[NdB. I Marvel Zombie non c’entrano nulla! Tranquilli!]
Prendendo spunto dai nostri colleghi oltreoceanici di Newsarama e dalle recenti notizie di morti illustri sulle pagine di Ultimate Comics Spider-Man (se non sapete nulle…e volete sapere andate qui), ho deciso di approfondire le morti più “clamorose” e sorprendenti del fumetto internazionale.
Non necessariamente le morti hanno shokkato il lettore, spesso sono la base di un espediente narrativo o di una tematica che ancora oggi lega le vicende di moltissime trame del fumetto al quale appartengono, all’interno dell’approfondimento sono contenute anche morti che sono state in seguito smentite ma che hanno lasciato, in qualche modo, il segno!
Prima di infilarci dentro questa scaletta di decessi voglio avvisare ovviamente tutti della possibile presenza di SPOILER, alcune morti infatti potrebbero NON ESSERE ancora state lette da voi italianozzi perciò occhio e buona lettura!
Alexandra DeWitt (Lanterna Verde – DC Comics)
La prima di cui parliamo è Alex DeWitt, formalmente la fidanzata di Kyle Rayner ossia “l’ultima” Lanterna Verde nei fumetti che recano lo stesso nome.
Appare nel #48 di Lanterna Verde del 1994 e viene fin da subito identificata come la parte razionale ed inseparabile del giovane Kyle, prima ancora che riceva l’anello del corpo intergalattico delle Lanterne.
Fotografa di professione per un giornale di Los Angeles, Alex sprona Kyle a dare di più per il suo lavoro di cartoonist e dopo che l’alieno Ganthet donerà a Kyle l’ultimo anello delle Lanterne Verdi, verrà a conoscenza dal suo stesso fidanzato del destino che le stelle gli hanno riservato e tenterà in tutti i modi di motivare il fidanzato al suo nuovo ruolo di poliziotto dello spazio.
La sua esperienza con Lanterna Verde però ha breve durata: verrà strangolata dal supercriminale Major Force e verrà infilata nel frigorifero di casa sua in maniera tale che Kyle possa ritrovarla subito.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – Il modo brutale in cui viene trovata Alexandra permetterà al mondo del comics (soprattutto dei fan) di coniare una nuova definizione: la sindrome della donna nel frigorifero.
Questa forma di sindrome nel corso degli anni verrà applicata a tutti i protagonisti di fumetti maschi che affrontano, durante le loro avventure, la morte per mano violenta delle protagonisti femminili che le accompagnano, distrutte dallo stile di vita “alternativo” del loro compagno.
Stephanie Brown (Batman – DC Comics)
La giovane di cui parliamo ora appartiene al mondo di Gotham e della terza incarnazione del Ragazzo/a Meraviglia, Robin (Tim Drake).
Nata nel 1992 ed apparsa sul #247, Stephanie è la figlia di Cluemaster, un supercriminale che Batman e Robin spediranno spesso nel carcere Blackgate, la ragazza è diametralmente opposta al padre tanto che assume l’identità dell’eroina Spoiler e si guadagna l’affetto dei lettori fin dall’inizio per i suoi modi di fare imbranati ma frizzanti e puramente adolescenziali.
E’ partecipe di una storia sulla gravidanza adolescenziale che varrà al titolo il premio come Miglior Serie a Fumetti dell’anno per giovani e grazie alla sua presenza, conquisterà l’occasione, durante la sua carriera di vestire i panni di Robin (quando Tim Drake darà forfait) e successivamente quelli di Batgirl affiancando Dick Grayson nel mantello oscuro del crociato.
Durante il suo servizio come Robin, Steph, nel tentativo di farsi accettare commette un terribile errore e da il via alla saga chiamata War Games nel quale ogni banda di Gotham inizia una guerra collaterale con le altre.
Sentendosi responsabile cercherà di porvi fine da sola ma verrà catturata da Maschera Nera durante un pattugliamento e verrà torturata finchè non arriverà Bats a salvarla.
Portata in ospedale però, la ragazza morirà per via delle tremende atrocità subite.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – Nonostante la sua morte sia stata smentita poco dopo, la voce dei fan scioccati dalla morte di un personaggio si è fatta sentire alla DC Comics che non ha mai replicato al motivo della sua “iniziale” scomparsa, i fan percepirono in modo così forte la morte di Steph che crearono moltissimi gruppi e petizioni per rivolerla sulle pagine, il più famoso gruppo fu Ragazza Meraviglia Project .
