Love Hina. Consigliato da Komixjam

di bila 4

Ciao a tutti,

bentornati alla rubrica dedicata ai “consigli”, che komixjam vi offre per allietare il vostro tempo, e, dato che di solito l’estate è un periodo perfetto per leggere, questa volta mi sento di consigliarvi qualcosa di diverso dalle altre volte, qualcosa, di sicuro, meno “soprannaturale” ma più spensierato e allegro.

So che molti di voi, soprattutto gli amanti del fantasy, dell’action e dell’horror, storceranno il muso ma credo che ci debba essere spazio per tutti, non credete?!

Ecco quindi che mi accingo a presentarvi un manga, uno Shōnen, che credo in molti conoscano (almeno per sentito dire) ma che purtroppo non tutti hanno avuto il piacere di leggere, il più delle volte accontentandosi della sua trasposizione animata; di cosa sto parlando? Vediamo se ci arrivate…vi dice niente un gruppo di 5 ragazze che vivono in un dormitorio femminile? E una tartaruga volante (adoro quella tartaruga) , una certa Tama-chan?…vediamo un po’, ultimo suggerimento: un ragazzo diciannovenne che si ritrova a fare da custode al dormitorio, di cui vi dicevo, che non riesce a superare il test per entrare all’università?

Ci siete arrivati? Dai ragazzi, è facile; si tratta di: LOVE HINA.

Il manga pubblicato in Italia sia dalla Play Press, che dalla Panini Comics – Planet Manga, è un’opera di Ken Akamatsu pubblicata dal 1998  al 2001 su Weekly Shonen Magazine; è composta da 14 numeri da cui è stato tratto anche un anime (2000) di 25 episodi (più due speciali), una serie di 3 OAV (2002), 2 drama cd e alcuni racconti. In Italia è stato possibile vedere l’anime sul digitale terrestre (ma personalmente vi sconsiglio la visione in italiano; in lingua originale potrete apprezzare al meglio l’eccentricità dei personaggi).

Trama

La storia del fumetto ruota attorno ad un ragazzo di 19 anni Keitaro Urashima, che dopo essere stato respinto al test di ammissione per l’università viene “cacciato dai genitori” e decide così  di andare a cercare “rifugio” all’Hinata Inn, albergo gestito dalla nonna; tutto questo con in mente l’idea di tentare ancora il test per mantenere la promessa che aveva fatta da bambino ad un’amica di cui, sfortunatamente, non ricorda più il nome, né il viso.

Arrivato all’ Hinata Inn inizia la vera e propria storia, infatti ben presto scopre che quello che ricordava essere un albergo, è ora diventato un dormitorio femminile, e, per potersi garantire un posto dove dormire e un sostegno economico, accetta di diventare il custode in assenza della nonna.

Dopo diverso tempo riesce a farsi accettare dalle inquiline ( o quasi, visto che qualcuna è sempre un po’ titubante all’idea di avere un uomo in giro per il dormitorio, tanto da tenerlo d’occhio per paura che sia in realtà un pervertito, trattandolo di conseguenza in modo violento…arrivando più di una volta ad attaccarlo fisicamente in situazioni imbarazzanti). Tutto questo sarà alla base delle vicende che si intrecceranno dentro e fuori dal dormitorio, vicende che però non allontaneranno mai il protagonista dalla volontà di mantenere la promessa fatta da bambino.

Pro

Comicità – Le vicende raccontate in questo fumetto sono incredibilmente divertenti, vi garantisco che in alcune situazioni correrete il rischio di non riuscire a smettere dal ridere; più che le battute, in questo fumetto, sono le situazioni che si vanno a creare ad essere comiche al limite dell’imbarazzo; un punto che contraddistingue questo fumetto infatti è la capacità dell’autore di riuscire ad immaginare situazioni davvero assurde…avete presente quelle situazioni che quando uno le vede gli viene da dire: “no…va be’…non può essere…ma come cavolo…Spettaolare!”; ecco, questo è quello che dovete aspettarvi leggendo questo fumetto.

Personaggi – Un attimo di attenzione: i personaggi creati da Ken Akamatsu sono personaggi che difficilmente dimenticherete; a partire dal protagonista Keitaro, “sfigato” come pochi, ma dalla volontà (e anche dal fisico, date le legnate che riceve) di ferro; passando poi per le inquiline dell’Hinata Inn: Naru, fiera studentessa coprotagonista, dal temperamento a volte violento (almeno nei confronti di Keitaro); la piccola Shinobu, timidissima tredicenne con un cotta per Keitaro; Motoko, 15 anni seria e campionessa di kendo, con la fobia delle tartarughe (e la cosa sarà estremamente interessante) e odio verso il genere maschile (povero Keitaro); Mitsune, 19 anni e perennemente ubriaca, soprannominata Kitsune (volpe), con un debole per le situazioni come dire “imbarazzanti”; per finire il team di ragazze, Kaolla, 13 anni,studentessa straniera dalla carnagione scura (sembra provenga da un’isola del Pacifico) perennemente bambina, con doti psico-fisiche fuori dal comune (vedere la quantità esorbitante di robot che crea, nonché come è capace di saltare e correre in giro…una scimmia insomma).

