Bach, stanco di questo stato, decide di ribellarsi e inizia una guerra contro gli Shinigami, o in alternativa sono gli stessi Shinigami ad aver iniziato la guerra, avendo trovato come alternativa ai Quincy come armi, gli Hollow stessi e quindi ritenendo i Quincy inutili ed una minaccia. Da qui la frattura e l’inizio di tutti gli eventi successivi.
Nel finale di capitolo, scopriamo che Zangetsu altri non era che Juha Bach stesso, il quale si � divertito a trollare Fragolo per tutto il tempo (come dargli torto…). Da ci� segue che il vero potere della Zampakuto di Ichigo potrebbe essere ancora ignoto. Attendiamo sviluppi della faccenda…
bluclaudino 10 Giugno 2013 il 15:05
Bella analisi su Naruto, che condivido: seppur con alti e bassi, molto alti e molto bassi, Kishimoto ha sempre cercato di mantenere un filo conduttore nel manga ed almeno in questo credo sia riuscito a raggiungere il suo scopo 🙂
luca88ace 11 Giugno 2013 il 00:57
Secondo me il maestro oda nel prossimi capitoli ci far� vedere il 10 compagno della ciurma ( ovvero un nano)
Alexander 23 11 Giugno 2013 il 14:27
Complimenti ciampax, davvero una bell’analisi su Naruto:) Sono d’accordo su tutto:sisi: Poi se c’hai fatto caso anche gli animali evocati sono quelli giovani (anche se per esempio Naruto poteva benissimo evocare Gamabunta), proprio come dire: “Adesso � giunta l’ora di lasciare il tutto nelle mani delle nuove generazioni” e questa guerra infatti sar� sicuramente l’ultima volta che si avr� a che fare con quelle vecchie:sisi:
bluclaudino 11 Giugno 2013 il 17:32
Il fatto poi che gli Hokage siano immobili a guardare (come i commentatori di una partita) la dice lunga sul messaggio generazionale che Kishi vuole inviarci 🙂
Tanuki-chin 11 Giugno 2013 il 17:25
Mi ha colto un’illuminazione:
Bartolomeo fa parte della nuova ciurma degli ex pirati di Barbabianca!!!