Final Fantasy X e Final Fantasy XI sono stati gli ultimi titoli di Square Enix con cui abbiamo avuto a che fare e di certo ne abbiamo visto la continua ascesa in termini di fantasia! In primis gli scenari in tre dimensioni e poi i combattimenti non del tutto casuali in cui i nemici venivano finalmente visualizzati nella mappa del mondo, caratteristiche che rivediamo oggi in Final Fantasy XII, ultimo capitolo della saga per console Sony PlayStation 2 che alla fin fine ha dato tante soddisfazioni. Questo dodicesimo titolo è ambientato ad Ivalice, famoso ai più come il mondo di Final Fantasy Tactics, ed è stato sviluppato già a cominciare dal 2001 quando il desiderio di abolire le battaglie casuali si era già insidiato nelle geniali menti nipponiche forte della voglia di rinnovamento che ha portato all’ideazione dell’Active Dimension Battle, sistema che consente a noi giocatori di passare con “scioltezza” dalla battaglia all’esplorazione e viceversa. Per facilitare ulteriormente le cose, il battle system designer Hiroshi Tomomatsu adeguò poco a poco il passaggio dalla formula più rigida delle battaglie (sappiamo che i personaggi stavano sempre su un lato, quasi immobili) fino a una più bella flessibile, mentre Hiroyuki Ito, direttore, decise di prendere in considerazione lo sport del football americano in cui ogni giocatore era in campo per un ruolo specifico e da qui ne scaturì il gambit system, inoltrando nel mezzo anche le Licenze per dare all’ambientazione del gioco un senso di rigidità già dettato dalla presenza dei Giudici. Il nuovo co-direttore (insieme ad Ito) Hiroshi Minagawa che prese il posto di Yasumi Matsuno della saga Final Fantasy Tactics per malattia rivelò addirittura che alcune features non sono mai state integrate nel gioco per colpa delle limitazioni hardware della console che cominciavano a farsi sentire: parliamo ad esempio dell’aggiunta di un secondo giocatore in battaglia dando vita al multiplayer oppure di ingaggiare combattenti non giocabili per la caccia ai mostri. Purtroppo tutto ciò causò solo errori tecnici e ritardi nella produzione del titolo. Riguardo il design, il team si ispirò molto ai luoghi del Mediterraneo medievale come i luoghi di Ivalice dimostrano e visitò prima persino la Turchia, oltre a prendere qualche minuscola cosa dall’India e New York. Hideo Minaba, co-direttore artistico insieme ad Isamu Kamikokuryou, menzionò la cultura araba come fonte d’ispirazione per il design mentre per la guerra, tema politico portante di FF XII, si optò per l’antica Roma.
Per i personaggi, Basch doveva inizialmente essere il personaggio principale ma l’occhio passò a Vaan e Penelo appena dopo essere stati “creati”. Questa decisione arrivò dall’esperienza avuta con Vagrant Story in cui il personaggio abbastanza simile a Basch si rivelò alquanto fallimentare. Kouhei Takeda, attore dorama, presto voce e movimenti con motion capture a Vaan in modo da renderlo meno effeminato e più vitale, positivo. Dal canto suo, Alexander Smith, produttore e traduttore già di FF X, introdusse dei dialetti inglesi per rimanere fedele alla versione giapponese di Final Fantasy XII e prese con sé gente che avesse già esperienza con i lavori più teatrali. Completarono l’opera Hitoshi Sakimoto che compose la maggior parte della colonna sonora sebbene seguire le orme di Nobuo Uematsu non deve essere stato semplice (compose all’epoca solo la musica principale in quanto nel 2004 abbandonò Square).