Lori Grimes (The Walking Dead – Image Comics)
La serie “The Walking Dead” creata da Robert Kirkman non dovrebbe far stupire quando si parla di morti clamorose dato che spesso e volentieri, in un mondo post-apocalittico che straripa di zombie, qualcuno dei sopravvissuti ci lascia inderogabilmente la pelle.
Non dovrebbe far stupire questa morte ma invece, secondo un recente sondaggio è quella che ha scosso di più i lettori, sia gli assidui dell’opera targata Image Comics, sia quelli che curiosano ogni tanto le vicende dei sopravvissuti guidati da Rick Grimes.
Dopo averne viste tante di morti ma dopo essersi sempre rialzato di fronte ad esse, Rick vede durante lo scontro tra il folle governatore ed il suo manipolo di sbandati, la moglie Lori prendersi una fucilata alle spalle esplodendo in un tripudio di violenza che si porta dietro anche la neonata figliola Judith (che muore schiacciata dal corpo della madre che cade al suolo).
Lo scontro e la morte di Lori sarà uno dei fattori che porteranno il protagonista Rick ad una lenta discesa nella pazzia.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – In un fumetto che fa della morte l’ordinaria amministrazione del nuovo mondo: un’amica ed un nemico da affrontare ogni giorno, la morte di uno dei simboli che rendevano il protagonista così “protagonista” non può che dare un significato alla morte stessa, più traumatico di quanto si potesse immaginare. Come nella vita reale.
Fenice / Jean Grey (Uncanny X-Men – Marvel Comics)
Ah l’innocenza spensierata! Sono gli anni dove leggendo i fumetti ed identificandosi nei suoi protagonisti sentiamo di poter spaccare il mondo, possedere superpoteri e darle di santa ragione ai criminali, diventare belli, fighi ed indistruttibili.
Forse qualche problema come tutti, ma chi non li ha mai avuti? Di certo nessuno, nel 1980 pensava che sarebbe successa una cosa come è successa a Jean Grey.
Come è stato discretamente spiegato nel terzo capitolo della saga cinematografica i poteri della mutante Jean Grey sono ben più potenti e terribili di quanto inizialmente si pensava.
Nell’episodio finale della saga della Fenice Nera, Jean incontra il suo destino dopo aver rivelato nuovamente alla galassia il suo terribile potere, prima che esso possa distruggere anche solo un essere vivente, Jean decide di sacrificarsi sparandosi addosso con un cannone kree, immobilizzando tutti gli X-Men che stavano accorrendo per fermare il suo piano o perlomeno bloccare la Fenice Nera.
In due vignette, uno degli elementi più importanti del team di mutanti, muore per salvare coloro che ama proprio da se stessa.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – La morte di Jean ha avuto una risonanza di ben 5 anni nelle testate e nelle storie degli X-Men, è forse l’esempio più importante di come un singolo fattore scateni diversi fenomeni a cascata anche a lunga distanza di tempo. Non solo per gli X-Men ma anche per il resto del mondo che si trova involontariamente sconvolto da alcuni fenomeni derivati dalla morte della mutante. Purtroppo come è logico supporre, l’impatto della sua dipartita venne smorzato (ma non annullato) dal suo ritorno “prevedibile” dopo molti anni.
Arthur Curry Jr (Aquaman – DC Comics)
Non che io sia un appassionato di questo personaggio, ma è innegabile che Aquaman, al pari di Namor per la Marvel Comics, sia uno dei personaggi più affascinanti (e spesso inutili) del panorama Comics.
La morte che lo interessa è la prima di una serie di “infrazioni” a tabù sacrosanti che fino al 1978 avevano tenuto insieme gli schemi narrativi dei supereroi.
La morte di Arthur Curry Jr è infatti la morte di un bambino, il bambino di Aquaman, Acquababy?!
La sua morte è imputabile ad un supercriminale del mondo sottomarino, Black Manta dalle origini più volte rimaneggiate ma con un minimo comune denominatore: l’odio per Aquaman ed il mare che più volte lo avevano illuso e abbandonato.
