La Toei Animation ha intentato una causa contro ignoti, identificati con lo pseudonimo di 869 John Does, il 29 Settembre del 2011 a causa di una violazione di copyright legata all’episodio 515 dell’anime di One Piece.
Stando alle carte raccolte dal Distretto della Columbia, l’accusato si è dato da fare per riprodurre e distribuire via internet in modo illegale copie digitali dell’episodio 515 di One Piece, intitolato “One Piece: No 515, I Will Get Much, Much Stronger! Zoro’s Pledge to his Captain!”, attraverso il programma BitTorrent. L’incidente avrebbe avuto luogo tra il 16 e il 23 Settembre dell’anno scorso.
La Toei Animation ha anche presentato una mozione al fine di poter scoprire i nomi e gli indirizzi dei colpevoli, cosa che la corte ha garantito il 5 Ottobre. Attraverso indirizzi IP è stato possibile risalire in qualche modo al Distretto della Columbia che, a quanto pare, è il luogo dal quale sono stata effettuate le operazioni illegali.
È stato sottolineato, inoltre, come gli utenti di BitTorrent abbiano contemporaneamente scaricato parti del file e distribuito le suddette parti ad altri utenti. Questa operazione rende automaticamente colpevole dello stesso crimine chiunque abbia avuto accesso al download di qualunque di queste parti.
La Toei Animation ha chiesto alla corte di fare in modo che il colpevole smetta di infrangere il copyright di proprietà della stessa Toei non soltanto limitatamente a questo episodio, ma a qualunque altro video adesso e in futuro. La Toei chiede anche che siano distrutte tutte le copie del suddetto video sia dal computer (o da qualunque strumento analogo) del primo distributore, sia da quello di chiunque sia entrato in possesso di qualunque di queste parti o di altri video protetti dal copyright della Toei.
La Toei ha anche richiesto una serie di rimborsi, ritenendosi danneggiata da quanto è successo.
A Gennaio del 2011 già la Funimation aveva intentato una causa simile contro ignoti, identificati con lo pseudonimo di 1337 John Does, a proposito di un altro episodio di One Piece, il numero 481.
[Fonte | ANN]
[Fonte | Wikipedia]
SnakeStrife 12 Febbraio 2012 il 10:44
Non ho capito bene.
Come mai la Toei si � arrabbiata tanto?
I suoi anime sono stra-condivisi su internet…
ortarius 12 Febbraio 2012 il 11:04
ma non ho capito se questi hanno venduto le copie digitali dell’episodio o solo distribuite e riprodotte. cio� se non hanno venduto nulla allora son quelli della toei che so coglioni
Pagliaccio 12 Febbraio 2012 il 11:33
eccomi qui, avvocato delle cause perse, non che rappresentante della toei.
-_-‘
se ne rendono conto che punire ogni persona che attraverso bittorrent ha scaricato il file � praticamente impossibile?
e questo john does ha per caso distribuito un anime in anticipo rispetto alla toei? ha venduto le copie?
mah
SnakeStrife 12 Febbraio 2012 il 14:11
Pagliaccio mi spiace avvisarti che ti sbagli.
Chiunque ha scaricato pu� essere beccato facilmente.
Anche io posso farlo.
Si va su questo sito
http://www.youhavedownloaded.com/
Si scrive il nome del torrent in alto a destra e chiunque ha scaricato un torrent con il nome che tu hai scritto in alto a destra viene sputtanato.
Nel senso, il sito mette in bella vista l’indirizzo IP di chi ha scaricato un determinato torrent, basta inserire il nome.
Una volta avuto l’IP � un gioco da ragazzi per la postale rintracciarli/TRACCIARCI TUTTI!
DALLA A ALLA Z
DALL’ALFA ALL’OMEGA.
Tecnicamente siamo fottuti :ermm:
ningen 12 Febbraio 2012 il 16:15
Ma in teoria se si usa il dhcp, non dovresti essere tracciabile, almeno non in prima persona, verrebe tracciato chiunque abbia avuto assegnato quell’indirizzo ip o sbaglio?
Mila 12 Febbraio 2012 il 18:37
Ma il reato non sta nel “vendere copie” o fare un guadagno. Il reato � distribuire qualcosa che “non ti appartiene” e che non hai il diritto di distribuire (inteso proprio come “diritto”, copyright, acquistato legalmente).