Dunque nel Novembre 2005 con l’uscita americana di Dragon Quest VIII arrivò una demo giocabile di Final Fantasy XII mentre finalmente l’anno dopo arrivò la versione completa dopo ben cinque anni di sviluppo. Nel 2008 infatti arrivò persino un Guinness World Record per il periodo di sviluppo d’un videogame più lungo in assoluto! Questo dodicesimo capitolo vendette più di 1,7 milioni di copie nella prima settimana in Giappone, 1,5 invece in America. Stando a una vecchia conferenza di Square Enix, sempre in Giappone le vendite salirono a 2,38 milioni a due settimane dal rilascio (16 Marzo 2006). Un anno dopo, 5,2 milioni di copie di Final Fantasy XII arrivarono nelle mani degli appassionati del Mondo diventando il quarto gioco più venduto per PlayStation 2, circondato dal solito gran marketing come il grosso bundle composto da una console PlayStation 2, un controller dualshock, una copia del gioco e quant’altro, oltre che a stickers e Memory Card fatte apposta per il giorno del rilascio. Suntory, azienda di distribuzione di alcolici giapponesi, creò le Final Fantasy XII Potion, delle bevande a base di camomilla, salvia, timo e erbe simili. Ovviamente la critica arrivò a grandi livelli: Famitsu diede un ben 10/10 rendendo FF XII il sesto gioco per PS2 a raggiungere il voto perfetto grazie alla grafica, nuovo sistema di combattimenti e l’ovvia “rinfrescata” data alla saga; stessa cosa per Newtype USA che dichiarò “è il miglior RPG per console Sony mai fatto”. GameSpot affibbiò un rotondo 9/10 apprezzando il gambit system e le licenze sebbene troppo difficili per i neofiti della serie, senza contare che nel gioco bisogna in specie viaggiare fin troppo avanti e indietro (e per certi versi potrebbe anche essere un pro, diciamo). Da IGN arrivarono lodi alla storyline molto ricca grazie alla marea di personaggi, luoghi, libertà di esplorazione e trama più politica, ma centrò la situazione bocciando il gambit system che poteva lasciare il giocatore quasi a piedi senza far nulla e anche la colonna sonora deboluccia rispetto a quelle degli altri titoli. In ogni caso, Final Fantasy XII ha raggiunto traguardi dappertutto con premi e nomination a vari tipi di awards.
Nel gioco possiamo controllare il personaggio che vediamo nello schermo da una prospettiva in terza persona per interagire con gli svariati elementi quali oggetti, persone, battaglie. Per la prima volta possiamo finalmente utilizzare lo stick analogico destro per controllare anche la telecamera e avere così una visuale più a 360 gradi dello scenario in questione. Ogni area è ben proporzionata alla grandezza dei personaggi come già accadeva più o meno in Final Fantasy X e XI, con scenari in 3D, navigando per la mappa del mondo a piedi, classici Chocobo oppure aeronave. Utilizzando i cristalli è possibile salvare il gioco e anche teletrasportarsi ad un punto all’altro per fortuna. Un’altra novità arriva nei combattimenti: come già detto, non sono più casuali e non sono più neanche a turni ma tutto in base all’Active Dimension Battle in cui si passa semplicemente alla battaglia senza cambiare screen. Il normale menu è rimasto per utilizzare attacchi, magie e oggetti per sconfiggere i nemici del gioco. L’altra feature già menzionata è il gambit system, sostanzialmente un sistema di programmazione semplice delle azioni automatiche dei personaggi. Possiamo ad esempio decidere di affibbiare a un personaggio specifico il compito di curare i suoi compagni nel momento in cui questi hanno la propria salute al di sotto di una percentuale e così via. Anche in FF XII sono presenti le invocazioni, chiamate qui Esper, ottenibili dopo averle trovate e sconfitte. Come nel decimo capitolo della saga di Square, l’Esper viene invocato in battaglia e non lascia il campo finché lui, il nemico o l’invocatore non viene sconfitto, esegue l’attacco finale o scade il tempo a disposizione. Alcuni Esper erano già presenti in Final Fantasy Tactics, altri prendono il nome invece da alcuni boss della serie Final Fantasy, come ad esempio Zeromus (boss di FF IV). Al posto delle Limit Breaks, abbiamo le Apoteosi che si possono ottenere avanzando nella board delle Licenze, ed ogni personaggio ne ha di uniche che possono essere concatenate fra loro per una combo più forte. Per rafforzare i nostri personaggi dobbiamo sconfiggere nemici in battaglia per acquisire esperienza che a sua volta farà salire di livello i guerrieri che otterranno statistiche migliori. Ottenendo le giuste Licenze possiamo infine migliorarli per utilizzare nuove armature, magie e via discorrendo.
