“Diventerò una tigre! Diventerò una tigre! Diventerò una tigre!”
Chi è che non ricorda questa frase urlata a squarciagola dal piccolo Naoto Date in fuga dall’orfanotrofio che lo ospitava e ormai destinato alla chiusura? Una frase che per quanto infantile, racchiudeva in sé tutta una voglia di riscatto e di reagire alle ingiustizie della società che portarono poi il nostro Uomo Tigre a divenire il benefattore del suo vecchio orfanotrofio, rimesso in piedi da due suoi compagni. L’influenza di questo personaggio creato da Ikki Kajiwara (pseudonimo di Asaki Takamori) e Naoki Tsuji è stata nel corso del tempo molto presente al punto da ispirare nome e aspetto di veri lottatori di wrestling. Gli atti di emulazione però non riguardano solo l’aspetto sportivo della carriera di questo personaggio ma nelle ultime settimane tengono banco una serie di misteriose donazioni avvenute nelle parti più disparate del Giappone e rivendicate per l’appunto da un certo Naoto Date.
Tutto inizia la mattina di Natale quando davanti un centro di assistenza pedagogica vengono ritrovati 10 zaini del valore di 30.000 yen ciascuno (272€ circa) accompagnati da un biglietto con su scritto “Per favore usate questi zaini per i bambini” e la firma di Naoto Date. Ciascuno zainetto era avvolto in carta da regalo: 5 zaini neri con nastri blu e 5 zaini rossi con nastri rosa. Il costo elevato di questi oggetti è giustificato dal fatto che si tratta di quelle tipiche cartelle scolastiche che vediamo negli anime, fatte cioè di pelle e molto resistenti in quanto accompagnano tendenzialmente la vita scolastica del bambino durante tutto il ciclo scolastico delle elementari.
Da allora però gesti simili si sono susseguiti e moltiplicati un po’ in tutto il Giappone fino ad arrivare a più di cento casi simili avvenuti ormai in 43 delle prefetture del Giappone. Appare ormai chiaro che dietro tutto questo non ci sia una sola persona ma più benefattori che ispirati dal gesto hanno deciso di contribuire al “movimento degli Uomo Tigre” come è stato definito proprio da uno dei donatori sul biglietto che accompagnava il suo contributo.
Il più delle volte il redivivo Naoto Date ha portato proprio zaini che si è poi deciso di destinare agli orfani che quest’anno inizieranno le scuole elementari, ma non sono mancati i casi in cui, invece di materiale per la scuola, sono arrivati giocattoli o addirittura soldi in contanti. L’ammontare della donazioni ormai pare aver superato i 10 milioni di yen (poco più di 90.000 euro) e vede coinvolti anche altri personaggi animati: Joe Yabuki (da Rocky Joe, altro titolo creato dall’autore dell’Uomo tigre) ma non mancano altri nomi più fantasiosi come Arsène Lupin, Kamen Rider, Haruhi Suzumiya o anche Rei Ayanami e Ry?ji Kaji da Evangelion e persino il personaggio disneyano Stitch.
Insomma una bella iniziativa che sta coinvolgendo molte persone, che di propria iniziativa e quindi senza una precisa organizzazione, stanno contribuendo ad aiutare bambini in difficoltà proprio come il buon vecchio Naoto Date. Le donazioni magari non sono sempre sostanziose, ad esempio Haruhi ha donato matite, carta da lettera, gomme ecc. dicendo che erano cose che non usava più, però quello che conta credo sia lo spirito che c’è dietro nonché il fatto che si contribuisce comunque ad alimentare un movimento che nel complesso sta facendo qualcosa di notevole. A quanto pare i prodotti d’animazione giapponese riescono ad insegnare non solo violenza come vorrebbero molte persone ma riescono ad ispirare anche gesti encomiabili come questi, resi tra l’altro ancor più nobili dall’anonimato dietro cui, comunque, i benefattori si celano, rifuggendo dunque qualsiasi tipo di attenzione e di notorietà.
Con tante mode che scoppiano senza un motivo apparente sarebbe bello che questa si estendesse il più possibile in tutto il mondo.
Fonte [animenewsnetwork]
Dario 16 Gennaio 2011 il 13:27
grandissimi!! 🙂
Shishimaru 16 Gennaio 2011 il 19:09
Li adoro,semplicemente. Non accadr� una cosa simile in Italia. Mai.