Era un po’ che stavo qui davanti allo schermo pensando a come iniziare questo pezzo. In fondo si tratta di un artista che apprezzo particolarmente e ritornare a sentir parlare di Satoshi Kon a qualche mese dalla sua scomparsa mi riempie ancora il cuore di tristezza. Forse non ne avrei nemmeno il diritto dal momento che l’ho scoperto relativamente da poco e probabilmente solo grazie alla sua scomparsa, ma i mondi che vivono nelle sue opere sono talmente spettacolari e coinvolgenti che non si può non amare il suo lavoro e l’uomo stesso per quello che è stato capace di creare.
Credo che a questo punto per visto che si tratta di ripartire sia più opportuno iniziare con la fine e quindi dalle sue stesse parole, quelle con cui l’avevamo lasciato in estate o meglio quelle che lui ci aveva regalato, perchè, anche sopraffatto dalla malattia e dal dolore, era riuscito comunque a dare al mondo il suo addio con una stupenda lettera e in particolar modo voglio riportarvi le parole che concludevano il suo triste saluto:
Ebbene, a tutti coloro che sono rimasti ancora qui con me attraverso questa lunga missiva, grazie.
Con il cuore colmo di gratitudine verso tutto ciò che esiste di buono a questo mondo, ora poso la penna.
Vogliate scusarmi, ora devo andare.Satoshi Kon
È vero, ciascuno di noi dovrebbe ringraziare ciò che di buono esiste a questo mondo, una bontà che però si alimenta anche delle sue stesse opere: Perfect Blue, Millennium Actress, Paprika son capolavori di straordinaria bellezza che presto si arricchiranno ulteriormente di un nuovo lavoro. È di pochi giorni fa l’annuncio da parte dello studio di animazione Madhouse dell’intenzione di portare a completa realizzazione il lavoro incompiuto del maestro, un nuovo film di animazione cui aveva dedicato gli ultimi anni di lavoro intitolato Yumemiru kikai (in inglese The Dreaming Machine ossia La macchina dei sogni).
Sempre nella sua lettera d’addio fra le altre cose, Satoshi Kon ha espresso proprio il rimpianto di non essere riuscito a portare a termine il suo lavoro
“non solo per il film in sé stesso, ma per lo staff con cui avevo lavorato durante la produzione della pellicola. Perché esiste una forte possibilità che gli storyboard creati con il nostro sangue, sudore e lacrime non vengano mai pubblicati. Questo perché Satoshi Kon circondò con le sue braccia la storia originale, la sceneggiatura, i personaggi e le ambientazioni, gli schizzi, la musica… ogni singola immagine. Naturalmente ci sono cose che condivisi con il responsabile dell’animazione, con il direttore artistico, e con altri membri dello staff, ma di base la maggior parte del lavoro può essere compresa solo da Satoshi Kon.”
Quando espresse queste perplessità al produttore dello studio Madhouse, le preoccupazioni furono spazzate via dalla rassicurazione “Non preoccuparti. Penseremo a qualcosa, quindi tu non preoccuparti“.
La promessa è stata mantenuta e il progetto verrà ora portato avanti da quelli che erano stati i fedeli collaboratori di Kon in molti dei suoi lavori: Yoshimi Itazu, che fino ad ora si era occupato del character design e della direzione dell’animazione, assumerà ora anche il ruolo di “acting director”, mentre sarà affiancato nella direzione delle animazioni da Toshiyuki Inoue; della direzione artistica si occuperà Nobutaka Ike e di quella fotografica Kenji Itoso. La musiche saranno affidate, infine, a Susumo Hirasawa che aveva già lavorato oltre che alle opere più recenti di Satoshi Kon anche all’anime di Berserk.
Il compito di questo gruppo sarà quello di portare avanti l’idea che sta alla base di Yumemiru kikai e realizzare quelli che erano gli intenti del maestro. Intenti che di certo non cercava di nascondere, visto che ne aveva parlato già in due interviste del 2007 e successivamente nel 2008.
“Non sarà come Paprika e non avrà un target adulto, ma sarà una storia per divertire i bambini, ambientata nel futuro. In un anime spesso creiamo un futuro prossimo, che possiamo immaginare, ma questo film è sul futuro del futuro, una storia di miti del futuro. La lettura della storia cambierà in base alla prospettiva dello spettatore e un ragazzo avrà un film d’avventura, mentre un adulto troverà altri significati.“
Ciò che nel 2007 era solo un’idea, prese maggiormente forma nell’anno successivo quando il regista aveva già deciso il titolo dell’opera e intervistato sui suoi contenuti Satoshi Kon si ritrovò a dichiarare:
“All’apparenza sarà un’avventura fantastica rivolta ad un pubblico giovane. Ad ogni modo però, sarà un film che le persone che ci hanno seguito sino a questo punto riusciranno comunque a godersi. Per questo sarà un’avventura che potrà essere apprezzata anche da un pubblico più maturo. Non ci saranno personaggi umani ma solo robot. Sarà come un “road movie” per robot.”
Sulla data di uscita del film ancora non sappiamo nulla, ma vi lascio con alcune immagini del film da cui possiamo notare come dal punto di vista squisitamente grafico Satoshi Kon e Madhouse continuino ad essere una certezza. Quanto alla storia a quanto pare non sembra rientrare nei suoi tipici canoni visionari, ma non dimentichiamo che anche di fronte a una sfida più “realistica” come Tokyo Godfathers era riuscito comunque ad ottenere risultati eccellenti (personalmente lo preferisco anche a Paprika). Magari questo lavoro nelle sue intenzioni era dello stesso genere: voi che ne dite?
Fonte [comicsblog]
raozuzu 15 Novembre 2010 il 13:52
Ottimo articolo, scritto con la giusta passione direi. 🙂
Che dire… attendiamo tutti di vedere quello che si prospetta essere un altro capolavoro! 😉
marilla00 15 Novembre 2010 il 14:45
Davvero commoventi le ultime parole del maestro nella sua lettera, speriamo bene che tutto vado come previsto e anche quest’ultima parte di lui venga trasmessa agli altri, come si intuisce avrebbe voluto.
kiriam 15 Novembre 2010 il 14:53
Ogni volta penso a tutti quelli che, vedendo il titolo “Paprika” tra i miei film, mi dicevano “vecchio porco”… ed io li a difendere Kon a spada tratta….