Bentrovati utenti di Kj. E’ un po’ che non ci si legge, eh? Un po’ troppo, oserei scrivere.
Ma bando alle ciance, oggigiorno vi riporterò dell’esperienza recentissima dei Sadamoto Days in quel di Milano. Evento organizzato dal Milano Manga Festival, nello specifico alla Rotonda di Via Besana. Come saprete, voi mangofili meneghini, il festival è diviso in due locazioni, appunto l’appena citata in via Besana e la sede dello spazio Wow, che i più ricorderanno per aver ospitato una mostra perenne sul 25° anniversario di Dylan Dog, lo scorso anno.
Ordunque, nel primo pomeriggio del passato Sabato 6 Luglio, all’insegna delle parole “caldo improponibile misto a umidità sovrannaturale”, giungo alla sede principale della mostra. Aggirata la coda (voci di corridoio davano gente in fila dalle 9 del mattino, folli) ed entrato nell’edificio, faccio conoscenza con la responsabile dell’evento, Stefania Viti, che ringrazio per la splendida opportunità, e con i miei colleghi di Nanodà – Peppe, aka Shinji Kakaroth – e più tardi di Animeclick – Renato, alias Slanzard -.
La mostra consiste in una imponente esposizione di ben 600 tavole originali, atti a ricoprire 200 anni di storia dell’arte dei manga, compresi uno spazio dedicato all’eterno Hokusai e alla Ukiyo-e e un angolo dedicato alle riviste nipponiche: Shonen Jump, Shonen Sunday, Young Ace e non concludo l’elenco per ragioni di spazio: sono davvero tante. Questo solo per quanto concerne le opere cartacee. Quasi dimenticavo la sterminata collezione di manga posizionata al centro del tutto, tutti rigorosamente in lingua originale.
Segnato un rigore a Benji Price e visitato lo spazio dedicato ad Holly e Benji, sono incappato nell’angolo dei mangaka. Un paradiso, per certi versi. Insieme ai ferri del mestiere e qualche bozzetto originale vi è un affascinante filmato sui vari Osamu Tezuka, Go Nagai, Shotaro Ishinomori, Takao Saito e altri grandi mangaka. E inoltre, appena usciti dalla sezione mangaka e entrati in quella dedicata ad Evangelion, è possibile farsi una partita all’ultimo Ninja Storm di Naruto Shippuden e al recente Kaikozu Musou 2 di One Piece.
Dispiace non potervi far vedere questa infinità di roba, ma all’interno dell’edificio ci è stato chiesto di non fotografare. Piuttosto fateci un salto, la mostra è ancora visitabile.
Tra i preparativi per la festa del Tanabata del giorno dopo ha così inizio l’evento principe del week end, l’incontro con il maestro Yoshiyuki Sadamoto. Character designer dell’anime Neon Genesis Evangelion, nonché autore della rispettiva opera cartacea, Sadamoto risulta anche tra i membri fondatori dello Studio Gainax. Ultimamente oltre ai Rebuild di Evangelion, si è districato tra diversi lavori cinematografici, Summer Wars e La ragazza che saltava nel tempo su tutti, senza dimenticare Wolf Children, prossimamente nei cinema italiani, insieme a Evangelion: 3.0 You Can (Not) Redo, entrambi editi dalla Nexo Digital.
Un breve filmato, introduce ai presenti tutti i lavori passati più o meno recenti del sensei Sadamoto. Tra questi, ricordiamo, oltre ai precedenti già citati, anche Nadia e il mistero della pietra azzurra, .hack//Sign, FLCL, Diebuster, Gambo e Le ali di Honneamise.
Con l’arrivo di Sadamoto, ha inizio la prima sessione di autografi, per chi si fosse registrato per tempo tramite Komixjam, Nanodà e Animeclick. Una volta saliti sul palco è stato possibile per ogni fan fare una domanda al maestro. Ma il più delle volte la domanda si limitava a semplici ringraziamenti. Sadamoto, felicemente ispirato, ha omaggiato diversi fortunati ammiratori e ammiratrici con personali bozzetti tra cui una Fiat 500, un ritratto di Gendo piuttosto sorridente, un Penpen, e addirittura un ritratto del fan stesso. Piccolo break. La seconda sessione si ripresenta esattamente come la precedente. E terminata anche quest’ultima tranche di autografi, Sadamoto concede una piccola intervista ai colleghi di Nanodà e di Dummy System.
E’ giunta l’ora del fan meeting e dell’estrazione dei premi a sorpresa. Tra le varie domande e relative risposte, sono stati estratti da me e i miei colleghi Shinji e Slanzard prima e da Sadamoto poi, tre fan a caso più uno, che hanno vinto una copia dell’artbook Carmine. Ai quattro vincitori se ne è aggiunto un altro: a causa di una piccola incomprensione, per Komixjam ci sono stati ben due vincitori. Stretta personalmente la mano a Sadamoto, vado in ricerca del nostro vincitore ufficiale per chiedergli una foto per il blog, ma, ahimè, si era già dileguato.
Conclusosi l’evento, noi tre blogger siamo stati omaggiati a nostra volta con una copia autografata delle stampe di Asuka e Rei per i nostri siti. Ci si è soffermati, poi, con Stefania, alla quale vanno i miei più sinceri ringraziamenti e un caloroso in bocca al lupo per il prosieguo della mostra e alla possibilità del ripetersi di un evento di tale portata nei prossimi anni.
I presupposti per far bene ci son tutti.
Da Nick90 è tutto. Stay tuned on KomixJam.