Chong Mok – La leggenda degli spiriti celesti
Ciao a tutti ragazzi,
eccomi di nuovo qui nelle veci di vostro consigliere, a ringraziarvi per aver letto e commentato lo scorso articolo della rubrica, ma soprattutto per suggerirvi anche questa settimana un titolo che, per sua sfortuna, non ha avuto il successo di altri suoi simili.
L’opera in questione è, come da titolo: Chong Mok – La leggenda degli spiriti celesti.
Parliamo di un manhwa pubblicato nel 2004 (su Young Champ) e proposto in Italia nel 2007 (da Panini Comics nella sua catena Planet Manhwa), che nonostante non fosse un titolo molto pubblicizzato ha saputo crearsi comunque un suo pubblico di nicchia che, soprattutto online, lo stima moltissimo.
Quest’opera racconta le vicende di un giovane di nobili origini Chong Mok e delle sue “particolari” doti da sciamano, che lo porteranno ad essere più che un semplice nobile rampollo. A far da sfondo alla vita del giovane, c’è il periodo a cavallo tra il 1800 e il 1900, e il passo importante che il suo paese (la Corea) stava per fare, cioè l’annessione al Giappone e la conseguente occidentalizzazione.
Mok essendo di nobili origini è legato (ma forse non solo per questo) alle tradizioni e questo “periodo di transizione” sarà determinante per l’evolversi del suo personaggio…e della storia stessa.
Fin qui sembra semplicemente un fumetto storico, ma non è solo questo; Mok come vi ho detto è uno sciamano e ha una capacità: può parlare con gli spiriti; e in particolare con i suoi spiriti “guida”, 4 divinità che hanno il compito di proteggerlo: Drago, Tigre, Capra e Bufalo; spiriti fortemente radicati nella cultura coreana, che saranno protagonisti, alla pari del piccolo sciamano, di avvenimenti “unici”.
Come saprete non amo svelarvi tutti i particolari per non togliervi il gusto della lettura, perciò mi appresto a elencarvi i motivi per cui varrebbe la pena o meno leggere questo manhwa.
Se fossi in voi lo leggerei per…PRO:
Storia – La storia è complessa, per la maggior parte dei lettori è una storia nuova, sconosciuta, piena di notizie che non ci sono mai neanche arrivate all’orecchio. Questo se inizialmente potrebbe sembrare una nota molto negativa, si rivela invece con lo scorrere della pagine un ottimo spunto; infatti addentrandoci nella storia del Paese, non sentiremo la mancanza del protagonista nelle pagine in cui non sarà il fulcro della narrazione.
Disegni – Il talento di Lee Sung-Gyu non passa di certo inosservato in quest’opera , mostra una tecnica davvero “pulita”; come molti altri suoi connazionali sta sostenendo la divulgazione in occidente del “manhwa”.
Copertine – Sbirciando in giro per la rete ho scoperto che non sono stato l’unico ad essere attratto dalle copertine di quest’opera. Sembra infatti che in molti ritengano queste copertine dei veri gioielli. (per farvi valutare da soli eccone una)
passiamo ai motivi per cui qualcuno non dovrebbe leggerlo…Contro:
Personaggi –Anche se un paio di personaggi sono molto interessanti, probabilmente l’intero cast pecca un po’…manca quel qualcosa che fa breccia nei cuori dei lettori.
Storia – Nonostante l’ottimo lavoro fatto dall’autore, la storia è troppo altalenante, alterna attimi di azione a lunghissime pause. Probabilmente è uno dei punti che hanno portato questo manhwa ad essere definito : di nicchia.
Volendo fare una valutazione totale:
PRO: Storia – Disegni – Copertine
CONTRO: Storia – Personaggi
Ci tengo a far notare che la storia è stata per l’autore un’arma a doppio taglio, di conseguenza anche il lettore dovrà cimentarsi con quest’arma: riuscirà a fronteggiarla o sarà sconfitto?
Segni Particolari – Una cosa che mi ha colpito molto del fumetto è la totale “umanità” del protagonista nonostante le vicende fortemente sovrannaturali; credo che sia stato difficile per l’autore non regalare qualche potere a sovrannaturale a Mok.
Chong Mok si è rivelato un ottimo manhwa, anche se la presenza di un paio di nei potrebbe ad un certo punto della storia far vacillare la voglia del lettore; ma superata questa titubanza lo scorrere delle pagine diventerà fluido fino alla fine.
Per stavolta è tutto, a voi l’ardua decisione e come sempre:
buona lettura
Mata ne
Bila
[ Fonte | Panini Comics ]