Ed ecco, anche se con un ritardo non indifferente, l’articolo sul Napoli Comicon, evento che si è svolto fra il 28 aprile e il 1 maggio.
Mi voglio per prima cosa scusare con tutti gli utenti per la lentezza con cui si è fatto vedere il pezzo, mi sono dovuto riprendere da una settimana di prove intercorso abbastanza stressante e non sono riuscito a scriverlo prima.
Ma ora non perdiamoci in chiacchere ed iniziamo con il resoconto della fiera.
Io sono potuto andare solo domenica 30, che credo sia stato il giorno di maggior affluenza, e in quella data si è anche svolta la gara dei cosplay (di cui potete trovare alcune foto a fine articolo).
Sfortunatamente tante persone radunate in fila per i biglietti e la folle idea di tenere chiusi i botteghini fino all’orario di apertura della fiera hanno attirato le attenzioni sin troppo indesiderate di uno stuolo di bagarini, evento che non è passato inosservato e che è stato riportato dai quotidiani del posto.
Chi fra voi lettori è andato al Comicon negli anni passati sa bene che la mostra era stata divisa in due location, quest’anno invece si è preferito concentrare la maggior parte degli eventi alla Mostra d’Oltremare, forse anche per l’ottima posizione in cui si trova: meno di cinque minuti a piedi dalla stazione di Campi Flegrei.
Come avevo già accennato l’evento clue della giornata è stata la mostra dei cosplay, anche se per tutto il giorno si sono succeduti proiezioni e conferenze sparse per tutta l’area della mostra. Sono state allestite due sale dedicate alla proiezione di cartoon, mentre le conferenze si alternavano fra la sala multimediale e quella incontri. È stato in quest’ultima che ho intervistato Giuseppe Camuncoli (per un resoconto dell’intervista potete cliccare QUI), che subito dopo si è spostato ed è stato quasi tutto il pomeriggio a disegnare allo stand della Panini.
All’esterno era possibile anche combattere con spade di gomma o spararsi ventose in un’arena costruita appositamente. Inoltre all’interno dei padiglioni si perdeva il conto di quanti fossero i negozi di gadgets o gli stand dedicati ai giochi. Erano presenti anche delle mostre, di cui una celebrava Martin Mystere mentre un’altra era dedicata ad Alan Moore.
Ed ora parliamo della gara dei cosplay. L’evento è stato diviso in due turni: nei preliminari, dopo una rapidissima esibizione, venivano selezionati i cento cosplayer che avrebbero partecipato alla finale. E quando dico rapidissima non esagero: ne ho viste alcune che sono durate meno di dieci secondi, a malapena il tempo di salire e scendere dal palco.
Forse lasciar passare un centinaio di cosplayer su meno di centocinquanta è però stato un errore. E dico così per due motivi: sia perchè la finale è durata decisamente troppo, che per la qualità di alcuni dei cosplay, deludente. In finale si concedeva il tempo necessario per una piccola rappresentazione o una coreografia, però, anche solo per il trasporto degli strumenti sul palco, poteva capitare che una singola esibizione si prolungasse per più di cinque minuti, con una non indifferente dilatazione dei tempi. Non a caso non sono riuscito a trattenermi fino al termine della gara e alla consegna dei premi per le undici categorie previste.
Alcuni dei cosplayer, per quanto dotati di costumi scenografici, non sono stati in grado di effettuare coreografie anche solo un minimo entusiasmanti o coinvolgenti.
Ora, dopo tutte queste lamentele, permettetemi di lodare coloro che mi hanno maggiormente colpito.
Il primo premio io l’avrei assegnato a una riproduzione fedelissima del Team Noble, il gruppo di soldati Spartan protagonista di Halo: Reach. Questi ragazzi meritano davvero tutti i miei complimenti per la cura dei costumi, che hanno chiaramente realizzato in proprio e che erano tanto ben fatti da sembrare veri.
Una menzione la merita anche un gruppo numerosissimo, formato da ben 21 elementi, che hanno rappresentato il trailer del videogioco Assassin’s Creed 2 in maniera fedele, realistica ed emozionante.
Infine, il duetto che ha fatto ridere più di tutti è stato quello formato dal Teschio Rosso e dal Dottor Destino, che si sono esibiti in un esilarante pezzo tratto dal cartone Super Hero Squad. Spero sinceramente che fosse previsto un premio per la categoria comica, perchè se lo sarebbero veramente meritati: sono riusciti a riportare un minimo di allegria in una gara che ormai era evidentemente diventata troppo pesante anche per i giudici.
Ed ora credo di salutarvi, e lasciarvi godere le foto che abbiamo scattato.