Disegni – Credo che il miglior aggettivo ( seppur in qualche modo riduttivo) che può essere assegnato ai disegni del fumetto sia: “giusti”; questo perché i disegni non sono particolarmente ricercati, non c’è un’attenzione spasmodica al dettaglio, e anche i personaggi non hanno tratti tipicamente distintivi, però il tutto rientra, a mio parere, nel volere del disegnatore perché, in fin dei conti, questo è un manga da non prendere troppo sul serio, da leggere in totale relax; di conseguenza fare un lavoro meticoloso su ogni aspetto sarebbe stato inutile e dispendioso. Ero incerto se collocare i disegni tra i pro o i contro, ma dopo questa riflessione ho deciso di inserirlo tra i pro.

Contro

Storia – Metto subito le mani avanti: non è che la storia non sia bella ma…in poche parole la storia, eccezion fatta per il tema principale legato alla promessa, non ha un filo conduttore talmente importante da essere indispensabile; dico questo perché nel caso il lettore salti un numero o anche due, non si troverebbe spiazzato dagli avvenimenti…per farmi capire è un po’ come i simpson (sto esagerando non prendetemi alla lettera) in cui il vero punto di forza sta nelle vicende a se’ stanti, non in una storia a lungo temine.

Prezzo – Eccoci ad una nota dolente: il prezzo; questo fumetto, come vi ho scritto, ha 2 edizioni italiane, la prima (fortunato chi ce l’ha) costava intorno ai 3.60€, mentre la nuova edizione Planet Manga costa la bellezza di 5,90 €…un prezzo che non tutti sono disposti a spendere per un fumetto…io penso che questo sia un fumetto da avere nella propria collezione, ma consiglio fortemente l’edizione play press a 3.60€.

Anime – Metto questo punto tra i contro non perché la trasposizione sia brutta, per carità sono uno dei primi estimatori dell’anime (anche perché solo nell’anime potrete gustare a pieno tutte le legnate che prende Keitaro), ma per un motivo semplice legato, più che altro, al fatto che questo anime è stato troppo sottovalutato dai vari canali televisivi, da Mtv (che per fortuna ci porta sempre begli anime) a mediaset, fino allo stesso colosso di Sky; davvero un peccato, avrebbe meritato molta più visibilità.

Pro : Comicità – Personaggi – Disegni

Contro: Storia – Prezzo – Anime


Segni particolari – Ragazzi questo manga e i suoi personaggi vi entreranno sotto la pelle, tanto da provare un feeling speciale con i protagonisti, soffrirete e riderete per le legante che si beccherà Keitaro, e allo stesso tempo diventerete rossi dall’imbarazzo per le situazioni in cui alcuni personaggi si vanno ad infilare. In fine vi innamorerete di lei, l’unica inimitabile, indeformabiliss…no aspettate ho sbagliato: deformabilissma, volante, parlante (sto finendo gli aggettivi…ahahah): Tama-chan! (e ovviamente di Kaolla).

In conclusione: fate i vostri conti, e valutate bene ogni pro e contro, di sicuro ognuno di loro, a seconda del lettore, avrà un peso specifico diverso, quindi: in bocca al lupo…o meglio alla tartaruga!

Buona lettura e a presto con i consigli di Komixjam

Mata ne

Bila

[ Fonte | Wikipedia ]

Commenti (4)

  1. il manga � ottimo e fa sbellicare dalle risate! io in certi punti preferisco la prima edizione ma per altri la seconda, parlo della traduzione e adattamento.

    l’anime sinceramente non l’ho mai visto e non mi ispira molto i personaggi ad occhio mi risultano troppo cambiati.

  2. guarda io per le due edizioni, ho consigliato la prima, per un motivo prettamente economico.
    cmq ti garantisco che l’anime, se pur con qualche variazione, rimane una bella opera da vedere…sempre meglio di tanti anime che ci sono in giro 🙂

  3. tama-chan 4president!!!! fa scompisciare dalle risate questo manga….ne conoscete altri della stessa pasta?

  4. prima edizione il prezzo era 3,90 (ce l’ho qua, sempre affianco alla collezione completa di 3×3 occhi)
    l’anime fa pena.
    la comicit� di akamatsu � fatta di vignette ricche di commenti, la caratteristica fondamentale dei suoi manga � che dopo diversi numeri i personaggi (tutti ben definiti dal punto di vista caratteriale) reagiranno in modo coerente ed esilarante, spesso tutti quanti nella stessa vignetta. pagine e pagine di commenti, citazioni, barlumi di sanit� mentale mostrata dai suoi personaggi, che spesso sono difficile da leggere per l’eccessiva rigidit� del formato playpress.
    questo l’anime non lo offre, e soprattutto gode di uno dei peggiori doppiaggi in italiano che abbia mai sentito in vita mia, anche peggio di quello di toradora.
    non hai detto una delle cose pi� importanti dei manga di akamatsu, ovvero la cura con cui progetta e disegna interni e esterni, come pure le piantine dei suoi edifici (anche se da il massimo in negima).
    inoltre, se non lo sapete, love hina � una sorta di lavoro autobiografico: akamatsu divenne fumettista dopo aver fallito l’ingresso alla tokyo daigaku.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>