La curiosità che vi propongo oggi, seppur non sia molto recente, potrebbe essere un buon motivo di riflessione o, molto semplicemente, una piccola e divertente curiosità ovviamente made in Japan! Si parla quindi, come il titolo suggerisce, di posare gli occhi su un nuovissimo metodo per studiare e per imparare tutti pezzi di storia che molto spesso sono indigesti agli studenti, caratterizzati da milioni di nomi e numerosissimi eventi che fanno venire il mal di testa anche ai più volenterosi. Se poi ci aggiungiamo concetti filosofici e teorie di pensiero varie, il mix diventa letale e, nella maggior parte dei casi, provoca un naturale “lancio del libro” contro l’armadio della camera.
Per porre rimedio a questa spiacevole situazione, i cugini orienatli ne hanno studiata un’altra delle loro: a ritmo di “uniamo l’utile al dilettevole” ecco a voi dei manga che raccontano e spiegano quei concetti che ogni studente, prima o poi, si troverà a dover affrontare. I giovani scolari giapponesi potranno quindi aver a disposizione fumetti riguardanti Marx, Nietzsche, Kafka, Machiavelli, Shakespeare, Dante e moltissimi altri autori, attraverso i quali poter far propri concetti non sempre banali e immediati.
L’idea pare essere venuta agli editori della East Press che, anche grazie al successo del manga ispirato alle opere di Takiji Kobayashi, hanno ben pensato di intraprendere un servizio in questa direzione. Ovviamente inutile dire che in Italia siamo ben lontani dal vedere progetti di questo genere e, a parer mio, sarà difficile anche trovare qualche anima che decida di tradurre manga di questo genere.
Ad ogni modo, prima di lasciarvi, voglio fare una piccola riflessione a riguardo. Sicuramente l’utilità di questo servizio è molto relativa: dipende infatti dalla quantità di nozioni che si resce a rendere attraverso un manga, dalla qualità d’esposizione dei concetti chiave e dalla capacità di non stravolgere o distorcere gli eventi, cosa che a pensarci bene non è poi troppo banale. Credo comunque che l’idea di fondo sia più che buona, infatti questi volumetti potrebbero essere un punto di inizio per i più giovani o delle semplici introduzioni a chi vuole approcciarsi piano piano ad un concetto prima di estrapolarlo con testi rigorosi e, naturalmente, più complessi. Dopotutto è risaputo che i supporti visivi aiutano maggiormente l’apprendimento e visto che sono soprattutto i ragazzi a farne uso, perchè non sfruttare questa situazione?
Sicuramente non ci si aspetta che il 14enne di turno vada a comprarsi un fumetto che parla di Marx, ma se la scuola o qualche ente simile lo proponesse, secondo me, sarebbe certamente d’aiuto all’apprendimento. Forse perchè io ho studiato praticamente tutti gli autori sopracitati, mi sono abbastanza rotto le scatole ed ora, leggendo queste notizie, mi viene da pensare che se ne avessi avuto l’occasione, un bel fumetto su Così Parlò Zarathustra me lo sarei comprato giusto per addolcire la pillola.
Voi cosa ne pensate?
[Fonte: comicsblog]
[Fonte animenews]
Angel 25 Novembre 2008 il 07:05
� un idea fantastica. Io stesso, se non ci avesse pensato qualcun’ altro, avrei pubblicato manga di questo genre una volta cresciuto xD
Ikari78 25 Novembre 2008 il 08:42
Bisogna dire che questa volta i giapponesi non sono i pionieri; un quarto di secolo fa veniva pubblicata “Storia d’Italia a fumetti” di Enzo Biagi, non era tecnicamente un manga ma l’idea � senza dubbio quella.
Kimimaro 25 Novembre 2008 il 17:35
no non penso che vada bene come metodo di apprendimento, deve essere comunque accompagnato da un libro di testo, e poi figurati! in italia ai manga non gli danno piu importanza di topolino , figurati se un professorone 50 rinbachucchito consiglia un libro del genere.
Hidan 25 Novembre 2008 il 17:40
[quote comment=”14849″]in italia ai manga non gli danno piu importanza di topolino , figurati se un professorone 50 rinbachucchito consiglia un libro del genere.[/quote]
Infatti in Italia nn li cagerebbe nessuno sti cosi… al massimo li userebbero per le elementari :getlost:
jash 25 Novembre 2008 il 18:57
beh almeno cos� non potranno dire che i manga giapponesi siano diseducativi … -_- ma dove!!!
kiriam 26 Novembre 2008 il 10:39
Per� c’� quel “DANTE” di Marcello, in cui disegna in chiave comica tutta la divina commedia…ed � davvero un gran fumetto. e dopo averlo letto � impossibile dimenticare la divertentissima frase del povero virgilio “Vuolsi cos� col� dove si puote ci� che si vuole, e pi� non dimandare” un vero Cult del fumetto italiano
Suso 26 Novembre 2008 il 14:56
davvero geniale come pensata!! solo che ecco credo proprio che possano essere adottati fino ai 14-15 anni!! cio� perk� comunque sia per dei contenuti complessi come quellio filosofici ad esempio,il fumetto puo essere adottato soltanto per un primo approccio ma in seguito diventerebbe inutile e senza contare che a causa della difficolt� nell esprimere i concetti in un manga,sicuramente verrebbero stravolti!