L’occasione per Black Manta di far soffrire il supereroe deli abissi DC, lo ottiene quando rapisce l’erede dell’uomo, avuto da una relazione con una principessa di un mondo sottomarino in un universo alternativo, il piccolo viene infilato di peso in un macchinario che lo soffochi lentamente e quando la madre Mera accorre in suo aiuto, supportata dal marito, ormai è troppo tardi.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – Questa morte fumettistica rappresenta il nuovo punto di svolta ed il nuovo segnale di un mondo letterario che sta mutando e si sta adeguando pericolosamente (e tristemente) alle cronache del mondo reale. La morte di un bambino rappresenta un nuovo punto di svolta del panorama fumettistico, un nuovo punto per l’oscurità nel cuore dei supereroi.
Barry “The Flash” Allen (Flash – DC Comics)
Stavolta non parliamo di un personaggio secondario, di una spalla o di un elemento figurativo che scatena con la sua morte, una reazione.
Parliamo di un protagonista. Uno dei protagonisti di punta della casa editrice DC Comics e famoso, negli anni ’90 almeno, quasi quanto Batman e Superman.
Barry Allen è Flash, l’eroe capace di raggiungere velocità oltre l’impensabile ed è l’elemento più forte che caratterizza la Silver Age della DC Comics (dal 1956 fino al triennio 69-71), anche se è da considerarsi come il secondo Flash della cronologia, è stato particolarmente apprezzato dai fan soprattutto per il suo ruolo fondamentale nella creazione della Justice League of America.
Come molti altri supereroi, Barry ha una spalla: il nipote Wally West, Kid Flash che ne reclamerà l’identità dopo il trapasso.
La sua morte, narrata in “Crisi Sulle Terre Infinite“, è causata dal supercriminale Anti-Monitor e dal suo cannone ad Anti-Materia dal quale il nemico di Flash attinge energia.
Sapendo di correre un rischio serio ma disposto a tutto per salvare il suo continuum spazio-temporale Flash inizia a correre attorno all’arma, corre così tanto da distruggere il cannone ma distruggendo così anche se stesso, sgretolandosi e lasciando solo il suo costume a testimonianza del suo atto coraggioso.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – 20 anni occorrono a Barry Allen per ritornare sui fumetti della DC ed in questo frangente, la sua eredità crea una solida struttura nel quale ancora oggi, tutti identificano Flash come Wally West, famoso soprattutto per i suoi ruoli nella JLA e nella sua versione Unlimited. L’identità di Barry Allen sopravvive però nel cuore dei fan e nella serie televisiva degli anni novanta, anche se il costume indossato da Barry è già in mano a suo nipote da diversi anni.
Bucky Barnes (Capitan America – Marvel Comics)
Un tempo si diceva che dalla morte nei fumetti non sarebbero ritornati mai solo tre persone: Zio Ben (Marvel), Jason Todd il secondo Robin (DC) e Bucky (Marvel).
Oggi due di questi sono tornati, speriamo non lo faccia anche il terzo!
Bucky è semplicemente uno dei personaggi più “antichi” creati dalla Marvel Comics assieme al suo compagno di battaglia nonchè mentore, Capitan America (Steve Rogers), creato nel 1945 come giovane spalla del supereroe americano, in totale contrapposizione con la florida gioventù hitleriana di quegli anni, Bucky come il suo partner trova la morte (apparente) nell’ultima avventura che li vede inseriti nella Seconda Guerra Mondiale.
Cercando di fermare un drone creato da Armin Zola, scienziato nazista, Cap e Bucky salgono su un piccolo aereo di trasporto diretto a Londra e trovano la morte entrambi scongiurando il disastro: Cap finisce nei gelidi territori intorno al Canale della Manica, rimanendo ibernato nel ghiaccio per anni, Bucky invece scoppia in cielo con l’aereo che sembra portarselo via definitivamente, anche se negli anni ’60 un personaggio di nome Soldato d’Inverno…
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – Nonostante l’eco di risonanza che la sua morte ha avuto nell’anima di Cap dopo il suo “ritorno”, il vero motivo che ci spinge ad inserire Bucky in lista (oltre al fatto che è forse il character che è rimasto più morto in assoluto) è il fatto che una volta tornato in vita e passato sotto le abili mani di un genio come Ed Brubaker, Bucky sia diventato qualcosa di più, un nuovo Capitan America addirittura meglio del primo ed originale. Qualcuno ha forse detto che oggi Bucky sembra essere di nuovo morto? Bah, ne parleremo presto!
