La scorsa settimana, qualche giorno prima dell’inizio della Settimana dei Film Giapponesi al Festival Cinematografico Internazionale di Shanghai, è stato dato l’annuncio che la serie televisiva d’animazione di L’Attacco dei Giganti, della quale era prevista la proiezione, è stata cancellata dalla programmazione. Il Festival avrà luogo dal 13 al 21 Giugno, e in occasione della decima Settimana dei Film Giapponesi sarebbero dovuti essere proiettati L’Attacco dei Giganti e altri sette lavori.
Il giornale giapponese Mainichi Shimbun ha fatto sapere, attraverso i suoi corrispondenti che, stando alle fonti giapponesi interessante alle questione, l’anime era già stato esaminato e approvato, e che solo in un secondo momento la commissione esecutiva del festival cinematografico era stata informata, alquanto all’improvviso, e solo all’inizio della scorsa settimana, che l’anime non sarebbe potuto essere proiettato.
La decisione è collegata all’annuncio fatto lunedì 8 Giugno dal ministero per la cultura del governo cinese. Quest’ultimo, infatti, ha annunciato una lista di trentotto opere giapponesi, tra manga e serie d’animazione, la cui distribuzione sarà bandita in Cina, sia on-line che su carta. Il ministro Liu Qiang ha dichiarato che la lista è il risultato di valutazioni effettuate da investigatori, recensioni operate dal ministero stesso e opinioni di esperti. Tra le trentotto opere è presente anche L’Attacco dei Giganti.
Inoltre, già a partire dall’1 aprile di quest’anno, una nuova legge aveva imposto ai siti web di videosharing cinesi di dover ottenere un’approvazione speciale prima di poter diffondere in streaming video prodotti all’estero. In quel periodo, il ministero aveva cominciato a elencare una serie di titoli che non potevano essere importati a causa dei loro contenuti violenti, pornografici, legati al terrorismo o a crimini contro la morale pubblica. Tutti i siti web che mostravano contenuti sospetti sono stati posti sotto inchiesta.
[ Fonte | Wikipedia ]