I personaggi giocabili sono in tutto 6 ma ovviamente ve ne sono tanti altri degni di nota. Vediamo almeno i principali:
Vaan
Il protagonista che comandiamo durante la storia è Vaan, un ragazzo diciassettenne orfano che vive a Rabanastre col sogno di diventare un pirata dei cieli.
Ashe
Questa è la protagonista femminile, principessa di Dalmasca e unica sopravvissuta dei nove figli del re Raminas, ora leader dei ribelli contro l’impero di Archadia.
Penelo
Altra protagonista femminile, segue Vaan nell’avventura come amica di infanzia.
Balthier
Pirata gentiluomo dei cieli e pilota della Strhal, ventiduenne e neutrale alla guerra tra Dalmasca e Archadia.
Fran
Compagna di Balthier nelle cacce al tesoro, di razza Viera.
Basch
Ex cavaliere di Dalmasca caduto in disgrazia dopo essere stato considerato traditore.
Larsa Solidor
Figlio dell’imperatore Gramis e giovanissimo principe.
Vayne Solidor
Fratello di Larsa e capo dei Giudici, gli spietati generali che controllano Archadia.
La trama di Final Fantasy XII è probabilmente la più ricca mai avuta fino ad allora insieme alla libertà di esplorazione e il numero alto di missioni secondarie. La storia si apre col matrimonio della principessa Ashe a Rabanastre, capitale di Dalmasca, in sposa al principe Rasler di Nabradia. Dopo i pochi giorni di felicità, Archadia invade Nabradia che è soggiogata dall’impero come Dalmasca. Il principe Rasler perde la vita, il re Raminas firma un contratto forzato di resa ma i capitani capiscono che Archadia vuole solo assassinare Raminas e portare caos nel regno. Così un gruppo di cavalieri cerca di salvare la situazione ma Basch, traditore, uccide il re e anche Reks, fratello dell’ormai orfano Vaan. Ashe, per non cadere vittima dell’impero, decide di suicidarsi. O almeno così si crede. Due anni dopo vediamo Vaan infiltrarsi insieme a Penelo nel palazzo di Rabanastre in cui si celebra la nomina di Vayne Solidor a console della città quando la Resistenza attacca improvvisamente il palazzo e viene a sua volta massacrata dalla flotta “Ifrit”. È qui che Vaan e Penelo incontrano Balthier e Fran che come loro si erano infiltrati per rubare la Magilite della Dea; la fuga comincia e continua nelle fogne della città dove incontrano Amalia, capo della resistenza che si unisce al gruppo che poco dopo viene catturato dai soldati imperiali e incarcerato a Nalbina. Il trio catturato (Vaan, Balthier e Fran) tenta la fuga e con sorpresa trovano l’ex capitano Basch fra i detenuti che dopo aver appreso l’esistenza del suo gemello, il giudice Gabranth, scopre dei continui ricatti di Vayne Solidor nei confronti del marchese Ondore per evitare una contromossa nei confronti dell’impero. In seguito alla fuga, i quattro ritrovano Penelo e Amalia che si rivela essere in realtà la principessa Ashe salvata dal principe Larsa sulla Leviathan. Da qui è un continuo susseguirsi per dimostrare la vera identità di Ashe e sconfiggere i veri piani di Vayne Solidor, deciso a diventare il nuovo re e conquistare Ivalice con la negalite artificiale. L’epilogo della guerra giunge dopo la sconfitta di Vayne per mano dei nostri eroi e con la proclamazione della pace fra Archadia e Dalmasca grazie ad Ashe e Larsa. Un anno dopo, la principessa diventerà regina, Basch nuovo giudice Magister per proteggere Larsa come promesso a Gabranth e la storia finisce con Vaan e Penelo che corrono a far visita a Balthier e Fran a bordo di una aeronave.
