Dopo i Fantastici Quattro e la Fondazione Futuro, eccovi un’altra doppia recensione. Come avrete intuito dal titolo oggi si parla delle due serie con il nome X-Force. Nonostante abbiano autori differenti, componenti differenti e storie differenti, ve ne parlo insieme per un motivo: le due testate, oltre al nome condividono anche gli obiettivi dal punto di vista editoriale.
Se c’è una cosa tipica degli X-Men, infatti, è l’enorme numero di personaggi. Mentre i Vendicatori bene o male sono quelli, ed una squadra si costituisce sempre di cinque o sei elementi, (Kurt Busiek e i suoi 50 eroi a parte) per i mutanti i numeri sono un pò più elevati.
Con tutti questi personaggi così diversi fra loro è difficile prendersi cura di loro nella maniera che si dovrebbe, specie tenendo conto della continuità attuale delle testate mutanti, tutta incentrata sulla rivalità ideologica Ciclope-Wolverine e che lascia poco spazio agli altri personaggi, che pure avevano avuto sviluppi interessanti.
Come ad esempio Colosso, i cui principi morali negli ultimi anni sono stati abbattuti oltre ogni modo;
oppure Psylocke, uscita dalla devastante esperienza della precedente X-Force;
oppure ancora Hope, la messia mutante che ha adempiuto ai suoi doveri ed ora deve ricominciare tutto daccapo; o Tempesta,
uscita dal matrimonio con Pantera Nera…
O, per finire, Cable, privato del virus tecnorganico che tanto lo affliggeva, ma mai come adesso così vulnerabile.
In poche parole:svariati personaggi con una bella evoluzione pregressa e molti possibili sviluppi narrativi, ma poco o nessuno spazio nelle X-Testate attuali: ecco quindi due nuove serie tutte per loro!
Entrambi i gruppi sono alla loro prima missione, ma hanno un’impostazione tipica di tutte le squadre targate X-Force: una struttura organizzata (nel caso di quella di Cable proprio paramilitare), dei metodi poco ortodossi e dei componenti sulla sottile linea tra eroe e criminale…
Ed in un caso, veri e propri criminali come Spirale.
E il nostalgico che è in me non ha potuto fare altro che sorridere leggendo le due storie: per un’attimo mi è sembrato di tornare negli anni ’90: storie allo stesso tempo semplici e complesse, con rimandi alle saghe precedenti ma nessun pesante riferimento alla continuità(per ora): in poche parole, fumetto di supereroi in purezza.
Se vi interessano i personaggi in questione o volete semplicemente leggere delle belle storie, queste serie fanno al caso vostro.
Fabius Bile 22 Novembre 2013 il 04:38
Non leggo i mutanti (li odio), quindi mi � venuto un dubbio leggendo l’articolo, se Cable non ha pi� il virus tecnorganico, non dovrebbe essere pi� potente di prima, visto che usava parte dei suoi poteri per tenere a bada il virus?
Rorschach 22 Novembre 2013 il 09:07
Quello dei poteri di Cable � uno dei temi portanti della storia, che viene ben spiegato ed analizzato con perizia.