Jor-El & Lara (Superman – DC Comics)
Alcuni personaggio, è proprio vero, sono creati al solo scopo di morire e niente calza più a pennello in questa definizione, che inserire i genitori del futuro Superman.
Esseri kryptoniani di alta intelligenza e sensibilità che come ultimo gesto d’amore per un figlio, lo spediscono in un pianeta primitivo e popolato da esseri cerebralmente inferiori, sperando che in loro Kal-El ci trovi un po’ d’amore.
Jor-El e Lara da vivi si vedono pochissimo, pochi istanti prima che Krypton esploda, la loro immagine più famosa è nel momento in cui danno l’addio al bimbo avuto dal loro amore, spedito tramite una navicella sul pianeta Terra, sperando che la razza kryptoniana possa proseguire grazie a lui ed ai suoi sforzi.
La loro presenza costante nel cuore di Superman formerà l’uomo che diventerà leggenda, e se questo non fosse sufficiente a dar loro importanza, basti pensare a come il ruolo di Jor-El nella cultura, abbia saputo lanciare un mito del cinema come Marlon Brando.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – Oltre ad essere le scheggie con le quali Superman diventa ciò che il mondo conosce, attraverso fumetti cartoon e film, i genitori del kryptoniano per eccellenza sono anche uno dei primi esempi di personaggi creati e formati al solo scopo di fare una brutta fine, dei catalizzatori di eventi che vengono coltivati al solo scopo di venir distrutti.
Ben Parker (Amazing Spider-Man – Marvel Comics)
La morte più “rimbombante” nel panorama dei fumetti e nella cultura in generale.
Ben Parker, lo zio e padre adottivo di Peter Parker è la causa/effetto che donerà al mondo la figura di Spider-Man e la celebre frase “Da un Grande Potere, derivano Grandi Responsabilità”.
Chi non conosce la morte di zio Ben forse ha vissuto sulla Luna con le orecchie tappate da venti anni a questa parte: un ladro ruba l’incasso della serata in uno studio televisivo dove, guarda caso, un Peter Parker in possesso di doni ragneschi si sta esibendo.
Il ladro viene fatto fuggire, Peter afferma che non è affare suo fermarlo, al ritorno a casa scopre che un ladro ha freddato il suo povero zio per rubargli l’auto e pochi spiccioli, Peter si mette a caccia del ladro in questione e scopre che è lo stesso che ha lasciato andare via agli studi televisivi.
La psiche di Peter quel giorno si forma in maniera così traumatica e dolorosa che la sua influenza lo porta ad essere un modello diverso, lo porterà poi ad affrontare sfide, sacrifici e quant’altro che faranno di Peter Parker, l’amichevole uomo-ragno di quartiere.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – Non può esistere una scaletta di morti celebri nei fumetti senza Ben Parker, la morte fumettistica per definizione ed attualmente, l’unica morte “DURATURA” del panorama comics che abbia avuto un eco importante. Ancora oggi nelle storie di Spidey, il nome di Ben ritorna spesso a testimonianza che il suo insegnamento, prosegue con la sua lezione di sensi di colpa del “non più giovane” uomo-ragno. Molto più di quanto abbia fatto la morte della dolce Gwen Stacy, che nonostante abbia ispirato delle storie bellissime per il buon Pete, rimane una macchia in confronto a quella dell’amato zio.
I coniugi Wayne (Batman – DC Comics)
Ricchi da far schifo eppure così umani più degli esseri umani stessi.
Thomas e Martha Wayne sono l’apoteosi delle morti nei fumetti, non solo perché formeranno con la loro fine un grande uomo (Bruce Wayne) ma anche un’intera città (Gotham City) che non affonderà nella propria corruzione e violenza solo per l’omicidio più efferato della storia cittadina.
Lui chirurgo esperto ed apprezzato, fondatore di una società filantropica con interessi in ogni ambito sociale, lei ereditiera della fortuna di famiglia in industrie chimiche, sono i genitori amorevoli e presenti del pupillo Bruce Wayne.
Una sera, di ritorno dal cinema, i due vengono aggrediti, derubati ed uccisi da Joe Chill, un criminale di basso profilo che nonostante l’efferato crimine, entrerà ed uscirà dalla prigione come da una porta girevole, per merito del collaudato sistema corruttibile di Gotham.