Elijah 9 Dicembre 2011 il 19:31
Bella grafica (considerando i limiti della Ps2), bel gioco. La giocabilit� (con i gambit) spaesante agli inizi, per poi prendere pian piano.
Ma… I personaggi non mi hanno mai davvero preso (per la prima volta non ricordo nemmeno i nomi dei protagonisti), non mi riesce a prendere pienamente (pur trovandolo un bel gioco).
Un capitolo strano : non capisco se mi piaccia o meno.
Ci gioco, mi vien voglia di giocarci ma poi…
Non � il miglior RPG per ps2, ma nemmeno il peggiore dei FF (Come fan dissero)
crisp 9 Dicembre 2011 il 22:50
final fantasy 12 non riesce a trasmettere le stesse emozioni del 7� e del 10� capitolo ma rimane comunque un gandissimo gioco soprattutto se paragonato a quella skifezza che porta il nome di final fantasy 13!!!!
Dario 9 Dicembre 2011 il 23:54
Non capisco perch� lo si debba definire schifezza. Non sar� all’altezza del settimo e dell’ottavo capitolo, ma di certo � molto ma molto godibile. Per me ad esempio � meglio il 13 del 12, che avr� pur una storia ben sviluppata, ma i personaggi il giorno dopo li hai gi� dimenticati tanto sono piatti e anonimi.
E’ un titolo un p� diverso rispetto agli altri (si deve pur cercare di evolversi un pochino), ma di certo non � una schifezza. Tecnicamente poi � a dir poco eccezionale!
Altair_90 10 Dicembre 2011 il 10:16
Spero che per tecnicamente non intendi sistema di combattimento, sistema di sviluppo e sistema di potenziamento armi….
crisp 10 Dicembre 2011 il 11:05
Francamente piu che un evoluzione mi semba involuzione!!
Elijah 9 Dicembre 2011 il 23:59
Non dico sia brutto, anzi.
Per� come dicono anche gli altri: i personaggi sono completamente staccati dal mondo.
Vaan non mi riesce a prendere in alcun modo.
Forse un po’ Bash e Balthier, ma nemmeno troppo.
Avrebbero potuto mettere dei Moguri o dei Budini, l’effetto sarebbe stato lo stesso.
Non ho giocato al 13, ma tutti me ne parlano bene.
Ed � gente che (come me) � praticamente cresciuta pane e gdr.
@Ichigo : Sempre viva FF6!
ichigo2 9 Dicembre 2011 il 19:40
infatti � forse il pi� grande FF di tutti…libert� di esplorazione veramente eccelsa, sistema gambit interessante per il fatto che prima di un combattimento bisognava studiarsela bene per affrontare un boss o comunque un forte nemico.
Personaggi per� un po’ troppo atoni secondo me…specialmente il boss finale totalmente ridicolo e stereotipato.
Per il resto nulla da dire! forse uno dei pi� bei giochi graficamente per PS2 :happy:
io me lo sono goduto appieno….ma per ora � ancora il 6 ad essere migliore :biggrin:
Nabucodonosor 9 Dicembre 2011 il 20:32
L’unico FF ad aver mai comprato, e forse rester� il solo. Ha una bella grafica, il sistema di combattimenti non casuali rende il tutto pi� fluido, esplorando i posti come e quanto ci pare senza dover scappare ogni volta o anche solo impostando incontri 0. Per� i personaggi sono mal caratterizzati, senza una storia di background che attiri davvero come nei precedenti capitoli. Anche gli avversari, che comunque sono tanti e a volte anche tosti da battere, sembrano fin troppo casuali, senza cio� uno scopo ben preciso della loro presenza. Mi piace rigiocarlo soltanto per i bellissimi paesaggi che offre, e Rabanastre � secondo me stupenda.
ichigo2 10 Dicembre 2011 il 04:48
guarda…mi pare di capire che stai giudicando l’intera serie di FF male per colpa dei personaggi del 12…purtroppo � l’unico che pecca proprio in quel punto….quindi io direi di provare anche gli altri :cheerful:
ad esempio puoi incacchiarci per l’imbecillit� di Tidus in FF X :biggrin:
ti assicuro che tutti i FF prima del 12 hanno un ottima storia di background..e su questo i migliori sono il 7 e l’8.