Io non faccio reato se scarico un file, per esempio, da Megaupload, perch� non sono tenuta a sapere che chi l’ha caricato non � in regola. Per anni abbiamo guardato gli anime nei canalini regionali in tv che spesso e volentieri trasmettevano “di straforo”, nel senso che non avevano pagato i diritti, ma non per questo ci siamo trovati la finanza “all’uscio” (trad. fuori dalla porta) e non � stato perch� non c’hanno beccato!
Con i torrent fai reato perch� nel momento che scarichi c’� anche gente che scarica da te e tu, di sicuro, non hai il diritto di distribuire agli altri One Piece, a meno che tu non abbia accordi tuoi con la Toei. :tongue:
Emanuele 12 Febbraio 2012 il 12:04
ma secondo me deve essere trapelato in anticipo senn� non avrebbe senso… cio� 869 persone che scaricano one piece ogni settimana da bittorrent le trovi solo nella mia stradina onestamente… boh
ningen 12 Febbraio 2012 il 13:25
Scusate, quindi se guardo una puntata subbata di One piece, violo il copyright? In che modo se mi � concesso saperlo? Se � cosi aspettiamoci tutti la polizia a casa…
Mila 12 Febbraio 2012 il 13:51
Certo che � cos�!
Se vuoi One Piece devi pagare i diritti alla Toei, o pagare l’emittente che lo trasmette (se � un canale a pagamento e credo di si) per poterlo ricevere, o se non puoi riceverlo con satellite e robe simili, ti compri i dvd quando escono(anche in giapponese, se non ci sono in italiano, che tu capisca o meno sono problemi tuoi e cmq, a quel punto, nessuno ti vieta di farteli tradurre ma cmq non puoi distribuirlo).
Il fatto che una cosa non sia licenziata in Italia non significa niente, quella sorta di “codice deontologico” che molti gruppi di subber seguono (cio� il cancellare gli episodi quando arrivano in Italia) dal punto di vista legale non ha alcun valore perch� comunque commetti reato nei confronti di Toei (o chi per essa). Che poi da noi sia “pi� tollerato” dai nostri distributori perch� cos� facendo non gli fai un danno diretto ma magari gli fai pure pubblicit� (oltre ad indirizzarli sulle serie che potrebbero avere pi� succecco) � un’altro discorso. Se vuoi subbare e distribuire via internet una serie subbata non uscita in Italia dovresti, in teoria, contattare la Toei e accordarti con loro pagandogli i diritti, ammensso che a loro stia bene cederteli.
Detto questo, sono anch’io dell’idea che questa sia una pessima “lotta contro i mulini a vento”, un infelice tentativo di “piegarne 1 per educarne 100” :getlost:
bluclaudino 12 Febbraio 2012 il 14:10
“Operazione Cortina 2”, il ritorno :ninja:
Per quanto ritenga la pirateria (o l’evasione fiscale) un reato abbastanza “stronzo”, sta cosa fa pi� ridere che piangere io non mene curo, vogliono punire ogni “pirata” che ha visto e/o scaricato gli episodi di OP (cos� coem quelli di tutti gli altri anime)? Si facciano avanti, avranno un esercito di anta-milioni di imputati :whistle:
SnakeStrife 12 Febbraio 2012 il 14:12
Quoto.
Arresterebbero mezza popolazione mondiale :tongue:
ningen 12 Febbraio 2012 il 15:53
Quoto bluclaudino.
kiriam 12 Febbraio 2012 il 16:10
tra pirateria ed evasione fiscale io ci metto una bella distanza.
La toei guadagna “abbastaza” da poter anche evitare di crearsi questa bella pubblicit�,… ma ovviamente chi soldi gi� ne ha, ne cerca sempre di pi�. Inoltre non � detto che chi si segue lo streamimg, scan ecc, poi non guardi la stessa puntata trasmessa su un canale italiano (vent’anni dopo) o non compri il manga originale. (invece chi evade, lo f� e se ne dimentica). Senza contare che tutto il movimento di streaming e diffusione di queste opere crea un universo di pubblicit� che v� riversandosi su gadget e vari prodotti. Se la Toei PAGASSE per ogni volta che sul web si scrive ONE PIECE, perch� per loro � pubblicit�… ecco che mi s� starebbero zitti.
ningen 12 Febbraio 2012 il 16:19
Esatto � proprio questo il punto, paradossalmente chi guarda anime in streaming o li scarica e pi� propenso a guardarli trasmessi in tv, o acquistarli in dvd, e questo perch� � come un’immensa campagna pubblicitaria per la toei ed altre case, per giunta completamente gratuita.
Stesso discorso si pu� fare per le scan…
kiriam 12 Febbraio 2012 il 15:58
intanto mang@stre@m ha fatto piazza pulita di scan importanti…