La morte dei suoi, lascerà in Bruce una cicatrice talmente enorme che instillerà in lui il desiderio di vendicarsi, non solo di Chill, ma di tutti i criminali che per un motivo o un altro, sfuggono alla legge o se ne prendono gioco.
Creerà il mito di Batman, il crociato di Gotham e voterà le sue azioni (ancora oggi) al buon nome dei suoi genitori, morti solo perché non hanno voluto reagire con la stessa violenza che li ha eliminati.
Perché è doveroso inserire questa morte nella lista? – Una vignetta su internet mostra come un bimbo, venuto in possesso di un genio della lampada, chieda all’onnipotente essere di diventare Batman, di tutta risposta il genio uccide i suoi genitori, esaudendo di fatto il suo desiderio.
Se questo non basta a capire quanto importante sia la morte dei coniugi Wayne nel panorama fumettistico, non saprei che altro dirvi. Uno dei personaggi che hanno segnato la nostra cultura moderna ed il mito del supereroe “powerless” è nato solo grazie al sacrificio estremo dei suoi genitori, dovremo ringraziare Thomas e Martha per questo.
E l’Ultimate Spider-Man?
Ok, ho accennato all’inizio dell’articolo di questo fatto singolare e mi sono sentito il dovere di lasciarlo per ultimo, sperando che tutti quelli arrivati fin qui, sappiano a grandi linee cosa è accaduto in questi mesi nell’universo creato da Brian Michael Bendis: Ultimate Universe.
Spidey alias Peter Parker ha trovato la morte, così come suo zio Ben all’inizio delle sue avventure.
Ucciso da eroe come solo lui poteva fare per salvare zia May, in un tentativo estremo di bilanciare l’universo e dare senso alla sua esistenza sia come umano che come supereroe.
Spidey nasce dopo aver condannato zio ben alla morte (indirettamente), Spidey muore dopo aver salvato da morte certa zia May, un giusto prezzo da pagare, forse troppo esagerato per chi, come me, ama il personaggio dentro la tuta rosso-blu del ragno.
Che il personaggio ritorni prima o poi, è tutto da vedere (visti gli schemi piuttosto rigidi a cui l’ultimate universe ci ha abituati) ma se un giorno, ci si troverà di nuovo a stilare una classifica delle morti dei comics, sono certo che quella di Peter Parker sarà di sicuro inserita.
E voi che ne pensate di questa classifica? Avreste aggiunto qualcuno?
[Fonte | Newsarama]
ichigo2 6 Luglio 2011 il 18:17
W la morte nei fumetti 😀 che ce ne sia di pi�!!
grano_89 6 Luglio 2011 il 19:00
Povero figlio di acquaman… uno dei personaggi pi� “bistrattati” (ma obbiettivamente di utilit� dubbia) della Dc… per� mi affascina come pochi
Don Homer 6 Luglio 2011 il 19:25
Anche la morte di Gwen Stacy � scioccante.
bluewiper 6 Luglio 2011 il 20:56
Bell’articolo
Elijah 6 Luglio 2011 il 21:12
Ma alla fine anche la morte di Jason Todd (l’hanno fatto risorgere ? :O) ci sarebbe potuta stare. Non fosse altro che � stato ucciso dalla volont� dei lettori, attraverso una sorta di “elezione” XD
Siberian89 6 Luglio 2011 il 21:47
e cap america?
Don Homer 7 Luglio 2011 il 00:07
E’ resuscitato pure lui.
ichigo2 7 Luglio 2011 il 01:43
beh anche Stephanie Brown e Jean Grey sono “resuscitate” la prima non � proprio morta…
Manuel 7 Luglio 2011 il 14:27
Infatti non parla di morti “Durature” ma di morti che hanno lasciato il segno in un modo o nell’altro.
Cerv 7 Luglio 2011 il 02:19
Bell’articolo!!! All’inizio pensavo riguardasse solo le morti vere (anche se sono davvero poche), poi per� l’ho letto e per questo penso che ci sarebbe stata benissimo anche la morte di Jason Todd. Secondo me la sua morte � particolarmente importante, sopratutto per le ripercussioni sulla psiche di Batman. Dopo la sua morte Batman per un periodo di tempo non sar� pi� lo stesso, diventer� istintivo e violento cosa che lui stesso aveva sempre rimproverato a Jason, non si dar� mai pace per quanto accaduto a Jason e sar� molto restio anche ad accettare Tim come nuovo Robin… sar� interessante vedere se la storia di Jason avr� ripercussioni su Damian, il nuovo Robin nonch� figlio di Bruce.