per il complesso….il 6 tutta la vita :biggrin:
Nabucodonosor 10 Dicembre 2011 il 10:51
Nono io i FF li ho giocati tutti dal 7 in poi, tranne il 9 che proprio non sono riuscito a farmelo piacere. Si infatti i capitoli precedenti avevano una storia perfetta, senza troppi fronzoli, e non era troppo complessa. Io per tutta la durata del 12 non ho mai capito lo scopo del viaggio. Ad esempio il crystallium, non ho mai capito il perch� di quel posto…anche se devo dire che � uno dei miei luoghi preferiti del 12 nonostante sia sempre ripetitivo; potevano lavorarci sicuramente meglio.
regola85 9 Dicembre 2011 il 20:46
ricordo ancora il giorno in cui scartai la confenzione con gioia..e una decina di giorni dopo rimettere il gioco in custodia e non tirarlo fuori mai pi�.
robbie_9n3 9 Dicembre 2011 il 21:09
meglio il 9 e il 10 in assoluto X D
Dario 9 Dicembre 2011 il 23:55
si vede che non hai giocato all’8
Dario 10 Dicembre 2011 il 00:01
Pur non demeritando (dopotutto ogni Final Fantasy � un SIGNOR gioco) tecnicamente e come storia, questo � il FF che mi ha coinvolto e che mi piace meno. Personaggi abbastanza piatti, evocazioni inutili come non mai, minigiochi assenti. Godibile, nel senso che lo si gioca fino alla fine senza annoiarsi, ma non all’altezza dei mostri sacri a cui Square Enix ci ha abituati.
Nabucodonosor 10 Dicembre 2011 il 00:12
Concordo pienamente con te sugli esper: davvero inutili!!! oltre a puppare utilissimo mana, non sono poi neanche cos� devastanti (tranne la mossa finale di zadiark, ma per attivarla devi essere in status pietrosi!!! assurdo…), se considerato anche che alcune mosse finali si attivano con status alterati ben precisi, e che le evoazioni pi� forti ti prosciugano letteralmente il mana.
Altair_90 10 Dicembre 2011 il 01:50
Che la Square ci ha abituati semmai…i mostri della Square Enix non so se si possono definire neanche giochi…
Dario 10 Dicembre 2011 il 13:20
ok Squaresoft. Ho scritto Square Enix giusto perch� ora si chiama cos�. E ripeto che il XIII � un gran gioco, quindi si, anche Square Enix ci poteva stare.
Lettore 10 Dicembre 2011 il 11:59
Ti ringrazio per il lavoro che esegui, da appassionato di Final Fantasy ti posso solo dire grazie, seguo questa rubrica dall’inizio e non ho mai trovato nulla da ridire tuttavia questa volta credo di doverti far notare una cosa: non hai accennato minimamente ad alcuni degli elementi fondamentali della trama, ovvero gli Occuria, Venat e all’importanza e della negalite. Senza questi elementi si mortifica la trama, portandola a canoni da tempo superati e senza sentimento. Personalmente trovo questo capitolo davvero ben fatto, con poche pecche se si eccettuano alcuni sistemi di gioco, e ritengo che i motivi per cui sia stato poco apprezzato sono:
-personaggi poco carismatici e che in sostanza ricalcano in maniera eccessiva i personaggi degli altri FF (dal 10 in poi basta vederne il design e li colleghi senza problemi o alcuni rasentano il copia-incolla);
-una trama che impiega troppo a svelarsi per quello che � in realt� e che pu� essere ben compresa solo alla fine, apparendo cos� al giocatore incomparabile al capitolo 10 dove tutto veniva raccontato man mano e con forti colpi di scena.