Manuel 7 Luglio 2011 il 14:36
Penso che l’assenza di Jason sia dovuta al fatto che i lettori lo odiavano e lo hanno condannato alla morte, ergo tutte le ripercussioni psicologiche non sono state create anticipatamente per sconvolgere il lettore ma sono l’irrimediabile risultato della decisione presa.
Tutte queste morti (ancora fondate o smentite) hanno avuto una scelta degli autori dietro, pi� o meno comprensibile per scatenare una reazione negli appassionati: vedi Spoiler.
Duke 7 Luglio 2011 il 08:15
Allora..sono da citare Jason Todd (morte per televoto) sicuramente; Cap America (il cui ritorno ha segnato ANCHE la nascita dei moderni Vendicatori); Gwen Stacy (morta per rottura del collo !) Lian, la figlia di Arsenal (Roy Harper) uccisa da Prometheus;Superman, la cui morte porter� alla saga Il Regno dei Supermen, La morte di Superboy (che cambier� la relazioni interne dei Teen Titans) Abin Sur (che dar� l’anello a Hal Jordan),Ted Kord (blue beetle) morto per un colpo di pistola in faccia da Maxwell Lord,Lo stesso Maxwell Lord( ucciso da Wonder Woman per liberare Superman dal suo controllo mentale) Black Bolt ucciso insieme a Vulcan, Dan Turpin (morto dopo essere diventato l’incarnazione di DarkSeid) Ralph e Sue Dibny; Jonathan Kent, Abomination (la prima morte causata da Red Hulk), Abram Herskine (il creatore della formula del supersoldato, Johnny Storm (la fine dei fanstastici 4 e l’inizio di FF) Cable (consumato dal technovirus), i figli di Scarlet Witch (emanazioni sataniche di Mephisto) Harry Osborn (morto dopo la saga Inferno)Nightcrawler (morto per proteggere Hope) Pyro (morto di virus Legacy) Sabretooth (ucciso da wolverine)Wasp (uccisa da thor) e Black Goliath (durante la saga Civil War)
Duke 7 Luglio 2011 il 08:16
se ne manca qualcuno ditelo eh 😀
Wing 7 Luglio 2011 il 10:11
In questo caso allora dire anche Loki durante la saga di The Siege (resuscitato subito dopo da Thor) e Sentry, uno dei personaggi pi� forti degli Avengers! Batman alla fine della saga Final Crisis che ha portato a Nightwing a diventare il nuovo Batman! Ben Reilly, il clone di Spider Man!
Purtroppo tutti i personaggi sono morti almeno una volta e sarebbe lunghissimo da elencare! Sarebbe meglio considerare solo quelli che sono morti DAVVERO!
Considerando che con la saga Blackest Night, molti personaggi della DC sono tornati in vita! La morte dei personaggi sono un ottimo escamotage, per mettere in pausa certi personaggi in modo tale da fare emergerne degli altri, purtroppo alla fine ci affezioniamo a tutti!
Cmq ottimo articolo!
Logan_alle_Hawaii 7 Luglio 2011 il 12:52
BlackBolt in realt� non � morto
Da citare non pu� mandare Ben Reilly, Thunderstrike, il primo ed il terzo Capitan Marvel (Mar-Vell e Genis)
solo per dirne alcuni che non sono tornati…(ancora)
Logan_alle_Hawaii 7 Luglio 2011 il 12:46
scusami, scrivi che Batman manda Cluemaster diverse volte al Raft…ma il Raft � la prigione della Marvel, a Gotham Batman mi sembra mandi i criminali ad Arkham
Manuel 7 Luglio 2011 il 14:31
Errore mio e corretto…� la prigione Blackgate per criminali “Comuni”.
Cluemaster non merita di finire al manicomio di Arkham.
Logan_alle_Hawaii 7 Luglio 2011 il 17:32
ah ok, era x sapere, non seguo regolarmente Batman ma solo saltuario quindi poteva pure essere che avessero copiato :tongue: (come se non lo facessero abitualmente una con l’altra Marvel e DC)
cmq molto toccante anche la morte di Everett Thomas Synch di GenX o il finale di Brightest day con la RI-morte di Deadman