shishimaru 10 Dicembre 2011 il 14:05
Ciao, grazie degli apprezzamenti e accetto ovviamente le critiche 🙂
Se posso, mi giustificherei dicendo che dopo tanti anni la mia memoria se ne va a belle donnine e non riesco a tenere ben traccia di ogni particolare. Forse sarai d’accordo con me sul fatto che trame come Final Fantasy VIII o altri sono ben semplici da ricordare rispetto a Final Fantasy XII che, come sostanzialmente dici anche tu, ha una trama veramente complessa e che io da 5 anni definisco col semplice termine “politica” e davvero piena. Quindi, ecco, questo giovane vecchio fatica a tenere a mente qualcosina forse :tongue:
Comunque… noto che tutti sono d’accordo su una cosa: personaggi piatti. O forse io direi che non sono piatti (perch� sostanzialmente sono come noi esseri umani, ognuno ha un proprio carattere, una propria storia, e via) ma sono gli altri characters degli altri FF ad essere veramente… caratterizzati, e non poco! Dimenticavo poi di dire che non c’erano sistemi come in FF VIII e IX in cui potevi capire davvero bene i loro pensieri. Se non sbaglio :tongue:
Nabucodonosor 10 Dicembre 2011 il 14:44
Questo allora nemmeno nel X, per� ognuno dei personaggi aveva una sua identit� ben precisa, mentre nel XII si fa fatica a capire il ruolo che ricoprono nel gruppo. Sbaglio onon hai recensito FFX-2? ci sta che me lo sia perso o non me lo ricordi eh! e non lo dico nemmeno perch� mi sia piaciuto, ma solo come forma di completezza.
Elijah 10 Dicembre 2011 il 16:49
L’hai perso 😀 L’ha recensito qualche tempo fa
http://www.komixjam.it/lights-on-la-saga-di-final-fantasy-capitolo-10-final-fantasy-x-2/
Lettore 10 Dicembre 2011 il 15:06
Ti capisco, il mio intervento � dovuto semplicemente al fatto che ho letto troppo volte che questo capitolo ha una trama scialba e giocandolo non sono mai andati oltre la met� della trama e dato che non credo che tu possa aver fatto la stessa cosa mi � venuto l’impulso di commentare.
ManuelHyuga 10 Dicembre 2011 il 18:36
All inizio non avevo capito la storia del 12… poi rigiocandolo di nuovo ho capito che la storia era davvero bella.
Forse l unico difetto sono i personaggi… a parte Balthier che � il vero protagonista come dice lui stesso :cheerful:
Dario 10 Dicembre 2011 il 20:56
L’unica cosa che rammento con piacere sono i (non) indumenti di Fran. :angel:
sandroid 12 Dicembre 2011 il 10:07
La maggior parte delle critiche convergono sulla storia poco interessante sui personaggi piatti…ok la storia non sar� il massimo ma � questione di gusti, io ad esempio ho trovato abbastanza ridicola quella dell’8 (nonch� il protagonista-copia-di-Cloud) e non mi � piaciuta granch� neanche quella del 10 (salvo il 9 perch� lo sto giocando tuttora e tutti i capitoli precedenti l’8 li considero capolavori assoluti); nel 12, cos� come in altri giochi ambientati nel mondo di Ivalice, la trama ha uno svolgimento pi� articolato e complesso e necessita di maggiore attenzione, perdendo per� in ritmo e leggerezza.
Alla minore caratterizzazione dei personaggi fa da contraltare la cura nelle ambientazioni, gli immensi paesaggi e zone da esplorare, l’incredibile variet� di nemici (mai visti cos� tanti in un GDR!) e dulcis in fundo, il miglior sistema di combattimento forse mai creato non solo per i FF ma in generale nei Jrpg. FFXII ha finalmente dato senso alla parola “sfida” in questo gioco, molti punti sono talmente difficili che senza una adeguata preparazione o strategia (e non parlo di ore passate a fare exp!) siete spacciati in pochissimi secondi, e per chi ama l’esplorazione come me poi ci sono tonnellate di zone segrete stracariche di mostri pronti a farvi la pelle. In sostanza quello che credo si sia voluto fare con questo gioco � di immergere al massimo il giocatore in un mondo fantastico, al di la della storia e dei personaggi, che perdono la loro centralit� e la trasferiscono al player. Per quanto mi riguarda in questo scopo hanno centrato in pieno.